Ex Svar, la raccolta firme del Comitato RAPP per un intervento urgente

È superfluo evidenziare come residenti e commercianti del quadrante da più di vent’anni siano costretti a convivere con un “ECO-MOSTRO”

Il Comitato civico spontaneo R.A.P.P. (vie Romagnoli / Adige / Po / Persicara) ha concluso positivamente la campagna di raccolta firme per il deposito di una petizione popolare tesa a chiedere al Sindaco, e relativa amministrazione, un intervento urgente di messa in sicurezza e ripristino del decoro e dell’igiene dell’ex sito industriale SVAR, nonché dell’area residenziale circostante.

Grazie alla collaborazione di commercianti e cittadini residenti e no, è stato possibile raccogliere 300 firme di concittadini indignati e ben disposti a favorire le proprie credenziali per il buon esito dell’iniziativa civica proposta dal Comitato.

Dunque, in data odierna, in qualità di Referente del RAPP, ho provveduto ad inviare via PEC, al Sindaco Celentano e altri rappresentanti dell’amministrazione comunale, la suddetta petizione e le relative firme a sostegno.

Come previsto sia dallo Statuto Comunale, sia dal Regolamento Comunale che disciplina le modalità per la presentazione di petizioni e non solo, il Sindaco o il Presidente del Consiglio, sentita la Conferenza dei Capi Gruppo, dovranno sottoporre la petizione all’esame delle Commissioni consiliari competenti per materia.

In ogni caso il Comitato RAPP, ovvero il suo Referente, dovrà ricevere dal Sindaco, o suo delegato, una formale risposta entro i prossimi 30 giorni.

È superfluo evidenziare come residenti e commercianti del quadrante R.A.P.P, ma non solo, da più di vent’anni siano costretti a convivere con un “ECO-MOSTRO”, la cui spettrale ciminiera raffigura una desolante meridiana che ha scandito solo il tempo di un immobilismo politico-amministrativo non più tollerabile.

Uno stallo, va ricordato, causato anche da un contenzioso giudiziario, il cui recente epilogo connesso alla decadenza del provvedimento di pignoramento dell’area SVAR, già espropriata a titolo oneroso e acquisita a patrimonio comunale, fa decadere qualsivoglia motivo ostativo affinché l’attuale amministrazione, anche attraverso apposite variazioni di bilancio, esegua il suddetto intervento per porre fine alla mortificazione di una comunità costretta a convivere con un ex sito industriale in abbandono ove persiste:

– un degrado sociale, alimentato dal generale stato d’abbandono dell’area da sempre ricovero per disperati senza fissa dimora;

– un degrado ambientale, derivante dalla presenza di rifiuti urbani, industriali ma non solo alla quale, di sovente, viene dato fuoco;

– un rischio igienico-sanitario connesso al proliferare di rifiuti organici e alla conseguente proliferazione di ratti che infestano la zona e alla potenziale diossina verosimilmente sprigionata a seguito della combustione di rifiuti;

– l’insediamento di attività illecite quali lo spaccio e il consumo di sostanze psicotrope che, nel tempo, hanno provocato la morte di diverse persone rinvenute cadavere all’interno della SVAR, l’ultima lo scorso 20 settembre.

Una deplorevole situazione che spaventa la cittadinanza e lede gli interessi economici degli operatori commerciali che nei pressi dell’ECO-MOSTRO svolgono le relative attività imprenditoriali.

Per quanto sopra, a nome del Comitato che rappresento, auspico che la petizione oggi depositata venga adeguatamente considerata e accolta, in tempi accettabili, mediante le determinazioni ritenute più opportune.

Altresì, mi sento di ringraziare tutti i cittadini che, come si suol dire, “ci hanno messo la faccia” firmando di persona e consentendo di superare le 200 firme necessarie per il deposito di una petizione dall’alto valore civico e politico.

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