Chiuso il Parco della Rimembranza: pericoloso per l’incolumità pubblica

Il commissario prefettizio ha emanato una ordinanza per la chiusura del parco della Rimembranza di Terracina. Le ragioni del WWF locale

In merito all’ordinanza di chiusura, arrivata lo scorso 29 agosto dal commissario prefettizio di Terracina, del parco della Rimembranza, il WWF Litorale Laziale, che gestisce il parco, ha voluto precisare la propria posizione.

“Prendiamo atto del provvedimento – si legge in una nota – considerando quanto indicato nella relazione inviata dalla ditta aggiudicataria del Servizio di Gestione e Manutenzione del Verde, relazione che evidenzia il pericolo per la pubblica incolumità relativamente allo stato di manutenzione del parco stesso.
Vorremmo qui puntualizzare alcuni aspetti della vicenda che ci vedono nostro malgrado protagonisti.
Il WWF Litorale Laziale in virtù di una convenzione rinnovata nel 2016, ha la responsabilità e l’obbligo di “valorizzare e curare il parco nonché assicurare le aperture due volte a settimana accogliendo i visitatori sia nei giorni stabiliti di apertura sia in altri momenti su richiesta di gruppi, scuole o altre associazioni allo scopo di sviluppare la ricerca scientifica ed iniziative di educazione ambientale”, inoltre l’associazione ha sempre provveduto a piccoli interventi manutentivi atti a garantire le ordinarie condizioni di fruibilità. Mentre, come recita lo stesso art. 4 della convenzione, si pongono a carico del Comune “tutti gli interventi manutentivi ordinari e straordinari, messa in sicurezza del sito e quant’altro ritenuto necessario per assicurare la pubblica incolumità”.

Ne consegue che il giusto provvedimento emesso scaturisce da inadempienze che non sono attribuibili all’associazione WWF Litorale Laziale. Tuttavia è l’associazione, ma ancor di più il prezioso patrimonio naturalistico conservato all’interno del parco, che soffrirà di questa situazione che purtroppo si è creata e dovrà essere risolta, noi ci auguriamo, nel più breve tempo possibile, almeno la fase di indagine conoscitiva della reale situazione nonché quella di progettazione necessaria alla messa in sicurezza.
Vogliamo ricordare che nonostante il Parco della Rimembranza sia di proprietà comunale tutta l’area ricade nell’area protetta del Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi, Ente che per capacità e formazione professionale del personale si è dichiarato disponibile immediatamente ad una fattiva collaborazione ad iniziare dalla fase di indagine ed a cui, per competenza, spetta il rilascio di autorizzazioni per ogni tipo di lavori nuovi e/o di manutenzione straordinaria nell’ ambito del parco.
Auspichiamo quindi che gli uffici competenti, alla luce di questa possibile collaborazione con l’Ente suddetto, procedano al più presto alla definizione della strategia da seguire”.

“Come ambientalisti – si conclude la nota a firma del Vice-presidente WWF Litorale Laziale odv Dott.ssa Franca Maragoni – e come affidatari della cura del verde del parco, siamo preoccupati che tale chiusura rappresenti un ulteriore danno al patrimonio verde della città soprattutto in questo momento in cui la crisi climatica mette a rischio non solo l’ambiente ma la salute dei cittadini. Per quanto sopra si ritiene necessario concedere al WWF, gestore del parco, ed alla ditta appaltatrice del verde, di accedere nelle aree distanti dal terrapieno e, quindi, lontano dalle zone con eventuali pericoli di frana al fine di provvedere alla piccola manutenzione delle piante bisognevoli di cura costante e per continuare, per motivi di sicurezza, il controllo degli accessi interdetti al pubblico”.

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