E’ stato approvato nei giorni scorsi, dalla giunta comunale di Sezze presieduta dal sindaco Lidano Lucidi, il Bilancio di Previsione 2022-2024 e tutti i documenti che ne fanno da appendice.
Un previsionale, quello passato nell’esecutivo Lucidi e presto tra i banchi del consiglio comunale per l’approvazione, figlio di un lungo confronto all’interno della maggioranza chiamata, come spiegato dallo stesso primo cittadino, ad una scelta tra diverse opzioni: “Quando abbiamo aperto i faldoni sulla nostra situazione economico-finanziaria ci siamo trovati, non per nostri demeriti o mancanze, di fronte ad una serie di problemi gravissimi e molto datati. Questo stato di cose ci ha messi di fronte ad un bivio, anzi, ad una serie di strade diverse da affrontare.
Con la maggioranza ci siamo confrontati sull’opportunità di mettere la città nelle mani di un commissario prefettizio, su quella di dichiarare dissesto o pre-dissesto, ma anche sull’evenienza di non affrontare i problemi, mettendo, permettetemi di usare una metafora, la polvere sotto il tappeto come troppo spesso avveniva in passato. Quest’ultima opzione – ha proseguito Lidano Lucidi – ci avrebbe permesso di andare avanti ma sarebbe stato solo un rimando dei problemi da affrontare. Per questo motivo, come precisato in precedenza, dopo una lunga serie di confronti all’interno delle forze che compongono la nostra maggioranza in consiglio comunale, abbiamo deciso di ricorrere allo strumento del piano di riequilibrio che, dopo l’approvazione definitiva del Bilancio di Previsione e dei suoi allegati, proporremo alla Corte dei Conti”.
Una situazione economico finanziaria che il sindaco poi quantifica, numeri alla mano: “Parliamo – spiega ancora Lucidi – di 8,6 milioni di euro di massa passiva, una cifra enorme! Un numero altissimo e figlio, evidentemente, di scelte errate perpetrate nel corso di oltre dieci anni, al quale si sono aggiunti di recente 1,5 milioni di euro da restituire per l’Anfiteatro, un’altra tegola sulla quale questa maggioranza non ha alcuna responsabilità”.
Nel dettaglio, il Bilancio di Previsione, che anticiperà il piano di riequilibrio, vedrà l’aumento di alcuni servizi a domanda individuale, mensa, trasporto scolastico e luci votive: “Abbiamo corso il rischio concreto di dover cancellare quei servizi che, come noto, devono autofinanziarsi. Questa decisione non permetterà di raggiungere l’equilibrio, ma almeno saranno salvi, con un aumento minimo rispetto a quanto preventivabile. Abbiamo salvato il Tamantini. Per il resto – ha concluso Lidano Lucidi – crediamo di aver fatto la scelta migliore, sicuramente la più oculata, consapevoli della gravità della situazione che abbiamo ereditato e consci di doverci impegnare tantissimo per rimettere in sesto questo Comune, iniziando dalle situazioni più urgenti e indifferibili, per poi iniziare una programmazione a medio-lungo temine che ci possa riportare ad avere una città in cui valga la pena vivere e investire”.