Mozione sulla Palestina: la maggioranza nasconde le proprie responsabilità

Dopo tre ore di attesa e una disponibilità al confronto, Lega e Forza Italia provano a ribaltare la realtà

«Dopo tre ore passate in aula ad aspettare che la maggioranza decidesse cosa fare da grande, oggi assistiamo al solito gioco dello scaricabarile. Forza Italia e Lega, invece di prendersi la responsabilità di aver fatto mancare il numero legale, provano a raccontarla a modo loro, accusando le opposizioni di mistificare la realtà. Peccato che i fatti siano lì, sotto gli occhi di tutti». Così i consiglieri comunali di Lbc, Pd, M5S e Per Latina 2032 replicano ai capigruppo Coriddi e Valletta, intervenuti sul mancato esame della mozione per il riconoscimento dello Stato di Palestina, proposta dalle forze di minoranza.

«Le opposizioni erano presenti – puntualizzano i consiglieri – e avevano anche aperto alla possibilità di emendare il testo per cercare una sintesi. Chi mancava? Interi gruppi della maggioranza. Guarda caso proprio quelli più in difficoltà davanti all’idea di votare favorevolmente, anche su una mozione modificata. Altro che senso di responsabilità».

«È grave e anche un po’ grottesco – proseguono – che si continui a ignorare il rispetto dovuto all’aula e quindi alla città, mentre si tenta di distrarre l’attenzione da un quadro politico evidentemente fragile, in cui la maggioranza fatica persino a trovarsi in aula quando c’è da votare. È un film già visto: si cerca di coprire l’imbarazzo con una narrazione distorta, ma stavolta è troppo evidente perché qualcuno ci creda».

«Il dato è semplice – aggiungono – e non serve una laurea in matematica per comprenderlo: tra i consiglieri di maggioranza erano presenti solo in 9 su 23, mentre tra le opposizioni c’erano 6 consiglieri su 9. Chi stava davvero cercando di tenere in piedi il numero legale? E soprattutto: a cosa sono servite le ben tre ore di sospensione, se non a cercare un equilibrio che evidentemente non c’è? Altro che compattezza: qui si assiste ogni volta a un’arrampicata sugli specchi sempre più disperata».

Poi una nota che riguarda la consigliera Isotton: «Si tira in ballo la sua assenza – spiegano – pur sapendo che era motivata da impegni lavorativi, non politici. Ed è interessante notare come su questo punto Forza Italia e Lega si ritrovino fianco a fianco, con Coriddi che si unisce volentieri all’attacco del suo neo alleato Valletta, lo stesso che solo poche settimane fa si era reso protagonista di uscite sessiste proprio contro la consigliera. Che bella compagnia».

«Noi comunque – concludono le opposizioni – li aspettiamo in aula. La mozione non è stata ritirata, è soltanto rinviata. Vedremo se avranno il coraggio di votarla, magari anche grazie agli emendamenti dei loro stessi colleghi, se decideranno di bocciarla oppure se continueranno a giocare a nascondino. Ma sia chiaro: il tempo dei diversivi è finito».

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