Un grande concerto per celebrare il Mediterraneo, le sue voci, i suoi strumenti, le sue storie.
Giovedì 8 maggio, alle ore 21, l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma ospita l’anteprima dal vivo di “Mediterranima”, il nuovo progetto discografico di Stefano Saletti: un viaggio sonoro tra le sponde del Mare Nostrum, attraverso brani originali cantati in Sabir, la lingua franca dei porti mediterranei. Con il suono inconfondibile di strumenti come bouzouki, oud, saz e chitarra battente, Saletti – polistrumentista, compositore, fondatore dei Novalia e della Banda Ikona – ci accompagna in un percorso musicale che unisce tante culture, nel segno della memoria, della contaminazione e della speranza.
“Mediterranima”, pubblicato da Materiali Sonori con il contributo del Nuovo Imaie, è uscito il 25 aprile, data simbolica a cui rende omaggio con il brano “Resistar”, dedicato alla Resistenza. L’album si presenta come un mosaico sonoro a più voci, affidando ogni brano a interpreti diverse del panorama popolare, folk e world. Per il concerto romano, Saletti sarà affiancato da un’ampia formazione di musicisti e voci ospiti, tra cui molte delle artiste e degli artisti che hanno preso parte al disco come: Gabriella Aiello, Yasemin Sannino, Eleonora Bordonaro, Fabia Salvucci, Riccardo Tesi, Pejman Tadayon, insieme agli storici componenti della Banda Ikona con cui celebra i 20 anni di attività: Gabriele Coen, Giovanni Lo Cascio, Mario Rivera, Eugenio Saletti, Arnaldo Vacca e Barbara Eramo.
Una serata speciale per ritrovare l’anima comune del Mediterraneo, con suoni e ritmi che raccontano leggende, migrazioni, ballate, drammi e sogni di un’area ancora attraversata da ferite e speranze. Perché, come afferma Saletti, “solo l’arte ci salva dall’odio”.
Giovedì 8 maggio 2025 – ore 21: Stefano Saletti in “Mediterranima”(presentazione live nuovo disco)
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, Viale Pietro De Coubertin 30, 00196 Roma
Biglietti: 15 euro in vendita su Ticketone.it e presso la biglietteria dell’Auditorium
Il concerto è organizzato in collaborazione con Helikonia concerti.
“Mediterranea. Il disco”
Un canto corale per il Mediterraneo alla ricerca della sua anima comune. Con strumenti come il bouzouki, l’oud, il saz e la chitarra battente, Stefano Saletti dà vita a nove brani originali cantati in Sabir, l’antica lingua franca dei porti, dei marinai, dei pescatori, dei pirati e dei mercanti. Così nasce “Mediterranima”, un percorso creativo che si completerà in autunno con la pubblicazione di un libro che racconterà “le memorie di un viaggiatore con il bouzouki”.
Polistrumentista, compositore, fondatore dei Novalia e di Banda Ikona, Saletti è da sempre curioso ricercatore di suoni, melodie e temi del Mare Nostrum. Con Mediterranima riafferma la sua convinzione che arte, musica e letteratura siano l’unico antidoto contro la violenza e l’odio e che possono restituire speranza a un Mediterraneo ferito.
Il disco, pubblicato da Materiali Sonori (MASO CD 90205) e realizzato grazie al contributo del Nuovo Imaie, è uscito in una data simbolica: il 25 aprile, giornata della Liberazione, a cui rende omaggio il brano d’apertura “Resistar”, dedicato a chi ancora oggi nel Mediterraneo resta a difendere la sua terra, la sua dignità, la sua libertà: Resistar, Restar, Amar, come è cantato in Sabir nel brano.
Un disco che Saletti ha pensato a più voci, proprio per far emergere la forza della vocalità mediterranea e la musicalità della lingua Sabir. Ogni brano è affidato a una voce femminile differente tra le più significative della scena popolare, folk e world: Gabriella Aiello e Yasemin Sannino (compagne di viaggio nella Banda Ikona) e poi Ginevra Di Marco, Elena Ledda, Lucilla Galeazzi, Eleonora Bordonaro, Fabia Salvucci.
A loro si affianca un ensemble di musicisti d’eccezione: Rita Marcotulli, Antonello Salis, Riccardo Tesi, Nando Citarella, Pejman Tadayon, Pasquale Laino, Renato Vecchio insieme agli storici componenti della Banda Ikona: Gabriele Coen, Mario Rivera, Giovanni Lo Cascio, Eugenio Saletti, Arnaldo Vacca.
“Mediterranima” si snoda come una sorta di colonna sonora del nostro quotidiano con suoni, voci, ritmi e storie che raccontano un viaggio immaginario tra la bellezza, il fascino, la forza di una tradizione millenaria che ancora emoziona, pur nella tragicità della cronaca contemporanea. Un lavoro ricco di suoni e influenze per riannodare il filo di un dialogo possibile, perché, come spiega l’autore, “solo l’arte ci salva dall’odio”.
Saletti compone una serie di brani originali che raccontano i drammi del presente, ma per farlo attinge anche alla forza di miti, leggende, melodie, cantigas, filastrocche e ballate popolari. Il disco diventa così un viaggio musicale che attraversa le sponde del mare per raccontarne le influenze, le storie e le connessioni culturali. Ma esiste un’anima e una comune identità mediterranea in Paesi così differenti per tradizioni, religioni, identità? La risposta che dà Saletti è sicura: “Sì, esiste in quell’attitudine ad affrontare la vita, in quello spirito comune, nella visione e nel modo di essere e pensare che, malgrado la globalizzazione e l’appiattimento culturale degli ultimi anni, resta ancora ben evidente. Io mi sento un cittadino mediterraneo”.