La violenza continua a imperversare nel nord del Mozambico, dove oltre 30 fedeli cristiani sono stati brutalmente decapitati. Il gruppo Provincia dello Stato Islamico del Mozambico (ISMP), affiliato all’ISIS, ha rivendicato la responsabilità di molti di questi attacchi, che hanno colpito principalmente le province di Cabo Delgado e Nampula.
Nonostante la presenza di forze militari regionali provenienti da altri Paesi africani, dispiegate per aiutare il Mozambico a contenere l’insurrezione dal 2021, la violenza non sembra diminuire. La situazione umanitaria è drammatica, con oltre 100.000 persone sfollate nel 2025 e un milione di persone in pericolo che necessitano urgentemente di aiuti.
La crisi nel nord del Mozambico è complessa e multifattoriale, con la violenza che si somma agli effetti dei cicloni, inondazioni e siccità prolungata, rendendo sempre più difficile la vita delle popolazioni locali.