“L’accordo siglato la scorsa settimana per la Roma – Latina dal ministro Giovannini e dal governatore Zingaretti, con tanto di roboante e trionfalistica dichiarazione, rappresenta, solo ed esclusivamente, l’ennesima proposta di rivisitazione del progetto”.
Questa la posizione decisamente caustica dell’eurodeputato Salvatore De Meo di Forza Italia.
“In sostanza – continua De Meo – la Regione ha avuto bisogno di dieci anni per tornare al punto di partenza. Infatti, dopo i tanti progetti proclamati e poi falliti, gli iter avviati e poi bloccati, e, soprattutto, dopo le continue richieste del mondo produttivo e della società civile di realizzare una infrastruttura che finalmente restituisse dignità ad un intero territorio provinciale, si attendeva la posa della prima pietra e gli inizi dei lavori e non un semplice spot elettorale. La “Roma – Latina” ritorna così ad essere ripensata, questa volta in versione “green”, ma, ancora una volta – continua De Meo – non ci si rende conto che la regione Lazio non solo non dà concretezza ad anni di annunci, ma non si accorge che esiste anche un’ulteriore area a sud della nostra provincia che registra la presenza di numerose realtà industriali, turistiche ed agroalimentari come, ad esempio, il MOF di Fondi o il porto di Gaeta che potrebbe rappresentare un volano logistico per lo sviluppo turistico e produttivo di tutto il territorio regionale. Prendiamo quindi atto – dichiara ancora l’eurodeputato – che, a distanza di tanti anni, la Regione non solo continua a tergiversare su un’opera che per essere realmente funzionale e strategica avrebbe dovuto conservare la sua versione iniziale prevista dal progetto del “corridoio tirrenico” proposto dal Governo Berlusconi nel 2001, ma continua – conclude l’On. Salvatore De Meo – a non considerare che il suo territorio non finisce a Latina, isolando e mortificando le tante potenzialità sociali, culturali e economiche di tutta la provincia, la cui messa in rete con adeguate infrastrutture renderebbe le stesse un valore aggiunto per l’intera regione”.