«Da questo processo, oltre al procedimento penale, mi aspetto che non si spengano mai i fari su questa drammatica vicenda e soprattutto sul rispetto della dignità dei lavoratori. Noi non lo consentiremo, né ora né mai. Ci saremo affinché si continui a lavorare per la tutela dei lavoratori, anche per tutte quelle aziende presenti sul nostro territorio che operano nel pieno rispetto delle regole e delle quali siamo orgogliosi». Questa la dichiarazione del sindaco di Cisterna Valentino Mantini che ha accolto con grande soddisfazione l’ammissione da parte della Corte di assise di Latina del Comune come parte civile nel procedimento per la morte del bracciante indiano Satnam Singh.
«Abbiamo scelto di essere presenti – aggiunge il primo cittadino – perché lo riteniamo eticamente doveroso anche rispetto al nostro Statuto, improntato sui valori del rispetto e della difesa dei diritti di tutti. Cisterna è il territorio dove Satnam Singh e la compagna Soni avevano scelto di abitare e noi sentiamo di dover ribadire, con la nostra presenza in aula, la volontà di ribadire valori che ci appartengono quali il rispetto delle diversità etniche, linguistiche, culturali e religiose anche attraverso la promozione della cultura e della tolleranza».
Nella richiesta depositata questa mattina e accolta dalla Corte di assise, predisposta dall’avvocato Maria Belli con il supporto dell’Avvocatura comunale, si sottolinea come nello Statuto del Comune di Cisterna sia prevista “la costituzione di parte civile nei processi come sostegno alle parti offese perché la loro voce, anche se cancellata, emerga dal silenzio, come strumento di giustizia e stimolo nel raggiungimento della verità. Nel caso di specie il Comune si è distinto per interventi sulla Comunità indiana, presente sul territorio attraverso strumenti di integrazione e aggregazione. La parte offesa, soggiornava su tale territorio e come tale ha usufruito di quei servizi che, indistintamente il Comune di Cisterna ha messo a disposizione. Dopo il tragico evento che ha visto la morte di Singh Satman il Comune di Cisterna, oltre che organizzare una raccolta fondi, ha provveduto a mettere a disposizione del fratello Amritpal un locale di sua proprietà ospitandolo a sue spese.
L’ente ha da sempre instaurato con i cittadini di nazionalità indiana presenti nella comunità un rapporto fatto di rispetto e quando è stato necessario ha collaborato per una serie di servizi a loro riservati come le vaccinazioni contro il Covid, organizzate con il contributo di alcune organizzazioni sindacali nel difficile periodo della pandemia.La pretesa risarcitoria è evidente nel danno culturale, di immagine e di scopo causato al Comune che come obiettivo, tra gli altri, persegue la dignità della persona umana, quella dignità che è stata calpestata e violata”.