Tutto pronto per la VII edizione del Festival Radure – Spazi Culturali lungo la Via Francigena del Sud

Dodici appuntamenti gratuiti in luoghi suggestivi dei Comuni di Priverno, Norma, Roccagorga, Segni, Maenza e Cori

Torna con la sua settima edizione il Festival Radure – Spazi culturali lungo la Via Francigena del Sud, in programma dal 29 giugno al 10 agosto 2025, con dodici appuntamenti gratuiti in altrettanti luoghi suggestivi dei Comuni di Priverno (capofila), Norma, Roccagorga, Segni, Maenza e Cori, nel cuore dei Monti Lepini. Il Festival, primo del genere a valorizzare il patrimonio culturale del sistema territoriale lepino, propone un ricco calendario che unisce spettacolo dal vivo, identità locali e partecipazione comunitaria, attraverso l’arte e la bellezza dei luoghi attraversati dalla Via Francigena del Sud. Sostenuto dalla Regione Lazio e curato dalla Compagnia dei Lepini, Radure 2025 sceglie come filo conduttore il tema “Meditare Sorridendo”: una riflessione ironica e profonda sulle urgenze del nostro tempo, affrontate con intelligenza e leggerezza. “L’umorismo è uno strumento potentissimo di analisi culturale – spiega Quirino Briganti, presidente della Compagnia dei Lepini – e in questa edizione vogliamo stimolare pensiero critico e consapevolezza, senza rinunciare al sorriso”.

Cambio di programma per l’apertura del festival: lo spettacolo “Storie sconcertanti” di Dario Vergassola, inizialmente previsto per il 27 giugno a Roccagorga, è rinviato a domenica 29 giugno, sempre alle ore 21:00 in Piazza VI Gennaio, per motivi tecnici legati alla produzione. Di conseguenza, lo spettacolo “Garbatella” di Matutateatro slitta a venerdì 4 luglio, stesso orario e location. Tra gli artisti più attesi di questa edizione figurano, oltre a Vergassola, anche Gene Gnocchi, Giobbe Covatta, Roberto Mercadini, Matthias Martelli e Ascanio Celestini, insieme a compagnie consolidate come Matutateatro e la formazione Le Colonne, che porta in scena più di una produzione. Templi, castelli, chiostri, piazze e parchi archeologici diventano così palcoscenici naturali e culturali, luoghi di incontro e bellezza che rafforzano il legame tra arte, paesaggio e comunità. “Radure è un progetto che cresce dal territorio – conclude Briganti – e continua a scommettere sulla cultura come motore di sviluppo e partecipazione”. Il programma completo è disponibile su www.compagniadeilepini.it e sui canali social ufficiali della Compagnia dei Lepini.

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