Latina, Celentano boccia il sindaco: “Sfiducia unica strada”

L'esponente di FdI: "Un sindaco autoreferenziale che non ama la città disprezza i suoi concittadini definendo Latina un covo di fascisti"

«Gli appelli di Coletta che non ha i numeri per governare la città, essendo minoranza in Consiglio Comunale danno la misura di un sindaco in piena confusione politica».
Così la consigliera comunale di Fratelli d’Italia, Matilde Celentano, già capogruppo del partito di Giorgia Meloni a Latina, boccia senza appello le richieste di sostegno di un primo cittadino che non ha né i numeri nell’assise di piazza del Popolo, né il sostegno dei suoi concittadini.
«Apprendiamo da un suo comunicato di ieri – spiega la Celentano, che il sindaco Coletta dopo le dichiarazioni iniziali, piuttosto fuori luogo, dove chiedeva in maniera anche perentoria, alle forze di centrodestra di farlo governare, senza peraltro averne in numeri per farlo, è sceso dal piedistallo e oggi chiede un dialogo a tutte le forze politiche, usando i termini di maturità e responsabilità. 

Ebbene, vogliamo invece ricordare al Sindaco che Fratelli d’Italia a Latina in questi 6 anni, pur stando in opposizione ha sempre avuto un atteggiamento propositivo e costruttivo sui grandi temi che riguardano la città, in particolare per le politiche sociali. Al contrario della sua amministrazione sempre più arroccata in se stessa, autoreferenziale, lontana dai veri problemi delle persone e poco collaborativa nei confronti delle opposizioni. Oggi improvvisamente il sindaco Coletta si rende conto che per governare servono i numeri, numeri che lui non ha e chiede la collaborazione di tutte le forze politiche.

Ma non ci può essere collaborazione con chi è stato bocciato sonoramente dai cittadini: ricordiamo infatti a Coletta che il 60,5% dei consensi nelle 22 sezioni dove si è tornati al voto sono andati al Centrodestra. Non ci può essere collaborazione con chi, nelle comparsate in televisione, dipinge la propria città in maniera negativa, come una città pericolosa in mano alla criminalità organizzata, un covo di fascisti. Vorrei invitare il primo cittadino a dimettersi, se parla in questo modo della città che dovrebbe governare, perché è chiaro che non la ama affatto. Quindi noi di Fratelli d’Italia come forza politica non ci sottrarremo al confronto, con la consapevolezza però che noi siamo altro da Coletta: noi siamo l’alternativa all’amministrazione Coletta. Dunque, dopo il primo Consiglio Comunale, la sfiducia non può che essere l’epilogo della sua amministrazione».

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