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Covid, un morto e 1104 nuovi positivi: il bollettino di oggi

Continua a rimanere sostenuto, come avvenuto nelle ultime settimane, il numero dei contagi giornalieri da covid 19 in provincia di Latina. Sono 1104 quelli comunicati oggi dalla Asl di Latina nel consueto bollettino. Documento che riporta anche un decesso, sempre causa covid. Si tratta di un paziente di Latina.

Cresce anche il numero dei ricoveri, sei nella giornata di ieri, mentre è stabile, sono 142, quello dei guariti. Cresce in modo esponenziale, invece, il numero delle vaccinazioni, soprattutto quarte dosi: 1442 le persone inoculate ieri, di cui 1352, appunto, con quarta dose.

Questa, infine, la mappa del contagio di oggi, 16 luglio: Aprilia 104, Bassiano 6, Campodimele 2, Castelforte 10, Cisterna di Latina 77, Cori 16, Fondi 27, Formia 62, Gaeta 28, Itri 15, Latina 284, Lenola 5, Maenza 8, Minturno 47, Monte San Biagio 14, Norma 10, Pontinia 29, Priverno 26, Prossedi 2, Roccagorga 11, Roccasecca dei Volsci 1, Sabaudia 52, San Felice Circeo 9, Santi Cosma e Damiano 20, Sermoneta 23, Sezze 54, Sonnino 12, Sperlonga 5, Spigno Saturnia 6, Terracina 138 e Ventotene 1.

Musica troppo alta, la polizia piomba ad un locale sul lungomare

Si intensificano i controlli della polizia di Latina sul lungomare dove, soprattutto nel periodo estivo, si sposta la così detta movida.

Sono stati gli agenti della Divisione Polizia Amministrativa ad effettuare una serie di interventi in locali pubblici, di ristorazione e palestre. Lo scopo è quello di ‘rilevare le emissioni rumorose’, insomma controllare che nessuno ‘spari’ musica a volume troppo alto; questo dopo la segnalazione di disturbo da parte di numerosi residenti in diverse zone della città.

I poliziotti sono entranti sul tardi in un locale proprio del lungomare di Latina: gli accertamenti permettevano di rilevare l’eccessivo volume delle emissioni acustiche, per cui si procedeva a far abbassare il volume della musica, ripristinando di fatto la quiete in quella zona.

‘Inoltre – si legge nella nota della Questura di Latina – considerato che era presente una consolle con dj set e il titolare non era in grado di dimostrare di essere autorizzato a svolgere tali attività musicali, nonostante abbia fornito assicurazione agli agenti operanti di aver presentato la relativa documentazione, è stata invitata a produrre la relazione tecnica di impatto acustico e la Scia per la somministrazione di alimenti e bevande, in assenza delle quali il gestore rischia una sanzione amministrativa di diverse migliaia di euro”.

Calandrini all’attacco di Acqualatina: “Intollerabile l’aumento delle tariffe”

“In piena emergenza idrica, con il servizio che registra frequenti interruzioni, la dispersione dell’acqua in provincia di Latina risulta tra le più alte a livello nazionale. In questo scenario drammatico, per i cittadini è arrivata un’ulteriore beffa rappresentata dall’aumento delle tariffe decise dai sindaci dell’EGATO 4”. Questo quanto affermato, in una nota, dal senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini.

“Su questa situazione controversa – continua Calandrini – ho chiesto l’intervento dei ministri delle Infrastrutture, della Transizione Ecologica e dello Sviluppo Economico, tramite un’interrogazione depositata in Senato e preparata con il supporto del dipartimento “Economia e finanze” di Fratelli d’Italia della provincia di Latina, guidato da Stefano Cicerone.

Penso sia necessario che Giovannini, Cingolani e Giorgetti chiariscano, ciascuno per le proprie competenze, come mai la rete idrica della provincia di Latina è un autentico colabrodo. È necessario inoltre fare luce sulla gestione del servizio di Acqualatina rispetto a quelli che sono gli accordi con l’ATO4 e il piano industriale, verificando gli interventi eseguiti. Infine è opportuno accertare la correttezza delle decisioni assunte dalla conferenza dei sindaci senza il coinvolgimento dei rispettivi consigli comunali”.

“Non bisogna dimenticare – conclude il senatore di FdI – che le vittime di questo sistema sono i cittadini che si trovano alle prese con bollette più alte: è necessario un intervento affinché siano pensate agevolazioni per aziende, famiglie e soggetti fragili che non possono farsi carico degli aumenti. Anche di questo chiederò conto ai membri del Governo, dai quali mi aspetto risposte che vadano incontro agli utenti”.

Latina – Bimbo di 5 anni travolto da un’auto, corsa in ospedale

Un bimbo è stato investito da un’auto in transito mentre si trovava a bordo strada. L’episodio mercoledì scorso in centro a Latina. L’urto ha sbalzato via il piccolo che è ricaduto pesantemente sull’asfalto. Sul posto si sono portati i sanitari del 118 che lo hanno ricoverato d’urgenza al ‘Goretti’. Si parla di trauma cranico. Sul posto, per i rilievi e le indagini, i carabinieri.

L’episodio nel tardo pomeriggio quando il piccolo, di 5 anni, si trovava insieme ai suoi genitori in via Pietrosanti, il tratto di strada che collega viale Nervi con viale Le Corbusier, proseguendo poi in via Vespucci.

La donna che lo ha colpito con l’auto avrebbe dichiarato di esser stata accecata dal sole che tramontava e, per tale motivo, di essere impossibilitata a vedere con chiarezza la presenza del piccolo a bordo della strada.

Incidente tra due auto, frontale terribile: uno dei feriti estratto dalle lamiere

Terribile scontro frontale questo pomeriggio lungo via Ninfina a Sezze. ‘Le Coste’, quindi, teatro dell’ennesimo grave fatto di cronaca. La strada è ancora chiusa al traffico per permettere la rimozione dei mezzi.

Stando alle prime informazioni che siamo riusciti a raccogliere, uno scontro frontale tra due auto avrebbe causato due feriti gravi. Uno scontro frontale forse causato dall’alta velocità e avvenuto intorno alle 17 e 20.

A rimanere coinvolti due uomini. Il più grave è uno straniero, di origine tunisina, di 59 anni residente a Latina Scalo. L’uomo, a bordo di una Ford, è stato estratto dalle lamiere delle auto solo grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco, accorsi sul posto assieme ai sanitari del 118, alla Polizia Locale ed ai carabinieri della stazione di Sezze. Caricato sull’eliambulanza Pegaso è stato trasportato in codice rosso all’ospedale San Camillo di Roma.

A rimanere coinvolto nello scontro il conducente dell’altra automobile, una Hyundai, un 50enne di Sezze. Anche per lui è stato necessario il trasporto, ma presso il pronto soccorso dell’ospedale di Latina.

La strada è stata chiusa a lungo per permettere i soccorsi ad il ripristino della viabilità. Il traffico è tornato normale solo dopo un paio di ore.

Latina Calcio, il punto sul mercato tra conferme e nuovi acquisti

Stefano Amadio del Latina Calcio 1932

CALCIOMERCATO – Tra conferme e nuovi acquisti va a comporsi la rosa del Latina Calcio che scenderà in campo in nerazzurro nella stagione 2022/2023.

La prima conferma per il Latina Calcio 1932 è il centrocampista Stefano Amadio, che ha rinnovato il contratto con la società fino al 2024. Un giocatore importante per lo scacchiere del tecnico Daniele Di Donato, grazie alla sua esperienza e alle sue qualità di gioco. Nella scorsa stagione Amadio ha disputato 28 partite in campionato, per un totale di 2.339 minuti, oltre ad una presenza in Coppa Italia di Serie C, contribuendo in maniera importante alla salvezza ottenuta con largo anticipo. Per questo motivo, la dirigenza ha deciso di proseguire il rapporto, in modo da poter contare sulle sue prestazioni per ancora una stagione.

Il secondo annuncio dal direttivo riguarda l’acquisto per questa imminente stagione. Si tratta di Luca Fabrizi, attaccante classe 1998 proveniente dal Chieti, con cui ha disputato lo scorso campionato di Serie D. La punta, che sarà a disposizione per l’inizio del ritiro alla ex Fulgorcavi, nella scorsa stagione ha messo a segno 16 gol e 4 assist in 27 presenze, dando un prezioso contributo alla causa della società neroverde. Queste prestazioni hanno convinto il Dirigente Sportivo Marcello Di Giuseppe a puntare su di lui per il salto il Lega Pro con la società nerazzurra.

Minaccia e aggredisce la madre: dopo due anni la fine dell’incubo per la donna

Una madre di Latina ha denunciato il figlio ventenne che la faceva vivere nel terrore da due anni. Minacce di morte, insulti e aggressioni, andate aventi per due anni al punto di arrivare a vivere in un clima impossibile, hanno spinto una 56enne di Latina a denunciare il figlio 24enne.

Sono stati i Carabinieri a notificare al giovane il divieto di avvicinamento alla madre, disposto dalla Procura di Latina in attesa del processo per maltrattamenti e minacce.

L’inchiesta in Procura è iniziata dopo le denunce della donna, intimorita dal figlio e, una volta verificati i fatti, che provano i comportamenti del giovane, il Tribunale ha deciso che il figlio non può più vedere la madre fino a che sulla vicenda no sarà fatta piena chiarezza. Se dovesse essere visto in prossimità della donna scatterebbero le manette.

È morto Eugenio Scalfari, addio allo storico fondatore di Repubblica

Eugenio Scalfari, 98 anni, ex direttore de ‘la Repubblica‘, è morto. A darne notizia lo stesso quotidiano da lui fondato nel 1976.

Scalfari era nato a Civitavecchia il 6 aprile del 1924, aveva iniziato da giovane la carriera di giornalista e scrittore, quando era ancora studente, poi la collaborazione con ‘il Mondo’ di Pannunzio e, nel 1955 fonda il settimanale l’Espresso. Venti anni dopo “l’avventura di ‘Repubblica’ che cambia per sempre la storia dell’informazione italiana”, come riporta il quotidiano stesso.

AL MINISTERO DELLA CULTURA MINUTO SILENZIO, TUTTI IN PIEDI PER SCALFARI

Un minuto di silenzio al ministero della Cultura per la morte di Eugenio Scalfari. A rendere omaggio al grande giornalista la platea che al Collegio Romano sta assistendo alla presentazione del Rapporto Federculture. I presenti, tra i quali il ministro della Cultura, Dario Franceschini, si sono alzati tutti in piedi.

FRANCESCHINI: “CON LA SUA OPERA HA SEGNATO LA STORIA DELL’ITALIA REPUBBLICANA”

Eugenio Scalfari è stato un esempio di giornalismo civile e un profondo intellettuale che ha segnato con la sua opera la storia dell’Italia repubblicana. La sua scomparsa oggi lascia un vuoto incolmabile: è una voce e un pensiero che mancherà a tutti noi. Mi stringo al dolore dei famigliari, degli amici, della redazione di Repubblica e dei tanti colleghi che hanno visto in lui un maestro”, ha dichiarato il ministro della Cultura, Dario Franceschini.

Sezze – Spaventoso incendio a ridosso della statale: strada chiusa e traffico paralizzato

Un incendio di sterpaglie, l’ennesimo di questo primo scorcio di estate (anche se da calendario la stagione dovrebbe partire il 21 giugno..) che rischia di mettere in crisi un intero paese, quello sviluppatosi ieri a Sezze Scalo.

Le fiamme, partite intorno alle 14 e 30 dal bordo della sede ferroviaria (tanto è vero che per diverse ore il traffico ferroviario tra Sezze e Priverno è rimasto bloccato), sono state portate dal vento prima verso il lago Mole muti e, quindi, a ridosso del nuovo tratto della strada statale 156.

La strada, al momento, è chiusa. I tecnici di Anas stanno facendo delle verifiche strutturali perché nel rogo sono andati in fiamme alcuni spessi rivestimenti in poliestere messi a protezione dei piloni di cemento che sostengono la strada rialzata. Incendio, per altro, ancora in corso. Le alte temperature prodotte dal rogo di questi pannelli potrebbero, quindi, aver compromesso l’integrità strutturale della sede stradale che, come detto, resta chiusa.

Il traffico veicolare, quindi, è stato deviato lungo il vecchio tracciato della 156 e, quindi, proprio a Sezze Scalo, con le conseguenze che tutti possono immaginare. Come se non bastasse, le esalazioni emanate dall’incendio del sopra citato rivestimento, hanno costretto soprattutto gli abitanti dello Scalo, a tenere le finestre chiuse praticamente per tutta la giornata di ieri e tutta la notte.

La situazione dell’aria, questa mattina, sembrava migliorata, con la densa nube di fumo nero che si è mano mano diradata. Resta il problema degli ingorghi. E’ apparso subito evidente, infatti, che la situazione non sia sopportabile. Si spera che i tempi di ripristino dell’importante arteria possano essere più rapidi possibile.

Folgorato da un lampione: 13enne muore dopo dieci giorni di agonia

Folgorato da un lampione: 13enne muore dopo dieci giorni di agonia. E’ successo in provincia di Campobasso. Il drammatico incidente era avvenuto il 28 giugno: il ragazzo stava giocando al parco quando si è appoggiato con la spalla a un palo della luce ed è rimasto folgorato, perdendo i sensi e accasciandosi a terra. Gli amici hanno subito fatto scattare l’allarme e il giovane è stato soccorso e trasportato in ospedale. Ma non ce l’ha fatta. Dopo 10 giorni il tragico epilogo.

Adesso è stata aperta un’inchiesta sulla vicenda ed è stata sequestrata l’area dove si trova il lampione. Ora il magistrato è in attesa della dichiarazione sanitaria e della documentazione dall’ospedale Riuniti di Foggia per decidere sull’autopsia, che sicuramente sarà scontata.