Nei giorni scorsi personale della Polizia di Anzio, tornato sul luogo dell’agguato avvenuto in via Livatino a Nettuno, che aveva visto coinvolti due giovani inseguiti da una seconda auto, si è accorto che una moto in sosta nelle case popolari, era stata raggiunta da tre colpi di pistola.
Non è chiaro quando ci sia stato l’episodio degli spari, ma il personale della polizia ha effettuato i rilievi e prelevato i bossoli rinvenuti sul posto. Sembra che tra i due episodi ci siano dei collegamenti precisi. La moto appartiene ad un pregiudicato residente in zona, al momento in stato di arresto. La polizia di Stato, che sembra avere le idee chiare sui rapporti che ci sono tra i diversi personaggi coinvolti in questo episodio criminale, stanno cercando di fare luce su quella che sembra un lite territoriale legate a questioni di spaccio.
Spari contro la moto di un pregiudicato, indaga la polizia
Sda, annullati 17 licenziamenti: revocato lo sciopero dei corrieri
Dopo due giorni di proteste da parte di 200 corrieri finalmente l’intesa che scongiura il licenziamento di 17 corrieri Sda tra Pomezia e Fiumicino. Durante le proteste non sono mancati i momenti di tensione con le forze dell’ordine. Mercoledì due lavoratori hanno cercato di entrare nella sede di poste italiane all’Eur e sono rimasti feriti.
Poi la soluzione. Nell’intesa appena raggiunta e firmata da quattro sigle sindacali, Cgil, Uil, Usb e Ugl, si è messo nero su bianco l’impegno a non aprire nessuna procedura di licenziamento collettivo fino al 31 dicembre del 2023, salvo il verificarsi di cause straordinarie non prevedibili, oltre quelle già note, come la pandemia e la guerra. In ogni, caso qualsiasi decisione dovrà essere preceduta dal confronto sindacale. Revocato con effetto immediato lo sciopero.
Aveva una granata e la droga in casa, 16enne finisce in comunità
È stato portato in una comunità di recupero, in attesa delle disposizioni del giudice, un 16enne di Anzio trovato in possesso di circa 300 grammi di hashish e materiale esplosivo. Il ragazzino è stato fermato in strada durante un normale controllo ed è stato trovato in possesso di una piccola quantità di stupefacente.
Ne è seguito, come da protocollo, un controllo domiciliare dove la vera sorpresa non è stata trovare altro stupefacente, anche in notevole quantità e neanche i 2mila euro ritenuti provento di spaccio, ma l’esplosivo. Gli agenti del Commissariato di Anzio-Nettuno, infatti, a seguito di accurati controlli, lo scorso 27 settembre, dopo aver effettuato una perquisizione personale, hanno proseguito il controllo perquisendo anche la sua stanza. E lì c’è stata la sorpresa. Il minorenne aveva occultato la sostanza stupefacente e del materiale esplodente, fra cui una granata. Il ragazzo è stato arrestato ma, data l’età, è stato portato in una comunità di recupero. La polizia ora sta indagando per capire dove abbia preso la granata.
Appena 6 giorni dopo il fermo, i poliziotti sono tornati a “bussare” nella stessa famiglia, stavolta per il padre del ragazzo. L’uomo da tempo perseguitava l’ex compagna. Messaggi, telefonate, minacce, tanto che la donna aveva presentato una serie di denunce proprio al Commissariato di Anzio, spiegando il suo stato di ansia. Dopo l’ennesimo atto violento nei confronti della donna, nonostante precedenti ammonimenti e arresti, per lo stalker è scattato il fermo. Al momento l’uomo risulta essere agli arresti domiciliari.
Acquista droga per spacciare e poi si pente, 19enne si autodenuncia
È stato un ragazzo di 19 anni di Nettuno, sembra spinto dalla voglia di aiutare la famiglia in difficoltà economiche, ad acquistare circa 400 grammi di hashish da rivendere. Ma lo spaccio non era la sua strada. Il giovane, in pochissimi giorni, si è pentito di questa scelta e si è autodenunciato.
Il ragazzo, come racconta la Polizia di Stato in una nota, avrebbe acquistato la droga alla fine di settembre. Dopo averne rivenduta una piccola parte si è pentito e si è autodenunciato alla Polizia con una segnalazione pervenuta alla Sala Operativa tramite l’applicazione “Youpol”. L’applicazione, lo ricordiamo, permette ai cittadini di inviare video e foto di denuncia alla Polizia, rispetto a fenomeni di spaccio e non solo.
I poliziotti del X Distretto “Lido di Roma” hanno quindi arrestato per spaccio il 19enne di Nettuno. Il ragazzo ha consegnato ai poliziotti che sono andati a prenderlo poco meno di 400 grammi di hashish. L’arresto è stato convalidato e, a seguito di patteggiamento, la pena di 10 mesi e 20 giorni gli è stata sospesa.
Beccato con la cocaina, pusher 43enne in manette
Un 43enne di Nettuno, nella giornata di ieri è stato sorpreso durante un controllo delle forze dell’ordine in possesso di 25 grammi di cocaina. L’uomo è stato arrestato dai Carabinieri della Sezione Operativa del Reparto Territoriale di Aprilia. Il blitz è scattato in un’area popolare della città. L’arrestato ha precedenti specifici legati allo spaccio.
Incidente mortale sulla Nettunense: l’anziana alla guida stroncata da un malore
È stato un malore a provocare l’incidente fatale che sabato mattina ha portato alla morte di una donna di 70 anni sulla via Nettunense ad Aprilia. La donna, lo ricordiamo, era al volante della sua auto quando ha perso il controllo della vettura, ed è uscita di strada finendo contro un albero. La 70enne è deceduta non appena arrivata in ospedale. I medici hanno stabilito che la causa dell’incidente è stato un malore della donna mentre era alla guida.
Evade dai domiciliari per inseguire la compagna: 40enne in manette
I Carabinieri della Tenenza di Ardea hanno arrestato un 40enne romano gravemente indiziato dei reati di evasione e danneggiamento. L’uomo, in evidente stato di ebbrezza alcolica, ha avuto una violenta discussione con la compagna, talmente impaurita da uscire di casa insieme ai figli minori per rifugiarsi dalla vicina.
Il 40enne, nonostante fosse sottoposto al regime della detenzione domiciliare per un cumulo pene dovuto a una serie di reati commessi nel territorio di Roma e provincia, a decorrere dal 2012, è uscito di casa per continuare la lite e, non potendo accedere all’abitazione della vicina, ha appiccato un incendio al portone d’ingresso, minacciando i suoi familiari che avrebbe dato fuoco anche a loro se non fossero usciti e tornati a casa. Il pronto intervento dei Carabinieri ha evitato che l’azione criminosa degenerasse e ha portato all’arresto dell’uomo, successivamente convalidato dall’Autorità Giudiziaria.
Anzio – Al via la stagione del Teatro Uniko: ecco tutte le date in programma
Presentata lo scorso sabato primo ottobre la stagione teatrale del Teatro Uniko di Anzio, che si trova presso la sede di via del Sole 2 in zona Lavinio, ospite della Crazy School. Sul palco ad illustrare il programma Fabio Pontecorvo e Andrea Serpa che da anni portano avanti con dedizione e tenacia questa avventura artistica e culturale.


“Per prima cosa – ha detto Pontecorvo – voglio ringraziare Patrizia Vitiello che ci ospita, poi spero davvero che si possa ripartire alla grande dopo due anni di Pandemia, durante i quali fare e stare teatro con mascherine e limitazioni non è stato il massimo”. Non sono mancate battute sul palco, sulla presenza di tante persone tra il pubblico, tra cui l’artista Dado. “Si è sparsa la voce che poi c’è il buffet – ha detto Pontecorvo – ecco perché siete qui”. Quindi ha preso la parola l’assessore Valentina Salsedo. “Siete una bellissima realtà – ha detto – ci dobbiamo impegnare per continuare su questo percorso”. Pontecorvo e Serpa, prima di entrare nel dettaglio degli spettacoli hanno voluto anche ringraziare gli sponsor per il sostegno nell’organizzazione e nelle spese, anche con delle estrazioni e premi per il pubblico, da Cuba caffè alla Banca Bper, fino alla Ferramenta Fai da te, ma anche Carpineti, Antico Grottino, Los Hermanos, Valle maggio, “.
Ecco tutte le date
28 ottobre alle 21 Enzo Casertano e “Amori corti”;
11 novembre alle 21 Francesca Nunzi e Cinzia Berni “Chi m’ha vista?”;
25 novembre alle 21 Danial Stalteri “Odio i monologhi”;
9 dicembre alle 21 Dado Show;
20 gennaio alle 21 Allo Circosta Riccardo Graziosi Vania Della Bidia “Noi in quanto che…”;
3 febbraio alle 21 Roberto D’Alessandro “Money”;
17 febbraio alle 21 Alessandra De Pascalis “Mi vedo con uno”;
3 marzo alle 21 Tiziana Foschi e Nina Fucci “Donne du du du”;
17 marzo alle 21 Paolo Triestino “Guanti bianchi”;
31 marzo alle 21 Viviana Falco “Au-revoir”;
Nettuno – La casa confiscata alla mafia sarà consegnata alla Nati2volte
Il 10 ottobre è prevista la consegna delle chiavi della casa confiscata alla criminalità organizzata all’associazione Nati2Volte che si occupa di disabili adulti nel comune di Nettuno. Un luogo dove i ragazzi potranno svolgere attività e vivere uno spazio sicuro ed accogliente insieme alle loro famiglie.
Un momento atteso da tempo quello della consegna, in considerazione del fatto che la casa, dopo essere stata ristrutturata è stata presa di mira dai ladri che hanno rubato e rotto gli infissi e le porte. Anche a causa di questo grave episodio la casa, oltre ad essere stata ristrutturata è stata tutelata con un sistema di allarme e videosorveglianza.
L’allarme del Sindacato di polizia: “Una sola volante per tre comuni”
Non sono passati neanche quindici giorni da quando il SIULP locale di Anzio ha rappresentato criticità e problematiche dovute al rientro nelle proprie sedi del personale aggregato il quale, di fatto, ha tolto risorse importanti sul territorio che permettevano di garantire la seconda volante su tutti i quadranti. Il SIULP gridava a gran voce di intervenire nell’immediatezza al fine di prorogare la permanenza dei colleghi aggregati, cosi come ha insistito su un imminente potenziamento di organico. “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, come SIULP eravamo ben al corrente che dopo il 15 Settembre con i colleghi rientrati nelle sedi di appartenenza, ci sarebbero state criticità evidenti nella gestione del controllo del territorio e così è stato”.
Pochi uomini e mezzi
“I territori di competenza di questo Commissariato – prosegue la nota – vengono sempre più presi di mira da bande criminali. A contrastare, nonostante i pochissimi mezzi a disposizione, questa escalation malavitosa, sono gli agenti del Commissariato di Anzio/Nettuno. Un numero ormai esiguo di investigatori e di uomini su strada che riesce comunque a gran fatica a tenere alta la guardia, nonostante l’età media anagrafica sia oltremodo alta con tutto ci che ne consegue e concerne.
Da veri professionisti, tutti gli operatori hanno raddoppiato gli sforzi, nonostante le evidenti difficoltà, dando la propria disponibilità anche oltre il normale orario di servizio, garantendo così una costante presenza in una zona ad altissimo rischio di criminalità. Sono molte le persone arrestate recentemente in flagranza di reato, migliaia le persone e i mezzi controllati, molteplici e costanti i controlli amministrativi, ma non basta, il recente grave fatto di cronaca avvenuto in orario serale nel comune di Nettuno vicino al centro cittadino ci porta a dire i forti possono cadere ma non possono cedere.
Siamo tornati ad un solo equipaggio della Volante su 3 comuni, soprattutto nei turni serali e notturni dove evidentemente si manifestano le problematiche più critiche a livello criminale. Cosi non pu più reggere, pensiamo poi al fatto che sui territori in essere la Volante si deve fare carico anche di intervenire sui numerosi incidenti stradali ricadenti sulle strade comunali, eventi che a logica dovrebbero essere gestiti dai vigili urbani ma che purtroppo così non è, poiché alle 19 quelle articolazioni urbane chiudono gli uffici e non hanno risorse in strada”.
Sicurezza a rischio
L’unica pattuglia della Polizia di Stato presente rischia di essere bloccata per un sinistro stradale anche per l’intero turno di servizio, questo annulla completamente il controllo del territorio. Per non parlare poi dei gravi incidenti stradali che avvengono puntualmente nelle arterie statali e provinciali quali: Nettunense, Ardeatina, Laurentina, Nettuno/Velletri, V Miglia, dove i colleghi delle autoradio si devono sobbarcare di responsabilità e finalità proprie degli specialisti della Polizia Stradale: ore e ore di attesa della Polstrada di Albano che non sempre riesce a coadiuvare gli addetti al controllo del territorio, costretti quindi ad operare senza una specifica formazione, privi della necessaria strumentazione propria della specialità. A quando un presidio permanente della POLSTRADA? E’ chiaro o no che il potenziamento nei soli mesi estivi è solo un palliativo?
Gravissimo l’episodio avvenuto nelle ultime ore: alcuni individui con volto travisato, affiancano un’auto e sembra abbiano sparato colpi d’arma da fuoco con una mitraglietta contro due soggetti che riescono a fuggire incolumi. Indagini a tutto campo naturalmente che sia un avvertimento o un agguato, saranno le indagini a dirlo, fatto sta che la dinamica che si è profilata e le testimonianze ricevute ci portano ad inquadrare i fatti in un contesto malavitoso di tipo strutturato, gente senza scrupoli che può e deve essere combattuta e vinta con una presenza forte dello Stato e delle sue Istituzioni preposte alla sicurezza.
È necessario affrontare questo fenomeno con la consapevolezza della sua complessità, affiancando alle doverose azioni repressive anche interventi sul fronte della prevenzione. Bisogna potenziare urgentemente l’organico di polizia, per assicurare un maggiore e più funzionale controllo del territorio. Come diceva Decimo Giunio Giovenale: Defendit numerus: la difesa sta nel numero, nei numeri c’è la sicurezza.
Per questo, visto che “si continua apparentemente a fare finta di non capire”, non escludiamo decise iniziative al fine di porre nel giusto risalto questa grave anomalia che si ripercuote negativamente non solo sugli stessi cittadini ma anche e soprattutto sui colleghi. Noi, come Organizzazione sindacale, abbiamo sollecitato più volte gli organi preposti ad intervenire, proprio nelle more di quanto detto, affinché siano rafforzati tutti i servizi info/investigativi e di pronto intervento al fine di neutralizzare finalmente questa delinquenza che da anni attanaglia il nostro territorio: una vasta zona come Anzio, Nettuno e Ardea, zone caratterizzate da una costante presenza di criminalità sempre meglio “organizzata e diffusa”.
La Segreteria di Base SIULP
Commissariato Anzio Nettuno
Anzio – Il 1° ottobre la Polizia di Stato incontra i cittadini in piazza
Dalle 10 del prossimo 1° ottobre, in piazza Pia e in Piazza Garibaldi ad Anzio, la Polizia di Stato incontrerà i cittadini del litorale e non solo.



L’evento vedrà come protagoniste le varie specialità della Polizia di Stato: la Polizia Stradale, con un programma dedicato alla sicurezza stradale, i cinofili e gli artificieri dell’U.P.G.S.P. della Questura di Roma faranno dimostrazioni pratiche, la Polizia Scientifica sarà presente con il suo Full Back per la ricostruzione di una scena del crimine, gli atleti delle Fiamme Oro si esibiranno mostrando le loro discipline, soprattutto per allietare i più piccoli. Ma ci sarà anche tanta prossimità e attività divulgativa. Sarà presente, infatti, il Camper Rosa della campagna “Questo non è amore”, dove un equipe specializzata nel contrasto alla violenza di genere sarà pronta a rispondere alle domande e ai dubbi dei cittadini, con consigli e materiale informativo; agenti dell’UP.G.S.P. e del Commissariato di Anzio promuoveranno, con uno stand dedicato, il progetto “Scuole sicure” e la campagna di sensibilizzazione contro le truffe agli anziani, due tematiche molto sentite in questo momento storico e a cui viene dedicata particolare attenzione da parte della Polizia di Stato.
Al fianco dei mezzi più moderni, come la mitica Lamborghini, le moto della Polizia Stradale e gli acqua scooter della fluviale, sarà allestita una mostra di auto storiche provenienti dal nostro Museo. La giornata culminerà con le note della Fanfara della Polizia di Stato che, con il suo sconfinato repertorio che va dalle classiche marce al rock dei Maneskin, passando per i classici della musica italiana, accompagnerà tutti i presenti alle 18 in Piazza Garibaldi. L’evento è stato organizzato dalla Questura di Roma in collaborazione con il Comune di Anzio e l’associazione Commercianti e Artigiani della Città di Anzio.
Processo ‘Scarface’ al Clan Di Silvio, chieste condanne per 178 anni
Si è svolta presso il Tribunale di Roma a Piazzale Clodio dinanzi al Giudice Angelo Giannetti, la requisitoria del Pubblico Ministero della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, Luigia Spinelli in relazione al procedimento “Scarface” che riguarda il clan Di Silvio e le attività criminali portate avanti nel comune di Latina e in Provincia. Durante la precedente udienza dello scorso mese di luglio, il Gup Giannetti aveva respinto le richieste degli imputati che chiedevano il rito abbreviato condizionato. Tutti saranno giudicati con il rito abbreviato secco, tranne Massimiliano Del Vecchio accusato di un reato senza l’aggravante mafiosa.
Le richieste dell’accusa
Al termine della requisitoria in cui il Pm ha ripercorso tutte le attività di indagine ed a conclusione sono state formulate le richieste di condanna per gli imputati di Latina: 20 anni per i figli di “Romolo”, Antonio Di Silvio detto Patatino, Ferdinando Di Silvio deitto Prosciutto e il genero Fabio Di Stefano detto il Siciliano; 16 anni e 8 mesi per il fratello di “Romolo” e numero due della famiglia, Carmine Di Silvio detto Porcellino; 12 anni per un altro fratello di “Romolo”, Costantino Di Silvio detto Costanzo; 8 anni e 8 mesi per Riccardo Mingozzi; 8 anni e 4 mesi per Costantino Di Silvio detto Cazzariello e Daniel Alessandrini; 8 anni per Michele Petillo e Mirko Altobelli; 7 anni e 4 mesi per Marco Ciarelli e Manuel Agresti; 6 anni e 8 mesi per Alessandro Di Stefano; 6 anni per Simone Di Marcantonio; 5 anni per Alessandro Zof; 5 anni per Simone Ortenzi e Anna Di Silvio; infine 3 anni per Salvatore Di Stefano e il figlio Franco Di Stefano.
I reati e le parti civili
Agli imputati vengono contestati, a vario titolo, i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, sequestro di persona, furto, detenzione e porto abusivo di armi, tutti aggravati dal metodo mafioso e da finalità di agevolazione mafiosa. Nel processo si sono costituiti parte civile il Comune di Latina, rappresentato dall’avvocato Anna Caterina Egeo, l’associazione ‘Caponnetto’, con l’avvocato Licia D’Amico, l’Assocrimine e il collaboratore di giustizia Emilio Pietrobono.
Le prossime udienze sono state fissate per il 18,19,20 e 21 ottobre, quando la parola passerà al collegio difensivo composto dagli avvocati, Alessia Vita, Sandro Marcheselli, Oreste Palmieri, Luca Melegari, Alessandro Farau, Maurizio Forte, Giancarlo Vitelli, Antonino Castorina ed Alessandro Paletta. Poi il Gup entrerà in camera di consiglio per la sentenza.
Stroncata da un malore, muore la dottoressa Daniela Accoroni: il dolore della comunità
Lutto improvviso ad Anzio e Nettuno per la morte della dottoressa Daniela Accoroni, 66 anni, ecografa al Poliambulatorio Barberini di Nettuno. La donna, stimata e molto apprezzata, non si è presentata a lavoro e non ha avvertito. Al controllo per capire cosa fosse accaduto la tragica scoperta: la Accoroni è stata trovata deceduta sul divano di casa, stroncata da un malore improvviso. Una grave perdita per la Asl Roma 6 e per il distretto sanitario Anzio/Nettuno e per i tanti cittadini che la conoscevano e le volevano bene. Infinito il cordoglio degli amici sui social.
Anzio, allagato seggio a via Indipendenza: schede bagnate e voto interrotto
Situazione critica al seggio elettorale allestito nella scuola di via Indipendenza ad Anzio, in zona Pacacqua. Il maltempo iniziato questa notte e che andrà avanti per tutto il giorno ha portato all’allagamento dell’ingresso, del seggio 11 in particolare, e della zona in cui erano posizionate le schede elettorali che sono state tutte alluvionate e sono inutilizzabili.
Ad accorgersi del problema il personale delle forze di polizia che presidia il seggio durante la notte, che ha dato l’allarme alle 5,30 circa. Ma i primi interventi sono arrivati alle 7 quando ormai la situazione era già compromessa. L’ingresso della scuola è finito sotto oltre 50 cm d’acqua. Alle 9 del mattino le operazioni di pulizia e bonifica erano ancora in corsa. Ad intervenire con una pompa idrovora la Protezione civile di Nettuno e l’Ufficio tecnico del comune di Anzio che si è messo al lavoro per pulire la grata di solo ostruita che ha favorito l’accumulo d’acqua. Purtroppo le operazioni di voto al seggio, al momento non sono garantite. Benché i seggi siano stati subito riallestiti ai piani superiori, a mancare sono proprio le schede che dovrebbero essere consegnate in sostituzione entro un’ora. Circa una ventina le persone che si sono presentate per votare e sono state invitate a tornare dopo un’ora. Una persona si era presentata alle 7 meno un quarto e, vista la situazione, è dovuta tornare a casa. Non è chiaro al momento se, visto che le operazioni di voto al seggio inizieranno con almeno due ore di ritardo, se questo tempo verrà o meno recuperato.
Palpabile la rabbia dei residenti esasperati dalla situazione. “Questa scuola si allaga da sempre – dice un cittadino – anzi meno male che oggi si vota così sono costretti ad intervenire subito, se fosse stato un normale giorno di scuole ci sarebbe voluta una settimana per bonificare e riaprire”. “Tutti a dire che non si aspettavano tanta pioggia – dice un altro cittadino, anche lui costretto a tornare se vuole votare – ma è una settimana che tutti parlano di alluvione e nessuno ha pensato di fare la manutenzione ad un tombino di una scuola che si allaga ad ogni pioggia, che situazione, se continua a piovere qui si allaga di nuovo e a votare voglio vedere chi ci ritorna”.
Nuovo dramma per le famiglie truffate da D’Ercole: torna l’incubo delle case all’asta
Delusione immensa per i residenti delle abitazioni di piazzale Giorgio La Pira a Nettuno nelle palazzine realizzate da D’Ercole, l’uomo che ha truffato tantissime famiglie facendosi pagare il mutuo che non ha mai versato in banca e facendo si che chi aveva acquistato casa, dopo circa 15 anni si ritrovasse con l’abitazione sotto sequestro e all’asta. Questo nonostante la truffa sia stata dimostrata e D’Ercole abbia subito una condanna penale.
Le case sono finite all’asta più volte, atte andate sempre deserte. Sulle abitazioni, lo ricordiamo, pende anche una causa di usucapione da parte dei residenti, tutte persone anziane, alcuni ultra ottantenni, in un precario stato di salute, la cui condizione emotiva con la costante paura di perdere l’abitazione comprata con tanti sacrifici, è fin troppo facile da immaginare.
Nei mesi scorsi sembrava che la situazione si potesse risolvere secondo criteri di giustizia, con una trattativa avviata dal Ministero e dal curatore fallimentare con le famiglie, pronte a fare un’offerta per ricomprare le abitazioni già pagate. Ma oggi le case sono di nuovo all’asta.
“Siamo delusi dal Ministero e dal curatore – ci dicono i residenti – mentre da una parte si portava avanti la trattativa con noi, dall’altra si lavorava per curare gli interessi dei creditori, delle Banche che ci hanno messo oltre dieci anni a comunicarci che D’Ercole non aveva pagato il mutuo con i soldi che noi gli davamo e che poi gli ha persino fatto un altro prestito. Ci hanno preso in gio per l’ennesima volta perché evidentemente tengono in maggiore considerazione le banche che vogliono i soldi piuttosto che delle famiglie di persone anziane che sono state truffate ed hanno sempre agito in buona fede, ma non hanno il potere di far sentire la propria voce. Si poteva agire secondo giustizia, per dare una mano a chi ha subito una truffa gravissima, invece le cose sono andate diversamente”.
Incidente sulla Nettunense, donna si schianta con l’auto: è grave
Ieri mattina poco dopo le 6,30 una donna di 74 anni è rimasta ferita in modo serio in un brutto incidente avvenuto sulla via Nettunense a poca distanza da Campodicarne tra i Comuni di Nettuno e Aprilia.
La vettura, per motivi in corso di accertamento, ha prima sbandato ed è poi finita contro un albero. Per soccorrere la donna sono intervenuti un’ambulanza medica e i vigili del fuoco che l’hanno estratta dalle lamiere e la polizia stradale. L’anziana donna è stata soccorsa in ospedale in codice rosso.
Elezioni, la Senatrice Pacifico: “Noi punto di riferimento dell’elettorato cattolico”
La Senatrice Marinella Pacifico candidata nel collegio Lazio 2 con la Lista NOIModerati: “Siamo Noi l’unico punto di riferimento dell’elettorato cattolico”. La Senatrice Marinella Pacifico, candidata nel Collegio Lazio 2 con la Lista NOIModerati in prima linea per le famiglie e i valori cattolici, raccoglie l’appello della Consiglio permanente Cei e del Cardinal Zuppi che in una lettera ha richiamato i cittadini e i credenti alla responsabilità personale, all’impegno e ad agire in favore dei più deboli e a credere in un progetto sociale che richiama i principi della Chiesa.
“Faccio mio l’appello dei Vescovi all’impegno di ciascuno di noi – ha detto la Senatrice Pacifico – rivolto ai cittadini per recarsi alle urne con l’intento di costruire una società più giusta. Io e la lista di NOIModerati siamo l’unico vero punto di riferimento dell’elettorato cattolico e dei valori che rappresenta la Chiesa. Io sono in prima linea per il sostegno alle famiglie, per l’accoglienza e l’integrazione dei migranti in settori fondamentali per la nostra economia, sono per la protezione degli anziani, per la formazione e la crescita dei ragazzi, per garantire una vita dignitosa alle persone e alle famiglie, per la solidarietà. Sono, insieme all’80% degli italiani, contraria ai corsi scolastici sulle teorie gender, con sedicenti esperti che fanno blitz nelle scuole entrando in una sfera personale. E accolgo l’appello che i Vescovi fanno ai candidati e agli eletti: non farò mai mancare il mio appoggio e la mia presenza in favore di chi è più fragile e non ha modo di far sentire la propria voce. Io ci sono”.
Massacra di botte la moglie davanti ai figli, 42enne in manette
I Carabinieri della Tenenza di Ardea hanno arrestato un 42enne, originario dell’Est Europa, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.
La scorsa notte, a seguito di diverse segnalazioni di urla provenienti da un’abitazione nella zona “Nuova California”, i Carabinieri sono intervenuti trovando in strada la moglie dell’uomo, 34enne, con numerosi lividi e abrasioni oltre che con gli indumenti strappati.
La donna ha riferito di essere stata aggredita dal marito dopo averlo invitato a limitarsi nel consumo di alcool, dato che l’uomo appariva in evidente stato di alterazione. L’uomo l’avrebbe aggredita al culmine di una discussione, anche in presenza dei loro figli, trovati dai Carabinieri rannicchiati in un angolino, dietro al divano, chiaramente impauriti.
La vittima è stata soccorsa e portata al pronto soccorso dell’ospedale di Anzio dove è stata curata con 10 giorni di prognosi per le lesioni subite. Dopo la denuncia della donna, che ha riferito anche di altre analoghe violenze avvenute nei mesi scorsi, per cui non ha mai sporto denuncia e non si era mai recata al pronto soccorso, i Carabinieri hanno arrestato il 42enne e lo hanno condotto presso la casa circondariale di Velletri, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa della convalida.
Addestrano una bambina a rubare, i Carabinieri arrestano tre persone
Arrestati durante un vero e proprio corso di addestramento per borseggiare con successo nella metro a Roma. In tre, due donne e un uomo, infatti, stavano insegnando ad una bambina di undici anni come ‘scippare’ portafogli alle persone in attesa dei mezzi.
Tutti sono stati colti in flagrante mentre sfilavano il portafoglio ad un turista sudamericano sulla linea A alla fermata di Termini. Tutti senza fissa dimora i tre vivono in alcuni camper tra Pomezia, Ardea e il litorale, sono stati arrestati dai carabinieri della stazione Macao in servizio anti-borseggio, mentre la ragazzina è stata riaffidata ai genitori perché non punibile dalla legge. Il fermo è stato convalidato ieri mattina dal giudice durante il rito direttissimo.
Il pubblico ministero aveva chiesto la custodia cautelare in carcere ma una delle due donne, già madre di undici figli, è in attesa del dodicesimo ed è quindi stata posta ai domiciliari. Numerosi gli alias, molti dei quali forniti dalle arrestate durante altri fermi e arresti durante la loro storia criminale, per sfuggire ai riscontri delle impronte digitali che spesso celano provvedimenti di carcerazione per cumulo pena.
Nettuno – Mistero sull’identità dell’uomo investito dal treno: si indaga
Mistero sull’identità dell’uomo, un 50enne che sembra di nazionalità indiana, che ieri sera è stato investito dal treno che da Anzio procedeva in direzione Nettuno. L’uomo, secondo alcune testimonianze, era seduto sui binari e il macchinista, quando se lo è trovato davanti dopo il tunnel, non ha potuto fare nulla per evitare l’impatto. L’uomo alla guida del treno è sotto choc. Al momento non è chiaro se il cittadino investito abbia tentato il suicidio con un gesto volontario o se si sia trattato di una tragica fatalità.
In corso di accertamento, presso l’Istituto di medicina legale di Tar Vergata, lo stato di lucidità dell’uomo: si cerca di capire se avesse bevuto o fosse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti al momento dell’incidente. Ad indagare sulla morte, che ha bloccato completamente la viabilità ferroviaria da Nettuno a Roma, la Polfer con l’ausilio della Polizia scientifica, che ha fatto i rilievi sul tratto dei binari interessato dall’investimento, con il supporto dei carabinieri di Nettuno, i primi ad accorrere dopo il drammatico incidente. L’uomo, che ancora non ha un nome, non risulta comunque schedato. Il rilievo delle impronte digitali non ha dato esito.
Ragazzi sdraiati in strada di notte per fare video sui social: la lettera di denuncia
Planking challenge a Nettuno, lettera aperta del Commissario Bruno Strati. “La notizia apparsa sui quotidiani nazionali dell’ultima “sfida” dei ragazzi di Nettuno a chi, disteso sulle strisce pedonali, si alza per ultimo, pochi istanti prima all’arrivo delle auto, ci lascia completamente sbigottiti. Lo dico come Commissario straordinario di questo Comune ma prima ancora come padre. Il fatto, nella sua assurdità, non può lasciarci indifferenti, ma deve farci riflettere e porre alcuni interrogativi. La prima domanda, quella più ovvia, è perché lo fanno. Noia, esibizionismo social. Come è possibile che adolescenti si mettano in una situazione di pericolo così grave, come se fossero in un videogioco, solo per farsi ammirare dai loro coetanei”.
“Come è possibile che, in piena notte, con i genitori che, ignari, dormono a casa, questi ragazzi rischino la propria vita e quella degli altri solo per conquistare più like. Non sappiamo se si tratta di un caso isolato o un comportamento ripetuto. Di sicuro si tratta di un’esigua minoranza, un’eccezione, eppure il fenomeno non è da sottovalutare anche perché questa estate non sono stati pochi gli episodi di malamovida che hanno visto protagonisti proprio gli adolescenti. Si parla da tempo di una generazione Zeta, di ragazzi digitalizzati, che trascorrono gran parte della loro giornata sul pc, a guardare lo smartphone, iperconnessi ad un mondo virtuale che è diventato sempre più per loro il mondo “reale”. È certamente una generazione diversa, “più veloce” della nostra, figlia del secolo scorso, ma è anche una generazione fragile che va sostenuta e ancor di più, rispetto alle generazioni passate, “accompagnata” nella complessità della società in cui viviamo.
“A chi spetta “accompagnare” questi ragazzi nel percorso di crescita? I Genitori, la Scuola. Si certo, loro prima di tutto, ma non solo. È chiaro che un ruolo importante debba essere svolto dalle Istituzioni, a partire da quelle locali che sono le più vicine ai cittadini, le quali devono prendere parte all’azione educativa dei nostri ragazzi attraverso interventi efficaci che non si traducono – attenzione – in divieti e proibizioni (a meno che non vi siano condotte illecite), quanto piuttosto in attività di confronto e analisi oltre che di sostegno nelle situazioni più critiche. Genitori, Scuola, Istituzioni, civili e religiose, Associazioni, ecc. sono tanti gli attori in campo. Ognuno nel suo differente ruolo ha il compito e la responsabilità di “educare” i ragazzi affinché prendano coscienza della loro unicità e delle loro capacità, siano consapevoli dell’importanza della loro vita e del fatto che i risultati non si ottengono gratuitamente, riscoprano i veri valori e siano pronti a condurre un’esistenza rispettosa di sé e degli altri, osservando le regole e avendo cura della cosa pubblica. È necessario allora ripartire da un rinnovato patto “generazionale” – non scritto – che impegna non solo la Scuola e i Genitori, ma anche tutte le componenti della Società, a non abdicare al ruolo di “educatori” e a realizzare concretamente azioni di “accompagnamento” dei giovani alla vita professionale, sociale, culturale. Solo così potremo avere domani i nostri figli, da adulti, pronti a partecipare responsabilmente alla vita del Paese.
Nel concreto, come Amministrazione comunale intensificheremo il dialogo con il mondo scolastico, con i genitori e i ragazzi, coinvolgendo le Associazioni del terzo settore, promuoveremo, con il coinvolgimento delle altre Istituzioni, incontri nelle scuole e iniziative mirate alla diffusione della legalità e del rispetto delle regole della convivenza civile e favoriremo la creazione di luoghi di confronto e di crescita culturale e sociale. Allo stesso tempo, accelereremo la realizzazione delle opere pubbliche destinate ai giovani, come i campi sportivi, e rafforzeremo ancora di più l’azione di controllo da parte della Polizia locale, che congiuntamente alle altre Forze di Polizia sul territorio, svolge un ruolo fondamentale a tutela della legalità, della sicurezza e dell’ordine pubblico. Così facendo, cercheremo di creare tutte le condizioni possibili affinché episodi come quello accaduto l’altra notte – sia esso isolato o ripetuto – non si verifichino mai più. Cordialmente, Il Commissario straordinario”.
Bruno Strati
Prostituzione, arrestato 33enne rumeno: era ricercato
Nella serata del 9 settembre, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Anzio hanno tratto in arresto un uomo di 33 anni, originario dell’est Europa. Durante il servizio di controllo del territorio, i militari hanno deciso di fermare un’auto in transito, con a bordo tre individui sospetti.
Infatti, in capo a uno di essi risultava pendente un mandato di arresto europeo, emesso dall’autorità giudiziaria rumena, nell’ambito di un procedimento penale in cui lo stesso risulta accusato di sfruttamento della prostituzione. Per tale delitto, dovrà scontare una condanna di 3 anni e 6 mesi di reclusione. L’arrestato è stato tradotto presso la casa circondariale di Velletri.
Spaccio alla stazione ferroviaria, i carabinieri arrestano un 29enne
Nel corso del fine settimana, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Anzio hanno tratto in arresto un uomo di 29 anni, di origini nordafricane. Durante un servizio in abiti civili, finalizzato al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, verso le 12 circa di sabato, i militari notavano un soggetto noto per i suoi precedenti penali e di polizia nei pressi del parcheggio della stazione ferroviaria “Lido di Lavinio”. Per evitare che lo stesso si accorgesse di loro, decidevano di sostare lontano dall’area, mantenendo la visuale sul parcheggio. Qui notavano l’uomo che, con fare guardingo e sospettoso, si chinava a raccogliere, in mezzo alle foglie secche, un piccolo involucro trasparente. I carabinieri, alla luce del comportamento dell’uomo, hanno deciso di intervenire con una perquisizione personale, ed hanno rinvenuto nella disponibilità del giovane 6 grammi di cocaina e un grammo di hashish, pronti per la vendita, come confermato da alcuni suoi acquirenti presenti sul posto. Inoltre, veniva sequestrata la somma in contanti di 100 € e il materiale per il confezionamento delle dosi. Il 29enne è stato arrestato e, dopo il fotosegnalamento e gli atti di rito, è stato temporaneamente trattenuto presso le camere di sicurezza della Compagnia di Anzio, in attesa del processo per direttissima.
Sgomberato alloggio comunale occupato abusivamente: famiglia trasferita in un centro d’accoglienza
Ieri mattina la Polizia Locale – Servizio di Polizia Giudiziaria del comune di Nettuno ha proceduto al sequestro di un alloggio di proprietà comunale occupato abusivamente a Cretarossa, su disposizione della Procura della Repubblica di Velletri.
Le operazioni sono state condotte con l’ausilio di personale tecnico e dei Servizi Sociali, che hanno collocato temporaneamente i componenti della famiglia che aveva occupato l’alloggio presso un centro di accoglienza. L’intervento rientra nelle attività di controllo del patrimonio comunale e di gestione delle problematiche sociali del Comune di Nettuno.
Anzio- Trovato cadavere mummificato, è un senzatetto di 69 anni morto da mesi
Dramma della povertà e della solitudine ad Anzio. Nella giornata di ieri a piazzale Ardea ad Anzio Colonia i carabinieri guidati dal Capitano Giulio Pisani (che domani lascia il comando dopo 3 anni) hanno rinvenuto il cadavere mummificato di un uomo di 69 anni.
Si tratta di un senzatetto che dormiva in una casupola e che risulta morto da diversi mesi. Il corpo è stato inviato all’Istituto di medicina legale, ma non sembrano esserci dubbi sulle cause del decesso. L’uomo è stato rinvenuto a letto, coperto, senza segni di violenza. Si ipotizza la morte naturale nel sonno. Per mesi nessuno ha cercato l’uomo che non aveva familiari e che è stato identificato grazie alla presenza di un documento. Ad avvertire i Carabinieri un altro clochard che ha cercato di entrare nella casupola per trovare riparo per la notte.
Turchia, intossicazione alimentare fatale: mamma e due figli muoiono in vacanza
Turchia – Una donna e i suoi due figli hanno perso la vita a Istanbul per una probabile intossicazione alimentare. Il padre, unico sopravvissuto, è ricoverato in condizioni gravi. L’hotel in cui la famiglia turco-tedesca alloggiava è stato evacuato mentre proseguono le verifiche delle autorità.
La famiglia aveva consumato cibo acquistato da un ambulante e altri piatti tipici locali prima di rientrare in albergo, dove tutti hanno iniziato ad accusare nausea e vomito. Le condizioni dei bambini sono rapidamente precipitate e neppure l’intervento dei soccorsi ha potuto salvarli. Anche la madre è deceduta dopo un improvviso peggioramento.
Oltre al padre, altri due turisti dello stesso hotel sono stati ricoverati con sintomi simili. Le indagini hanno portato alla luce un’ulteriore ipotesi: una stanza al piano terra era stata trattata di recente con pesticidi. La polizia ha fermato sette persone, tra cui un dipendente dell’hotel e due addetti alla disinfestazione.
“Premio Sport e Giovani 2025”, domani a Latina la cerimonia di premiazione del concorso per giovani artisti
Alle ore 16 di domani, martedì 18 novembre, presso il Museo Cambellotti di Latina, si terrà la cerimonia di premiazione del concorso “Premio Sport e Giovani 2025”, rivolto ai giovani artisti tra i 18 e i 30 anni.
Durante l’evento, giunto alla seconda edizione, saranno esposte tutte le opere in concorso e verrà annunciato il vincitore dell’edizione 2025. Il tema di quest’anno – “Fiamma olimpica: simbolo di pace, amicizia e unità” – ha ispirato una partecipazione molto sentita e variegata: sette i lavori presentati, tre dei quali realizzati con il supporto dell’intelligenza artificiale, a testimonianza del dialogo sempre più stretto tra creatività giovanile e nuove tecnologie. Il montepremi complessivo del concorso è di 1.500 euo, così articolato: 500 euro al miglior dipinto su tela, 500 euro al miglior dipinto realizzato con l’Intelligenza Artificiale e un ulteriore premio da 500 euro assegnato al vincitore della sfida finale tra i due lavori primi classificati.
“Il Premio Sport e Giovani – afferma l’assessore a Sport e Politiche giovanili Andrea Chiarato – si conferma un’occasione preziosa per dare voce al talento delle nuove generazioni. Quest’anno abbiamo visto opere di grande intensità, capaci di reinterpretare il valore simbolico della fiamma olimpica attraverso linguaggi diversi, compresi quelli offerti dall’intelligenza artificiale. È un segno della vitalità dei nostri giovani e della loro capacità di innovare senza perdere il legame con i valori più autentici dello sport: pace, amicizia e unità”.
Le sette opere realizzate dai giovani partecipanti al concorso “Sport e Giovani” saranno poi esposte nell’ambito della mostra “Donne e sport dentro e fuori dai cinque cerchi olimpici”, in programma al Museo Cambellotti dal 3 al 16 dicembre, insieme a numerose altre opere e cimeli sportivi, offrendo così un’importante occasione di riflessione in vista del passaggio della fiamma olimpica previsto a Latina il 26 dicembre.
Serie C – Latina, giornata amara: i nerazzurri cedono 0-1 a un Cosenza più cinico
Serie C – Il Latina esce sconfitto da una partita che si è messa subito in salita e che, nonostante un forcing generoso nella ripresa, non è mai davvero riuscito a riaprire. Al Francioni finisce 0-1 per il Cosenza, con i nerazzurri costretti a fare i conti con un avversario pratico, compatto e bravo a massimizzare le poche occasioni create.
Il gol decisivo arriva dopo appena quattro minuti: incursione di Florenzi, diagonale respinto e tocco sotto porta di Mazzocchi che insacca da pochi passi. Il Latina incassa e prova a reagire, ma gli ospiti tengono il pallino del gioco per lunghi tratti, gestendo ritmi e spazi con ordine, pur senza travolgere.
Nella ripresa i pontini provano a cambiare l’inerzia inserendo più uomini offensivi, caricati anche dal pubblico di casa, ma il muro calabrese regge. Vettorel interviene in un paio di situazioni confuse in area, neutralizzando le uniche vere minacce nerazzurre. Il Latina spinge fino alla fine, senza però trovare l’episodio che possa rimettere in discussione il risultato.
Il Cosenza porta via tre punti pesanti e un altro clean sheet, consolidando la propria corsa nelle zone alte della classifica. Per il Latina resta la frustrazione di una gara decisa nei primi minuti e mai davvero ripresa, ma anche la consapevolezza di una reazione d’orgoglio che, pur non bastando, ha mostrato carattere in vista dei prossimi impegni.
Il tabellino
Latina-Cosenza 0-1
Latina (3-5-2): Mastrantonio; Parodi, Marenco, Dutu; Ercolano, Pellitteri (76′ Pannitteri), Hergheligiu (60′ De Ciancio), Quieto (23′ Riccardi), Porro (76′ Ciko); Fasan (61′ Di Giovannantonio), Parigi. A disp.: Basti, Giorà, Scravaglieri, Ekuban, Pace, Farneti, Vona, Regonesi, De Marchi. All. Bruno
Cosenza (4-3-3): Vettorel, Ferrara, Dalle Mura, Caporale, D’Orazio, Kouan, Langella, Garritano (66′ Cannavò), Ricciardi (67′ Contiliano), Mazzocchi (80′ Dametto), Florenzi (80′ Achour). A disp.: Pompei, Lerose, Contiero, Beretta, Rocco, Mazzulla. All. Buscè
Arbitro: Massari (Torino)
Angoli: 3-1 (2-0)
Ammoniti: Marenco, Riccardi
Espulsi: Dutu
Lite per i ‘gratta e vinci’ finisce in tragedia: uccide la moglie a coltellate
Tragedia a Mesenzana, in provincia di Varese, dove un’anziana di 81 anni è stata rinvenuta priva di vita nella propria abitazione. Secondo le prime ricostruzioni riportate dalla stampa nazionale, la donna sarebbe morta dopo essere stata colpita con numerosi fendenti. Sul posto è intervenuto il personale sanitario del 118, che però non ha potuto far altro che constatarne il decesso.
A lanciare l’allarme sono stati alcuni parenti che vivono nel piano sottostante, insospettiti da rumori e urla provenienti dall’appartamento della coppia. Anche alcuni vicini avrebbero visto il marito, un 78enne, gridare davanti all’ingresso dell’abitazione. L’uomo è stato fermato dai carabinieri e accompagnato in caserma per accertamenti, mentre l’intera area è stata messa in sicurezza.
Gli investigatori stanno ora ricostruendo la dinamica dell’accaduto. Secondo le prime ipotesi, alla base del gesto potrebbero esserci motivazioni legate al gioco, in particolare all’acquisto di gratta e vinci, un’abitudine condivisa da entrambi i coniugi. L’uomo, descritto in una condizione di forte fragilità psicologica, è stato ascoltato dal magistrato che coordina le indagini. Al momento, non sarebbero emersi precedenti conflitti familiari tali da far presagire un epilogo così drammatico.
Il paese, già segnato in passato da un altro grave fatto di sangue avvenuto nella stessa via, è nuovamente sotto shock. Le indagini proseguono per chiarire tutti gli elementi di questa ennesima tragedia domestica.
Terrorizza una giovane con molestie e pedinamenti, lei si barrica in casa: 52enne finisce ai domiciliari per stalking
Ieri un uomo di 52 anni è stato arrestato dai Carabinieri di Fondi al termine di un’indagine lampo che ha confermato una serie di comportamenti persecutori nei confronti di una ragazza del posto. La vicenda era iniziata con la denuncia di una 27enne, che si era rivolta ai militari raccontando di essere tormentata da tempo. Ma la giornata di domenica pare sia stata quella decisiva: l’uomo, già conosciuto dalle forze dell’ordine, l’avrebbe seguita passo passo per ore, fino a costringerla a barricarsi in casa per paura di ulteriori molestie. Le verifiche dei Carabinieri sono state rapide. Le telecamere di sicurezza della zona hanno immortalato gli spostamenti del 52enne, confermando il pedinamento. A questi elementi si sono aggiunti decine di tentativi di chiamate e messaggi dal contenuto minaccioso, che la giovane aveva mostrato agli inquirenti. Un quadro chiaro, sufficiente per far scattare l’arresto.
Dopo le procedure di rito, l’uomo è stato trasferito nella sua abitazione e posto ai domiciliari. Nelle prossime ore dovrà comparire davanti al giudice per la convalida, in un rito direttissimo che definirà i primi provvedimenti a suo carico. Una storia di paura, l’ennesima di cui tutti i giorni si riempiono le colonne della cronaca locale e nazionale e che, grazie alla tempestività delle forze dell’ordine, ha trovato un primo argine prima che la situazione potesse degenerare ulteriormente.
Lenola – Il destino dell’area verde al Colle approda in consiglio comunale
La lunga discussione sull’utilizzo dell’area che circonda la Basilica della Madonna del Colle potrebbe stare per entrare nella sua fase decisiva. Dopo mesi di confronti, proteste e proposte, la petizione popolare che chiede di trasformare lo spazio in un parco pubblico verrà ufficialmente esaminata dal consiglio comunale mercoledì 19 novembre alle 18.
Tutto era iniziato quando il Comune aveva tentato di ottenere fondi regionali per realizzare un parcheggio nei pressi del santuario, nell’area bassa. Un’idea che aveva acceso rapidamente il malcontento di molti residenti, contrari alla trasformazione di un luogo percepito come simbolo di spiritualità e natura in qualcosa di artificiale e simile ad una colata di cemento. A poco erano servite le spiegazioni del sindaco del paese che aveva parlato dell’idea di realizzare un’area sosta a uso e disposizione del santuario immerso nel verde. Lenola è un piccolo centro, attualmente privo di opposizione consiliare, e tale discussione aveva presto assunto toni civici e allo stesso tempo politici, intrecciandosi con sensibilità e identità locali.
Il progetto, comunque, non aveva superato il vaglio della Regione Lazio, ma quell’onda di dissenso si è nel frattempo trasformata in un’azione organizzata: un comitato cittadino che ha raccolto oltre mille firme e consegnato la petizione al sindaco Fernando Magnafico lo scorso settembre. L’obiettivo non è più solo quello dire no al parcheggio, ma chiedere una valorizzazione dell’area coerente con il carattere del Colle. Mercoledì, i promotori potranno illustrare le proprie ragioni direttamente all’assemblea comunale, come previsto dal regolamento. E la cittadinanza, interessata a un luogo che rappresenta uno dei cuori identitari di Lenola, potrà seguire il dibattito sia in presenza che in streaming. Il confronto, insomma, entra nel vivo. E il futuro della zona del Colle potrebbe dipendere proprio da ciò che accadrà in quell’aula.
Giornata Mondiale della Prematurità, oggi l’Italia si tinge di viola: sensibilizzare per prevenire
L’Italia oggi si tinge di viola, per ricordare la Giornata Mondiale della Prematurità. Anche l’Istituto Superiore di Sanità coglie l’occasione per sensibilizzare sull’importanza di un adeguato monitoraggio dei neonati pretermine.
Ogni anno nel mondo si contano circa 15 milioni di nati prematuri, pari a un bambino su 10, e la prematurità resta la prima causa di mortalità neonatale, responsabile di circa il 18% dei decessi sotto i cinque anni. A fare il punto, in occasione della giornata mondiale della prematurità che si celebra il 17 novembre, sono gli esperti dell’Istituto Superiore di sanità.
Secondo una recente revisione sistematica il tasso globale di prematurità si mantiene stabile intorno al 9,9% dei nati vivi, con 13,4 milioni di casi nel 2020. In Europa il tasso varia da 5,3% a 11,3% mentre in Italia, nel 2023, i parti pretermine hanno costituito il 6,3% del totale (Cedap, 2025). La maggior parte di questi (75,5%) sono stati pretermine tardivi (ovvero quelli avvenuti tra la 34ª e la 36ª settimana di gestazione), pari al 4,7% di tutti i parti, mentre quelli avvenuti tra estremamente e molto pretermine hanno rappresentato complessivamente meno dell’1% dei parti.
La Giornata mondiale della prematurità evidenzia, tra gli aspetti principali, l’importanza di garantire a ogni bambino nato pretermine o piccolo per età gestazionale un percorso di crescita che tuteli il neurosviluppo attraverso un monitoraggio costante e interventi precoci e mirati.
Nel nostro Paese l’Iss ha istituito e coordina in questo ambito la rete Baby@Net, per l’assistenza specialistica e il monitoraggio del neurosviluppo di prematuri e piccoli per età gestazionale, che attualmente sorveglia le traiettorie evolutive di circa 2500 bambini.
Offrire un solido inizio per un futuro pieno di speranza
Il tema scelto quest’anno per celebrare la giornata della prematurità è “Give preterm babies a strong start for a hopeful future”, “Offri ai bambini prematuri un solido inizio per un futuro pieno di speranza”, e invita all’azione i Paesi attraverso iniziative chiave, tra cui l’individuazione precoce dei bisogni di salute legati alla prematurità, il sostegno emotivo ed economico delle famiglie e la promozione dell’equità.
La campagna nazionale “L’Italia si illumina di viola”, promossa da Vivere Onlus in collaborazione con la Società Italiana di Neonatologia (Sin), rappresenta l’iniziativa simbolo della Giornata. Da alcuni anni ospedali, monumenti e piazze vengono illuminati di viola – il colore scelto per rappresentare la prematurità – e vengono organizzati eventi di sensibilizzazione e raccolta fondi a favore dei reparti di terapia intensiva neonatale.
Servono finanziamenti alla ricerca
In occasione della giornata gli esperti ricordano inoltre che agenzie di sanità pubblica e società scientifiche di settore, internazionali e nazionali concordano sulla necessità di approcci integrati per prevenire il parto pretermine. Oltre a raccomandazioni di tipo clinico, come la valutazione ecografica della lunghezza cervicale nelle donne a rischio, l’impiego di progesterone vaginale o cerchiaggio cervicale in casi selezionati (SIGO, 2020), si sottolinea l’importanza della formazione dei professionisti coinvolti nella prevenzione della prematurità, così come la centralità di fattori ambientali e psicosociali. “Le prospettive future – conclude Serena Donati, direttrice del Reparto Salute della Donna e dell’Età Evolutiva dell’Iss- richiederanno l’incremento delle fonti di finanziamento per la ricerca sulla prematurità, che consentano, tra l’altro, la creazione di biobanche e registri internazionali e il miglioramento della condivisione dei risultati tra ricercatori e clinici”.
La rete Baby@Net dell’Istituto Superiore di Sanità
Numerosi studi documentano che i bambini nati pretermine e piccoli per età gestazionale presentano un maggior rischio di traiettorie di sviluppo atipiche e di disturbi del neurosviluppo, che possono includere difficoltà sociocomunicative, cognitive e comunicative. In occasione della Giornata mondiale della prematurità, l’ISS ricorda il ruolo fondamentale del monitoraggio sistematico e precoce del neurosviluppo, soprattutto nei bambini nati prematuri e piccoli per età gestazionale.
La rete nazionale Baby@Net – istituita e coordinata dall’ISS – effettua la sorveglianza del neurosviluppo dei bambini nati pretermine, adottando un protocollo di valutazione basato sulle migliori evidenze scientifiche e coerente con le indicazioni dell’ISS e delle principali società scientifiche impegnate nella sorveglianza evolutiva della popolazione generale e dei bambini a rischio promossa dal Ministero della Salute. Il protocollo include test specialistici e le schede di monitoraggio e promozione del neurosviluppo elaborate dall’ISS e dalle principali società scientifiche e sigle professionali coinvolte nella cura del bambino a rischio di disturbo del neurosviluppo, tra cui la Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Sinpia), la Società Italiana di Neonatologia (Sin), la Società Italiana di Pediatria, la Federazione Italiana Medici Pediatri, il Sindacato Medici Pediatri di Famiglia e l’Associazione Culturale Pediatri.
La rete Baby@Net – finanziata nell’ambito dei bandi PNRR e CCM del Ministero della Salute – coinvolge 31 Terapie Intensive Neonatali, 158 Unità di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza e più di 580 pediatri di famiglia che dispongono di account personalizzati per accedere all’infrastruttura informatica dell’ISS e registrare in modo sicuro i dati clinici ed epidemiologici dei loro assistiti. Attualmente, la rete Baby@Net sorveglia le traiettorie evolutive di 1.870 bambini nati pretermine e 726 nati piccoli per l’età gestazionale. I dati di sorveglianza clinica della rete confermano il valore del monitoraggio precoce dello sviluppo. In particolare, tra i bambini di età pari o superiore a 24 mesi, tra i nati pretermine, l’8% ha ricevuto una diagnosi di disturbo dello spettro autistico e il 16% una diagnosi di altri disturbi del neurosviluppo; tra i nati piccoli per età gestazionale, il 4% ha ricevuto una diagnosi di disturbo dello spettro autistico e il 16% una diagnosi di altri disturbi del neurosviluppo.
“Questa rete di sorveglianza – chiarisce Maria Luisa Scattoni, coordinatrice nazionale della rete Baby@Net – mira a superare le criticità identificate nell’indagine conoscitiva nazionale sui servizi di follow-up del neonato pretermine e/o a rischio, condotta da ISS in collaborazione con la Sin e la Sinpia.
“Il protocollo specialistico si basa sulle evidenze scientifiche e mira a standardizzare le misure di monitoraggio per l’intercettazione di traiettorie evolutive atipiche e di disturbi del neurosviluppo. Per rispondere in modo specifico anche alla carenza di personale specializzato emersa dall’indagine e segnalata dai professionisti – conclude Scattoni – l’Iss ha implementato l’infrastruttura informatica attraverso un progetto PNRR offrendo servizi di telemedicina come teleconsulti multidisciplinari e formazione a distanza e garantire a tutti i bambini nati pretermine e alle loro famiglie un accesso equo a percorsi di monitoraggio e intervento precoce”.
Addio a Giuseppe Coco, il 51enne muore in un incidente con la moto: domani i funerali
Ancora sangue sulle strade pontine. Sabato pomeriggio, in via Epitaffio, un incidente autonomo ha coinvolto una motocicletta su cui viaggiava un uomo di 51 anni del posto che, secondo le ricostruzioni, stava tornando a casa nella zona di Latina Scalo. Si tratta di Giuseppe Coco.
Secondo le risultanze dei rilievi portate avanti dagli uomini della Polizia Locale, il 51enne avrebbe fatto tutto da solo, perdendo il controllo del mezzo, scivolando in modo rocambolesco sull’asfalto e finendo sbalzato a bordo strada impattando contro un albero, il tutto senza colpire altri veicoli in transito. Anche per tale motivo, il magistrato di turno non ha ritenuto di procedere ad ulteriori analisi sul corpo che, è stato così riconsegnato ai familiari che hanno potuto procedere all’organizzazione dei funerali che si terranno nella giornata di domani, martedì 18 novembre presso la chiesa di San Marco a Latina alle ore 11.
Sconcerto e tristezza in città per la scomparsa di una persona conosciuta, anche per le dinamiche che hanno portato all’incidente. A seguito dei rilievi sembrerebbe che l’uomo abbia perso il controllo di uno dei due pneumatici Ktm 790 Adventure. Fatto questo, che purtroppo, sarebbe diventato fatale.
Incendio in casa, notte di paura per i residenti: soccorsi sul posto
Notte movimentata quella tra sabato e domenica Priverno, dove intorno 1.40 un’abitazione è stata improvvisamente avvolta dal fumo a causa di un incendio scoppiato nella canna fumaria del camino. I residenti, che in quel momento erano in casa, hanno allertato il numero di emergenza e sul posto sono arrivati in pochi minuti i Carabinieri del posto insieme ai Vigili del Fuoco di Terracina e Latina.
A provocare il rogo sarebbe stata, con ogni probabilità, un’anomalia nella canna fumaria che farebbe rispondere le fiamme ad natura accidentale. Queste hanno iniziato a risalire verso il tetto, coinvolgendo una porzione della copertura. L’intervento dei pompieri ha impedito che la situazione degenerasse: rimuovendo una tegola sono riusciti a spegnere l’incendio prima che potesse estendersi ulteriormente. Fortunatamente nessuna delle persone all’interno dell’abitazione è rimasta ferita. Dopo aver messo in sicurezza l’intera area e verificato la stabilità della struttura, i Vigili del Fuoco hanno dichiarato la struttura ancora agibile. L’unico segno evidente dell’accaduto, all’interno, è stato un intenso odore di bruciato e una nube di fumo che ha impregnato le stanze. Una notte di paura, insomma, ma con un lieto fine.
Tavolo Tecnico Permanente per il potenziamento della Statale “Trignina”, nuovo incontro al MIT
La Camera di Commercio Frosinone Latina, insieme a Uniontrasporti – la società delle infrastrutture e dei trasporti del sistema camerale italiano – e agli enti camerali dell’area Adriatico–Tirreno centro-meridionale (Chieti-Pescara, Molise, Caserta e Gran Sasso d’Italia), ha preso parte il 13 novembre al secondo incontro del Tavolo Tecnico Permanente convocato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il potenziamento della Strada Statale 650 “Trignina”.
Come previsto a settembre in occasione della prima riunione, il Tavolo – voluto dal vicepremier e ministro Matteo Salvini – è tornato a riunirsi a Roma con l’obiettivo di accelerare e monitorare il percorso di miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza della tratta, che prevede l’ampliamento delle attuali due corsie a quattro.
Durante l’incontro – al quale hanno preso parte i vertici dell’Ufficio di Gabinetto del MIT, l’assessore alle Infrastrutture della Regione Molise Michele Marone, i delegati delle Camere di Commercio e i dirigenti Anas – Uniontrasporti, attraverso l’intervento del direttore Antonello Fontanili, ha presentato un’analisi aggiornata che conferma il ruolo strategico della Trignina per un’ampia area interregionale tra Abruzzo, Molise, Campania e Lazio meridionale.

Si tratta infatti di un territorio caratterizzato da importanti distretti turistici e produttivi: oltre 320mila imprese, più di un milione di addetti e un export complessivo che supera i 28 miliardi di euro, con poli di livello nazionale e internazionale nei settori automotive e chimico-farmaceutico.
La SS 650 rappresenta l’asse centrale del corridoio Est-Ovest adriatico–tirrenico, fondamentale per connettere gli snodi autostradali A14 e A1, evitare la delocalizzazione di imprese e potenziare l’accessibilità di aree industriali e comprensori turistici di richiamo. Nel corso della riunione, Anas ha illustrato alcune prime ipotesi operative degli interventi programmabili.
A margine dei lavori, il Presidente della Camera di Commercio Frosinone Latina, Giovanni Acampora, ha dichiarato: “Il nuovo passo avanti compiuto al MIT conferma quanto la collaborazione tra Camere di Commercio, Uniontrasporti e Governo sia determinante per dare risposte concrete al mondo produttivo e alle comunità locali. Le infrastrutture non rappresentano un semplice elemento accessorio, ma la condizione essenziale per sostenere competitività, occupazione e qualità della vita. Parliamo di collegamenti che incidono direttamente sul futuro dei nostri territori, sulle scelte delle imprese e sulla capacità di attrarre nuove opportunità. Per questo continueremo a lavorare con determinazione affinché la SS650 e gli altri assi strategici del Centro-Sud possano finalmente disporre di standard adeguati alle sfide che abbiamo davanti”.













