Si è tenuta ieri mattina, 23 settembre, nel 79° anniversario della morte, una cerimonia di commemorazione del sacrificio del vice brigadiere Salvo D’Acquisto, fucilato dalle truppe naziste in quel di Torre di Palidoro (Roma).
La location scelta dai volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo è stata quella di Borgo Carso, dove è presente un ceppo in ricordo di questo eroe nazionale.
Sentita la partecipazione dei cittadini e delle istituzioni, con i volontari dell’Anc che hanno ricevuto la visita, tra gli altri, del Capitano della Compagnia di Latina e da quelli del comando Stazione di Borgo Podgora, senza dimenticare i volontari delle sezioni di Latina, Sabaudia, Cisterna
La vicenda
Dopo il Proclama Badoglio dell’8 settembre 1943 un reparto di paracadutisti tedeschi della 2. Fallschirmjäger-Division[4] si era accasermato presso alcune vecchie postazioni precedentemente in uso alla Guardia di Finanza nelle vicinanze della località Torre Perla di Palidoro, che rientrava nella giurisdizione territoriale della stazione Carabinieri di Torrimpietra. Qui, nel tardo pomeriggio del 22 settembre 1943, alcuni di loro, mentre ispezionavano casse di munizioni abbandonate, furono investiti dall’esplosione di una bomba a mano o forse dall’incauto maneggio di ordigni usati per la pesca di frodo, a suo tempo sequestrati dai finanzieri. Due paracadutisti morirono e altri due rimasero feriti.
Il comandante del reparto, un maresciallo, attribuì la responsabilità dell’accaduto ad anonimi attentatori locali e richiese la collaborazione dei Carabinieri della locale stazione, temporaneamente comandata dal vicebrigadiere Salvo D’Acquisto per l’assenza del maresciallo comandante, minacciando una rappresaglia se entro l’alba non fossero stati trovati i colpevoli.
Per salvare coloro che erano stati catturati, il vice brigadiere si autoaccusò di quanto accaduto, venendo giustiziato.