PNRR, Calandrini (FdI) “Nessun silenzio imbarazzato, Sarubbo e il Pd fanno semplicemente confusione”

"Ci stiamo avvicinando alle prossime elezioni europee e che anche sui territori si comincia ad accendere il clima da campagna elettorale"

“So bene che ci stiamo avvicinando alle prossime elezioni europee e che anche sui territori si comincia ad accendere il clima da campagna elettorale. Tuttavia, il segretario del Pd Sarubbo dimostra con le sue polemiche di avere poca fiducia negli elettori, se spera di accaparrare voti gettando fumo negli occhi con polemiche sterili basate su dati non contestualizzati”. Questa la risposta del Senatore Nicola Calandrini, presidente della V Commissione Bilancio e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Latina, all’allarme lanciato dal segretario Pd per i fondi del PNRR destinati ai Comuni.

“Sarubbo chiama in causa i parlamentari pontini. Da parte mia mi sento di rassicurarlo: non c’è alcun silenzio imbarazzato, semplicemente noi preferiamo lavorare e parlare con i fatti piuttosto che fare campagna elettorale tramite i giornali – spiega ancora Calandrini – Certamente bisogna fare chiarezza perché mi pare chiaro che di PNRR tanti ne parlino e non tutti abbiano ben chiara la situazione. Iniziamo con il dire che fino al 31 maggio 2023 risultavano assegnati al sistema dei Comuni circa 36.3 miliardi di euro, quindi il 91% della dotazione finanziaria prevista”.

“È vero, sono state proposte delle modifiche al Piano e alcuni progetti sono stati esclusi dallo stesso ma questo non è frutto di un accanimento del Governo nei confronti dei Comuni né vuol dire che quei progetti non saranno realizzati. Sarubbo sostiene che ancora non sono state rese note le forme di finanziamento alternative al PNRR. Ebbene Sarubbo dovrebbe sapere che ci sono dei tempi tecnici da rispettare. Il quadro dettagliato delle risorse chiamate a sostituire quelle originarie del Piano sarà definito soltanto con l’intesa finale a Bruxelles sull’intera revisione del Recovery italiano trasmessa dal governo alla Commissione Ue il 07 agosto scorso. Gli interventi però sono coperti perché nessuno ha toccato i decreti di finanziamento emanati dal ministero dell’Economia e delle Finanze. A questo aggiungo come, un recente studio della Svimez, abbia calcolato come oltre 8 miliardi di euro potrebbero essere recuperati dai fondi strutturali per coprire, subito, gli interventi esclusi dal PNRR. Insomma, i fondi ci sono ma occorre lavorare con cura e senza fretta, la stessa che ha portato il Pd al Governo a formulare un PNRR lacunoso e ideologizzato” sostiene ancora il Senatore pontino.

“In alcuni casi parliamo di progetti addirittura del 2010 – spiega Calandrini – precedenti all’attuazione del Piano. Forse le perplessità sollevate da Sarubbo sarebbero da indirizzare al suo partito che, con il Governo Draghi, ha richiesto il massimo dei fondi possibili, senza una progettualità chiara e inserendo progetti non realizzabili nei tempi imposti o non in linea con quanto richiesto dall’Europa, per il solo fine di dimostrare di aver chiesto il massimo possibile. Il tutto dimenticando di spiegare agli italiani che gran parte dei fondi inviati dall’Europa (quasi 123 miliardi) sono dei prestiti, che quindi andranno restituiti”.

“Per concludere: i progetti finanziati verranno realizzati ma non con i fondi del PNRR e questo semplicemente perché o non si è in grado di rispettare i tempi imposti o perché sono progetti, l’ha dimostrato la vicenda dello stadio di Firenze, che nulla c’entrano con il Piano. Per i progetti tempi di avvio e conclusione dei lavori certi, invece, non c’è alcun allarme perché questi verranno semplicemente realizzati. Nessuna tagliola, nessun imbarazzo, solo la politica della concretezza che i fa i conti con la realtà e non racconta favole agli italiani”

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