Un incendio di sterpaglie, l’ennesimo di questo primo scorcio di estate (anche se da calendario la stagione dovrebbe partire il 21 giugno..) che rischia di mettere in crisi un intero paese, quello sviluppatosi ieri a Sezze Scalo.
Le fiamme, partite intorno alle 14 e 30 dal bordo della sede ferroviaria (tanto è vero che per diverse ore il traffico ferroviario tra Sezze e Priverno è rimasto bloccato), sono state portate dal vento prima verso il lago Mole muti e, quindi, a ridosso del nuovo tratto della strada statale 156.
La strada, al momento, è chiusa. I tecnici di Anas stanno facendo delle verifiche strutturali perché nel rogo sono andati in fiamme alcuni spessi rivestimenti in poliestere messi a protezione dei piloni di cemento che sostengono la strada rialzata. Incendio, per altro, ancora in corso. Le alte temperature prodotte dal rogo di questi pannelli potrebbero, quindi, aver compromesso l’integrità strutturale della sede stradale che, come detto, resta chiusa.
Il traffico veicolare, quindi, è stato deviato lungo il vecchio tracciato della 156 e, quindi, proprio a Sezze Scalo, con le conseguenze che tutti possono immaginare. Come se non bastasse, le esalazioni emanate dall’incendio del sopra citato rivestimento, hanno costretto soprattutto gli abitanti dello Scalo, a tenere le finestre chiuse praticamente per tutta la giornata di ieri e tutta la notte.
La situazione dell’aria, questa mattina, sembrava migliorata, con la densa nube di fumo nero che si è mano mano diradata. Resta il problema degli ingorghi. E’ apparso subito evidente, infatti, che la situazione non sia sopportabile. Si spera che i tempi di ripristino dell’importante arteria possano essere più rapidi possibile.