“In piena emergenza idrica, con il servizio che registra frequenti interruzioni, la dispersione dell’acqua in provincia di Latina risulta tra le più alte a livello nazionale. In questo scenario drammatico, per i cittadini è arrivata un’ulteriore beffa rappresentata dall’aumento delle tariffe decise dai sindaci dell’EGATO 4”. Questo quanto affermato, in una nota, dal senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini.
“Su questa situazione controversa – continua Calandrini – ho chiesto l’intervento dei ministri delle Infrastrutture, della Transizione Ecologica e dello Sviluppo Economico, tramite un’interrogazione depositata in Senato e preparata con il supporto del dipartimento “Economia e finanze” di Fratelli d’Italia della provincia di Latina, guidato da Stefano Cicerone.
Penso sia necessario che Giovannini, Cingolani e Giorgetti chiariscano, ciascuno per le proprie competenze, come mai la rete idrica della provincia di Latina è un autentico colabrodo. È necessario inoltre fare luce sulla gestione del servizio di Acqualatina rispetto a quelli che sono gli accordi con l’ATO4 e il piano industriale, verificando gli interventi eseguiti. Infine è opportuno accertare la correttezza delle decisioni assunte dalla conferenza dei sindaci senza il coinvolgimento dei rispettivi consigli comunali”.
“Non bisogna dimenticare – conclude il senatore di FdI – che le vittime di questo sistema sono i cittadini che si trovano alle prese con bollette più alte: è necessario un intervento affinché siano pensate agevolazioni per aziende, famiglie e soggetti fragili che non possono farsi carico degli aumenti. Anche di questo chiederò conto ai membri del Governo, dai quali mi aspetto risposte che vadano incontro agli utenti”.