“Vogliamo condividere con voi la storia a lieto fine di Lorraine, la giovane donna di 24 anni che vedete nelle foto. Una storia che ci insegna una lezione importante: fare attenzione ai sintomi! Anche quando si è giovani. Lorraine, ragazza attiva e in salute, un giorno, improvvisamente, ha iniziato a percepire una crescente e sempre più persistente debolezza muscolare. All’inizio pensava fosse semplice stanchezza, dovuta all’intensa attività sportiva. Ma quando ha cominciato ad avere difficoltà persino ad allacciarsi la cintura, e ha notato il repentino abbassamento di una palpebra e sdoppiamento della vista, ha capito che c’era qualcosa di più serio”. – A condividere la storia di Lorraine è l’Azienda Ospedale San Camillo Forlanini che l’ha presa in cura.
“Inizialmente Lorraine si reca dall’oculista, in altra struttura. Ma davanti ai suoi sintomi, gli specialisti che consulta iniziano a sospettare un problema neurologico e le consigliano di recarsi all’Ospedale San Camillo, per ulteriori indagini. Quando Lorraine racconta al medico di Pronto Soccorso della sua estrema debolezza, ormai persistente da tempo, il primo sospetto è quello di una miastenia grave. Ma dopo una TAC al cervello e una TAC al torace, svolti dalla nostra equipe di Radiologia d’Emergenza, ecco che il problema di Lorraine si manifesta in tutta la sua complessità: Lorraine ha un tumore del Timo, una ghiandola – poco nota ai non addetti ai lavori – situata nel torace, tra il cuore e i polmoni.
Il Timo svolge importanti funzioni a livello immunitario durante l’infanzia e tende ad atrofizzarsi, addirittura a scomparire con il progredire dell’età. Quello di Lorraine, invece, aveva sviluppato una neoplasia potenzialmente pericolosa. La sua ghiandola, ingrossandosi, aveva iniziato infatti a produrre autoanticorpi capaci di compromettere la trasmissione degli impulsi tra i nervi e i muscoli, causando un importante problema neurologico.
Il nostro reparto di Neurologia ha immediatamente avviato una procedura di pulizia del plasma, della durata di 10 giorni, per rimuovere gli autoanticorpi nocivi che stavano danneggiando i neurotrasmettitori. Una procedura fondamentale: la ragazza altrimenti sarebbe stata troppo debole e non avrebbe potuto affrontare e superare l’intervento di rimozione del Timo.
Una volta conclusa la procedura di pulizia del plasma, Lorraine è stata sottoposta a un intervento chirurgico, effettuato con una tecnica robotica dall’equipe della Uoc di chirurgia toracica, diretta dal Prof. Cardillo, che ha rimosso la massa tumorale con una procedura estremamente poco invasiva e che ha permesso a Lorraine di tornare a casa dopo 2 giorni.
Oggi Lorraine è tornata alla sua vita quotidiana e sta bene, ma ha voluto condividere la sua storia per ringraziare tutti i nostri professionisti e per sottolineare l’importanza di prestare attenzione ai sintomi anche in giovane età. Ascoltare il nostro corpo e fidarci dei medici è fondamentale per la nostra salute e il nostro benessere”. – Concludono dal San Camillo.