Impresa femminile, il tavolo tecnico di Claai Assimprese

Lo scorso 30 giugno, coordinato da Simona Loffredo, si è svolto presso il focus sulla situazione dell’imprenditoria femminile del territorio

Lo scorso 30 giugno, coordinato da Simona Loffredo, Presidente Donna Impresa della CLAAI Assimprese, si è svolto presso la “Res Nova Srl” di Latina, il primo “tavolo tecnico” organizzato dalla “CLAAI Assimprese Lazio Sud”, sulla situazione dell’imprenditoria femminile del territorio. Hanno partecipato stakeholder delle professioni e dell’impresa tra cui la Presidente della Confesercenti di Latina Susanna GloriaFederica Censi Avvocato e Assistente parlamentare europeo, la Commercialista Daniela AlvitiAnnalisa Guerra Gestore Corporate Banca popolare di Fondi, Laura Figini imprenditrice e in rappresentanza del Soroptimist Club di Latina, la giornalista Graziella Di Mambro Maria Elea Ciardi dell’ENADIL Ente di Formazione professionale. Erano inoltre presenti il Direttore CLAAI Assimprese Ivan Simeone e Clemente Catalani titolare della Res Nova e dirigente CLAAI.

I dati parlano chiaro, ha esordito Simona Loffredo. Dal 2018 ad oggi le imprese femminili della nostra provincia, registrano una lenta, impercettibile e continua diminuzione. Un leggero segnale di ripresa locale si nota nell’ultimo anno. Obiettivo dell’iniziativa, ha continuato Simona Loffredo, è quello di avviare un processo di focalizzazione dei problemi, che oggi rischiano di mettere in difficoltà le imprese femminili. Problemi di carattere gestionale e amministrativo, difficoltà di accesso al credito, dinamiche legate al mondo della formazione, per aprire un confronto concreto ed operativo. Essenziale è avviare un percorso sinergico ed inclusivo, che abbia come obiettivo quello di rafforzare reti d’imprenditoria femminile sul locale. Numerosi gli interventi che verranno poi sintetizzati in un documento che verrà pubblicato sul sito dell’Associazione www.claai-assimprese.it. Molteplici le criticità emerse tra cui il problema di un corretto rapporto con il mondo del credito, la ricerca e la formazione del personale, il problema della eccessiva burocrazia che avvinghia le aziende ed attività private; ma è emersa anche una situazione di criticità per l’indebitamento di diverse attività a causa dell’emergenza sanitaria trascorsa e della attuale diminuzione del potere di acquisto, che porta ad una difficoltà economica generale. Una sostanziale mancanza di liquidità. 

Gli interventi si sono poi incentrati sul problema della conciliazione tra il mondo del lavoro e della gestione familiare, dinamica che ancora pesa non poco sulla crescita professionale della donna e sull’accesso ai finanziamenti del PNRR. Analizzando dati e situazioni reali, è emerso un latente clima di sfiducia generalizzata, cui necessita assolutamente reagire in maniera sinergica e concreta, per invertire la rotta, con azioni ed interventi sia di breve che di medio-lungo termine. Alcuni dati: a livello nazionale nel 2022 sono venute a mancare oltre 6.000 imprese femminili. Stanno diminuendo le imprese femminili del settore agricolo, del commercio e della ristorazione, anche se ancora sono la maggioranza. Sono invece in aumento le donne che guidano imprese ad alta valenza tecnologica e professioni. Significativa una presenza rilevante di imprenditrici nel settore dell’edilizia. A livello interprovinciale –Latina Frosinone-, pur con le dovute differenze percentuali, si registra una sostanziale situazione di “stallo” (punto percentuale in più o in meno) e l’andamento si va a rispecchiare con quello nazionale.

Se confrontiamo i dati 2022 sul 2021, vediamo che, complessivamente, vi è un saldo positivo dell’1,06% (+ 154 imprese femminili)per la provincia di Latina e dello 0,52% (+ 70 imprese femminili) per quella di Frosinone. Siamo a percentuali minime che “segnano” una sostanziale tenuta con un leggerissimo aumento. Certo, poi bisognerebbe andare a analizzare le singole imprese, i bilanci e la storicità imprenditoriale, ma questa è un’altra storia. Il dato complessivo delle attività femminili al I Trimestre 2023, in provincia di Frosinone è di n. 13.472 imprese, mentre nella provincia di Latina è di n. 14.515 imprese. Altro dato interessante (dati I Trimestre 2023), è la graduatoria in percentuale delle imprese femminili, da dove si evince che la provincia di Frosinone, rispetto al totale delle imprese registrate in CCIAA, ha totalizzato un 27,56% (4 posto in graduatoria), contro la provincia di Latina che è posizionata al 19 posto con il 25,38%. Solo per una curiosità evidenziamo che l’ultimo posto è Milano con un 17,3%.

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