“Ripartiamo dall’8 luglio, giorno in cui è arrivata una sentenza che non mi aspettavo“. Queste le prime parole pronunciate dal sindaco di Latina, Damiano Coletta, nel giorno della proclamazione.
Nel suo discorso alla città il sindaco è voluto tornare sulla questione della sentenza del Tar: “Spero che si ponga fine a tutta questa vicenda. Ora è arrivato il momento in cui la politica deve tornare alle sue priorità. Questa situazione ha creato disagio alla città. Sono stati mesi caldi, con una campagna elettorale avvelenata e a volte condotta con toni violenti. La cultura sportiva mi ha insegnato però che quando c’è la competizione, sul campo si può giocare duro ma quando finisce la partita bisogna ripristinare i valori del rispetto. Non attribuisco questo a una parte sola ma anche a noi e a me stesso”.
Sul risultato elettorale di queste elezioni ripetute, che ha rispecchiato quanto accaduto in precedenza, dice: “La città ha rinnovato la fiducia al sindaco, le scelte di voto sono state confermate. Ora la politica deve mettere da parte le bandiere, le strumentalizzazioni, i calcoli a fini elettorali. Si va alla fase operativa. La maggioranza deve crearsi intorno a punti programmatici”. E sottolinea che “quando lavori da sindaco la casacca te la togli ed entri ed entri nel ruolo di rappresentante della comunità”.
“Non ho poltrone da difendere, ho un lavoro – ha concluso – Voglio citare due parole entrate nel nostro linguaggio: bene comune. Mi batterò finché posso per portare questa consiliatura a termine, per il bene della città che amo”.