Promosso dall’Associazione Terraurunca e dall’Associazione WebProgens, unitamente al Comune di Gaeta, e realizzato con il patrocinio della Camera di Commercio di Frosinone e Latina e dell’Azienda Speciale Informare, il Premio Nazionale “Don Paolo Capobianco” giunge quest’anno alla sua sesta edizione.
L’appuntamento è fissato per domani, venerdì 21 novembre 2025, alle ore 11.30, presso la Sala Consiliare del Comune di Gaeta.
Il Premio nasce per onorare la memoria di Don Paolo Capobianco, sacerdote, studioso e instancabile promotore della cultura e dell’identità del Mezzogiorno, e intende valorizzare ogni anno personalità, enti e realtà che si sono distinti per l’impegno civile, culturale e sociale a favore del Mezzogiorno.

Per l’edizione 2025 il riconoscimento sarà conferito ai Cittadini di Lampedusa, simbolo di umanità e accoglienza, per la testimonianza quotidiana di solidarietà e di rispetto della dignità umana che l’isola offre al mondo intero, in prima linea nell’emergenza migratoria e nella difesa dei valori universali dell’accoglienza e della convivenza civile.
Ritireranno il Premio il Sindaco di Lampedusa e Linosa, Filippo Mannino, e il Presidente del Consiglio Comunale, Giacomo Emanuele Mercurio. Nel corso della cerimonia sarà inoltre consegnato il Premio Don Paolo Capobianco alla carriera al pittore Normanno Soscia, per il percorso artistico e umano che ha contribuito a raccontare, con sensibilità e passione, la luce, i luoghi e le identità del Sud. Prenderanno parte alla cerimonia, il Sindaco di Gaeta Cristian Leccese, il giornalista e scrittore Gigi di Fiore, Presidente della giuria, ed i vicepresidenti Daniele Elpidio Iadicicco e Alberto Simione. Negli anni precedenti il Premio Nazionale “Don Paolo Capobianco” è stato assegnato, tra gli altri, a Don Maurizio Patriciello, al Procuratore Nicola Gratteri e al giornalista de Le Iene Giulio Golia, figure che con il loro esempio hanno saputo incarnare lo spirito autentico del Mezzogiorno: coraggio, legalità, impegno civile e memoria.
La cerimonia rappresenta un momento di riconoscimento e riflessione sui valori di accoglienza, memoria e impegno civile che hanno ispirato la figura di Don Paolo Capobianco e che continuano a guidare lo spirito del Premio.