Lega dura sul caso Abc: “Non ammettiamo prepotenze”

"La Lega non ha cambiato rotta, non ha modificato i suoi obiettivi, ma sta semplicemente proseguendo nel solco della condivisione"

“L’attività politica che da settimane ruota intorno al caso ABC è lontana anni luce da quei principi di trasparenza e lealtà che la Lega ha da sempre utilizzato come cifra stilistica del proprio operato. Non si tratta di rotture, polemiche o malumori, come leggiamo sulla stampa o ascoltiamo dalle voci dei nostri colleghi in Consiglio comunale: la Lega non ha cambiato rotta, non ha modificato i suoi obiettivi, ma sta semplicemente proseguendo nel solco della condivisione amministrativa, requisito imprescindibile per una cooperazione politica e da sempre vessillo del partito nel capoluogo”.

Lo dichiarano in una nota i consiglieri della Lega, a seguito della mancata partecipazione al Consiglio comunale indetto nella mattinata odierna.   

“Sono mesi che assistiamo a continue forzature da parte dell’assessore Addonizio e dell’Udc (oggi gruppo Noi Moderati), desiderosi di trasformare l’azienda speciale in una multiservizi. In più occasioni abbiamo sollecitato un ragionamento ponderato sul futuro di Abc, senza autonomie e fughe in avanti, ma ad oggi nessuno ci ha convocati o ha radunato intorno al tavolo i cinque gruppi consiliari di maggioranza per condividere intenti, prospettive e opportunità. Di contro abbiamo una delibera di giunta per dare il via a uno studio tra i diversi modelli alternativi all’azienda speciale, tra l’altro voluta forzatamente approvare nonostante la richiesta di rinvio del vicesindaco e assessore Carnevale al fine di chiarire l’opportunità di un simile atto, e contemporaneamente le dichiarazioni sulla stampa dell’assessore che inneggia alla multiservizi. Ma se ci si dice convinti che la formula della multiservizi possa giovare al futuro della società, perché affidare uno studio? Quello che appare è un pacchetto preconfezionato, qualcosa di deciso a monte e che deve essere fatto digerire a chi non la vede alla stessa maniera. Chi pensa male sbaglia, ma spesso ci indovina!

Questo è un modus operandi che non ci appartiene e che non reputiamo idoneo e rispettoso: da qui la decisione di non prendere parte al Consiglio comunale di questa mattina, con all’ordine del giorno la nomina dei revisori dei conti di Abc. Un’altra prepotenza portata avanti incuranti delle nostre rimostranze, palesate già dal mese di novembre. Al riguardo abbiamo chiesto di riaprire i termini dell’avviso pubblico, considerato il poco tempo previsto, la scarsa promozione dello stesso e, di conseguenza, la poca partecipazione da parte dei professionisti. Il nostro intento è avere la possibilità di scegliere i revisori tra le migliori eccellenze della nostra città, facendo partecipare quante più persone possibile, anche attraverso il coinvolgimento dell’ordine professionale.

Un modus operandi non rispettoso soprattutto della cittadinanza, che dopo anni di disagi merita un servizio di igiene urbana puntuale ed efficiente sotto ogni punto di vista. La situazione emergenziale e di stallo dell’azienda speciale è evidente e richiede uno sforzo condiviso atto innanzitutto a rendere Latina una città pulita con bollette al ribasso (la nostra Tari è tra le più alte d’Italia!) e a garantire i lavoratori senza che questi, come sta avvenendo, siano sottoposti a turni di lavoro massacranti. E per noi, arrivare oggi ad affidare ulteriori servizi come quello del verde pubblico ad Abc significa peggiorare lo stato di salute di un’azienda che da anni non riesce a decollare, producendo i disservizi generali che quotidianamente sono sotto gli occhi di tutti, con tutto ciò che ne consegue anche per i lavoratori. Senza dimenticare che sull’azienda speciale c’è il peso di un’inchiesta giudiziaria che ha portato a sette misure interdittive e che ad oggi, con il pasticcio fatto con la nomina di Palmerini al vertice del cda, la stessa non ha nemmeno un Presidente.

Siamo certi che con il dialogo e il confronto si possano trovare le giuste soluzioni, rispettose della normativa vigente e dei rapporti di fiducia e collaborazione politica che sono alla base di questa maggioranza. Ma bisogna volerlo fare, in maniera oculata e politicamente disinteressata, con onestà intellettuale, vagliando in prima istanza le reali necessità di Latina e dei suoi cittadini, oltreché dei tanti lavoratori dell’azienda”.

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