Avevano rubato un’auto davanti all’istituto “G.B. Grassi” di Latina ed erano tornati a Sezze per nascondere la vettura, ma non si erano accorti che sulle loro tracce si erano già messi gli agenti della Polizia che li stavano seguendo grazie al sistema satellitare installato sul mezzo. I fatti risalgono alla mattinata di ieri, quando davanti al “Grassi” di Latina due persone hanno forzato le portiere di una microcar posteggiata nelle vicinanze, riuscendo a mettere in moto il veicolo e a darsi alla fuga, non considerando che sullo stesso veicolo era installato un sistema di rilevamento satellitare.
La madre del giovane proprietario del mezzo, nel frattempo, riceveva sul suo telefono la segnalazione che il veicolo era in movimento e si metteva in contatto con il figlio che, però, gli spiegava che lui non si trovava sull’auto ma nella sua classe a svolgere le lezioni. A quel punto la donna si metteva in contatto con le Forze dell’Ordine, spiegando che con molta probabilità la microcar era stata rubata. Gli stessi agenti della Stradale, in collegamento costante con la donna che riceveva sul telefono il segnale del movimento della vettura, si mettevano all’inseguimento del mezzo, che ad un certo punto imboccava via Ninfina, le “Coste” di Sezze.
Una volta arrivati a destinazione gli autori del furto si fermavano e posteggiavano l’auto. A quel punto gli agenti potevano intervenire e procedere all’arresto dei malviventi e al recupero della vettura che veniva restituita al legittimo proprietario.