Dalla raccolta differenziata ferma all’abbandono incontrollato dei rifiuti, dal degrado dello sfalcio e del decoro cittadino alla mancanza di prospettive e idee che riguardano gli edifici storici della città, quelli ristrutturati o acquisiti grazie alla precedente amministrazione. A un anno dal suo insediamento l’amministrazione comunale di Latina guidata dal centrodestra dà prova di una lunga serie di “incompiute”.
Sul Garage Ruspi, a lavori quasi ultimati, la destinazione resta ancora ignota. Sull’immobile della Banca d’Italia non è dato sapere che utilizzo il Comune vorrà farne; sul tema dei rifiuti, del piano di Abc e della differenziata la situazione sta peggiorando; nulla è stato fatto per la marina e per la sua accessibilità, anche in prossimità dell’avvio della stagione; nulla sulla viabilità e sul collegamento di via Massaro; nulla sulla mobilità sostenibile per la quale si sono persi finanziamenti per le nuove piste ciclabili; sull’isola pedonale infine un pasticcio che ha prodotto solo la riapertura di una parte della piazza e il ritorno delle auto in centro.
“Senza contare le brutte figure fatte a partire dal Pride dello scorso anno, passando per la Capitale della cultura fino al mancato saluto al premio Nobel Giorgio Parisi delle scorse settimane – commenta la segretaria di Latina Bene Comune, Elettra Ortu La Barbera – c’è una questione di vuoto di contenuti in questa amministrazione, che agli elettori si era presentata come la soluzione a quello che veniva definito ‘immobilismo’. Ora invece i nodi vengono al pettine, le criticità e i limiti sono sotto gli occhi di tutti. Di fatto le uniche cose realizzate in un anno sono state quelle avviate proprio dall’amministrazione precedente, con tagli di nastri e parate politiche. Non si intravede un’idea di città e una visione, se non quella lasciata appunto in eredità da chi ha governato prima”.
“A questo punto ci chiediamo: c’è un problema di filiera? Se così fosse sarebbe grave, perché questo sbandierato valore aggiunto non sta affatto funzionando – continua la segretaria del movimento – Dove sono i progetti per la città? Cosa si sta realizzando o si vuole realizzare che non sia stato già avviato negli anni scorsi? Molte cose non sono state neanche portate a termine, a partire dalla raccolta differenziata dei rifiuti nel centro cittadino di cui non sentiamo più parlare. A questo si aggiunge il gravissimo definanziamento degli 80 milioni per il collegamento tra Latina e Latina Scalo, un’opera che era importantissima per lo sviluppo del territorio e che rischia ora di andare persa o di essere realizzata attraverso un bando e dunque con modalità completamente diverse”.
“Si ha la percezione che questa coalizione – aggiunge l’ex sindaco Damiano Coletta – abbia come obiettivo prioritario la salvaguardia degli interessi personali di alcuni suoi componenti. Amministrare per il Bene Comune è tutta un’altra storia. Questo primo anno di amministrazione ci sta dimostrando che, non solo la città è ferma, ma le scelte compiute finora la riportano addirittura indietro di 20 anni: l’apertura dell’isola pedonale, l’incapacità di implementare il porta a porta facendo sperperare soldi pubblici, lo smembramento dei sistemi partecipativi o di esperienze di valorizzazione del territorio come il Latium Experience. E infine, nella città che si è candidata a Capitale italiana della cultura, nessun finanziamento del ministero: Latina resta fuori. L’ennesima occasione sprecata”.