Si chiamava Antonio Zottola, aveva appena 20 anni ed abitava a Spigno Saturnia. Era rimasto coinvolto in un incidente stradale a Scauri 50 giorni fa ed è morto all’interno del reparto grandi ustionati dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma.
Oggi sarebbe dovuto essere il giorno del funerale di Antonio, ma l’autorità giudiziaria di Roma non ha concesso il nulla osta per la tumulazione della salma. Probabile ùche venga disposto l’esame autoptico.
Come detto, l’incidente era avvenuto a metà giugno. Nessuno, però, si aspettava che le cose potessero precipitare ormai, visto che il peggio pareva passatro.
La sera del 19 giugno scorso il ragazzo, grande appassionato di cavalli, era a bordo del suo scooter quando, ad un certo punto, all’altezza di Scauri, ha perso il controllo del mezzo cadendo rovinosamente sull’asfalto. Rialzatosi, non si è accorto che il serbatoio era danneggiato e fuoriusciva il carburante. Quando ha tentato di rimettere in moto, la scintilla ha incendiato il liquindo e le fiamme lo hanno avvolto.
I sanitari del 118 accorsi sul posto si sono subito accorti della gravità della situazione disponendo il ricovero nella capitale. Nonostante le cure, la sua situazione ha continuato a rimanere stazionaria fino alla scorsa settimana, quando alcune complicanze hanno fatto precipitare la sua salute. Lunedì pomeriggio il decesso.
Incredulità, questo il sentimento che si è sviluppato in città una volta appresa la notizia. Tante le manifestazioni di solidarietà alla famiglia. Il sindaco e l’amministrazione comunale avevano anche disposto il lutto cittadino invitando le attività commerciali e gli uffici a tenere le serrande chiuse durante le esequie che, come detto, si sarebbero dovute tenere oggi.