Tra i candidati alle prossime elezioni politiche del 25 settembre per il Senato della Repubblica – Collegio Lazio 2 (Latina, Frosinone, Rieti, Viterbo) – in ITALIA SOVRANA E POPOLARE troviamo Efrem Romagnoli, dottore commercialista, già Presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Latina e oggi Consigliere della CCIAA di FR-LT in rappresentanza delle professioni.
Romagnoli spiega le ragioni della sua candidatura:
“Perché Italia Sovrana e Popolare? Perché è una realtà composita, estranea ai partiti tradizionali, caratterizzata da un pluralismo ideologico che ha trovato una sintesi nell’impegno comune volto alla risoluzione delle molte criticità dell’ultimo biennio, e ad evitare il ripetersi delle limitazioni delle libertà costituzionali ed individuali. Ciò senza alcuna preconcetta posizione e nella tutela delle differenze, anche di idee.
Ritengo, infatti, che la democrazia si fondi sul rispetto di ogni minoranza, semplicemente perché esiste e non (come invece accaduto nell’ultimo periodo), solo se questa minoranza è gradita alla maggioranza, il che poi è la negazione di una società civile.
Il tutto con un approccio concreto, caratterizzato da approfondimenti ed analisi autonome rispetto all’unica verità propinata giornalmente dai principali mezzi di informazione, come se tutti fossero appiattiti e dovessero identificarsi su un’unica idea, cioè il “pensiero unico”.
La campagna elettorale è il momento migliore per poter comunicare le proprie opinioni, fuori dal “pensiero unico”, ed evidenziare come negli ultimi anni, l’Italia abbia rinunciato alla propria sovranità prostrandosi al volere di organismi ultranazionali come UE, Nato, OMS. Inoltre, in questo triste quadro, sempre con l’avallo dei partiti tradizionali, abbiamo avuto anche antidemocratiche proclamazioni di stati di emergenza – sempre giustificati con il presunto bene comune – che aggiravano il Parlamento e concentravano nell’Esecutivo ogni potere. Si pensi ai ben 54 i voti di fiducia durante il Governo Draghi. Un record assoluto!
Sono state quindi fatte scelte contrarie alle libertà, civili ed economiche, degli italiani a cominciare dall’incostituzionale Green Pass strumento principe della dittatura sanitaria, ma che, essendo solo sospeso e non abolito, potrebbe tornare anche per questioni energetiche, ambientali o di qualsiasi natura.
Indimenticabili le recenti speculazioni, vestite da crisi sanitarie o internazionali, con gli incrementi dei prezzi delle materie prime già ante questione Ucraina, così come l’aumento del gas, non figlio della guerra, ma di scelte assurde della UE che ha di fatto imposto, per il suo commercio, la Borsa di Amsterdam, con i negativi risultati che tutti vediamo e subiamo.
E, come se non bastasse, anche la prospettiva di ulteriori sacrifici per noi cittadini, proposti proprio da coloro che si sono dimostrati incapaci di tutelarci. Senza dimenticare, infine, globalizzazione e neo liberismo che causano e favoriscono la precarietà del lavoro, che è problema comune tanto ai dipendenti che ai liberi professionisti”.