Sicurezza sul lavoro, siglato protocollo d’intesa tra Regione Lazio e sindacati

L'Ente ha raccolto l'appello delle organizzazioni dando vita ad un tavolo di lavoro dal quale è scaturito un’importante intesa

Oltre cento vittime, ogni anno, sui luoghi di lavoro. Una tendenza che non accenna a diminuire e verso la quale l’UGL Lazio e le altre organizzazioni sindacali hanno da tempo espresso preoccupazione chiedendo interventi risolutivi da parte delle istituzioni.

Incidenti che, come sottolineato dai sindacati, sarebbero potuti essere evitati con l’osservanza dei sistemi di controllo e sicurezza previsti, attraverso maggiori controlli delle attrezzature utilizzate nonché investimenti in migliore organizzazione del lavoro e servizi sul territorio

Un appello raccolto dalla Regione Lazio che ha dato vita ad un tavolo di lavoro dal quale è scaturito un’importante intesa che punta a favorire la sicurezza sui luoghi di lavoro.

La riunione è presieduta direttamente dal Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e dall’Assessore Lavoro, Scuola, Ricerca, Merito e Urbanistica, Giuseppe Schiboni.

Un incontro costruttivo al termine del quale la Regione Lazio ha assunto diversi impegni.

Ferma restando la convocazione delle OO.SS. per la discussione e la condivisione della bozza del piano annuale degli interventi, la Regione si è impegnata ad istituire, entro il mese di marzo, una task force con le associazioni sindacali e datorialiù e a sollecitare la presenza, all’interno della stessa task force, di un rappresentante dell’USR per quanto riguarda gli aspetti relativi all’alternanza Scuola-Lavoro.

La task force avrà il compito di condividere, accompagnare, implementare l’attuazione del piano per quanto riguarda le possibili misure, la loro analisi e il monitoraggio, anche riguardo al tema delle aggressioni del personale sanitario.

La Regione si impegna infine ad attivare il confronto, di concerto con l’Assessorato all’ambiente e agricoltura e quello al lavoro, sulla mappatura e sulla rimozione dell’amianto, dando nuovo impulso alla legge regionale e, in ultimo, a procedere ad approfondire quanto prima, in considerazione dell’approssimarsi dell’estate, il tema del lavoro ad alte temperature che possono avere impatto significativo sulla salute dei lavoratori e delle lavoratrici con conseguente aumento degli infortuni sul lavoro ed a provvedere in tempi utili all’ordinanza sul caldo, estendendola.

Le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto, inoltre, l’istituzione di apposito tavolo presso l’assessorato al Bilancio per quanto riguarda l’attuazione della legge sul Caporalato.

Gli stessi sindacati hanno preso atto con soddisfazione, che la legge regionale n.11 del 2022, è stata formalmente finanziata nell’ambito del Piano Strategico Regionale in materia di salute e sicurezza sul lavoro 2025- 2026 con risorse a valere sul Fondo Sociale Europeo formalmente già vincolate, per l’importo complessivo di 5 milioni di euro.

Oltre all’impegno della Regione Lazio, anche le imprese, in questo quadro, possono contribuire significativamente impegnandosi su investimenti e formazione in sicurezza. Lì dove esiste una migliore organizzazione, gli incidenti, secondo i dati, sono di minor numero.

Un ruolo strategico assumono anche gli Enti Bilaterali, un sistema gestito e garantito proprio dalla partecipazione di imprese e lavoratori al fine di garantire trasparenza e qualità dell’offerta.

Così il Segretario UGL Lazio Armando Valiani e il Responsabile della Sicurezza sui Luoghi di Lavoro Wladymiro Wysocki: “Lanciamo un appello urgente alla luce di dati che non possono essere ignorati: tra gennaio e agosto 2024 si sono registrati ben 8.742 infortuni nel nostro territorio (+4% rispetto al 2023), includendo 9 vittime solo nel settore dell’edilizia, che rappresenta il 26% degli incidenti, e 1.200 casi nel comparto sanitario, spesso collegati a sovraccarichi biomeccanici; inoltre, il 22% delle vittime è costituito da under 35, evidenziando come troppi giovani siano lasciati soli in stage e apprendistati privi di adeguate tutele. Pur riconoscendo l’impegno della Regione, in particolare per l’istituzione di una Task Force Sindacati-Imprese entro marzo e l’attenzione al lavoro in condizioni climatiche estreme, UGL Lazio denuncia criticità inaccettabili: solamente 8 ispettori per 400.000 imprese, il 63% delle PMI che non eroga corsi obbligatori e il 70% degli incidenti in edilizia che avviene all’interno di filiere di subappalto irregolare. In risposta, l’UGL Lazio propone misure concrete quali il Patto Formazione 4.0, con corsi in realtà virtuale finanziati dal PNRR e tutor della sicurezza obbligatori, la rivincita della legalità che prevede la sospensione immediata delle licenze aziendali per gravi violazioni e la pubblicazione di una “lista nera” delle imprese irregolari, nonché l’istituzione di un Fondo Vittime per le famiglie colpite da infortuni mortali. Ringraziamo il Presidente Rocca e l’Assessore Schiboni per l’ascolto, ma oggi non basta la solidarietà: servono fatti. C’è necessità di nuovi ispettori entro il 2025, di un Piano “Edilizia Sicura” con criteri premianti negli appalti pubblici”.

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