Nucleare, il Consiglio vota compatto contro la riattivazione di Latina

Ciolfi: "Ha prevalso l’interesse del territorio sulle posizioni divergenti. Ora trasmettere la decisione al Governo"

«Alcune posizioni restano diverse, ma se si è giunti a una sintesi con la maggioranza è perché è stato messo l’interesse del nostro territorio davanti a tutto, anche alle divergenze su un tema complesso e delicato come quello del nucleare». Esprime piena soddisfazione il capogruppo del M5S, Maria Grazia Ciolfi, per l’approvazione unanime in consiglio comunale della mozione da lei proposta contro la riattivazione della centrale di Borgo Sabotino e ringrazia per il supporto tecnico alla mozione il prof. Marco Bella, docente universitario di chimica e già parlamentare M5S.

La convergenza sul testo della mozione è stata trovata grazie a una serie di emendamenti condivisi in conferenza capigruppo. Dopo le due proposte di legge approdate recentemente in Parlamento che hanno per oggetto l’adozione di una strategia nazionale di sviluppo delle tecnologie nucleari di nuova generazione, in sostanza un ritorno al nucleare in Italia anche se di nuova generazione, i consiglieri comunali di Latina sono stati compatti nel dire no a una possibile riapertura del sito di Latina e a un ritorno al nucleare di vecchia generazione nel nostro Paese.

«Anche se è in decommissioning, l’impianto di Sabotino conserva le peculiarità per cui è stato a suo tempo ritenuto idoneo e per questo potrebbe essere una delle prime opzioni di scelta in caso di riavvio di un programma di produzione di energia nucleare in Italia. Era doveroso che l’assise esprimesse una posizione di assoluta contrarietà in tal senso» afferma Ciolfi ringraziando i colleghi del consiglio comunale per la quadra condivisa.

«Importante poi l’impegno assunto, anche da Sindaca e giunta, per mettere in atto tutte le azioni necessarie a favorire politiche per la transizione energetica, – aggiunge la consigliera – in particolare per la diffusione delle fonti rinnovabili, tema per cui il Movimento si batte da sempre. Perché le energie rinnovabili di rapida attivazione sono l’unica strada scevra da rischi contro il cambiamento climatico e l’inquinamento».

La mozione, così come emendata, verrà trasmessa agli organi di governo competenti: «Un impegno importante anche questo, – conclude Ciolfi – viste le ricadute che le decisioni del governo centrale hanno poi sui singoli territori».

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