Ex Icos, l’ambizioso progetto di ricostruzione dell’Ater

Il progetto prevede una demolizione e ricostruzione entro il marzo 2026 e rientra nell'ambito degli interventi nei quartieri Q4-Q5

Un progetto ambizioso e decisamente vicino nel tempo, stando almeno alla progettazione, quello che riguarda l’ex Icos di Latina, ovvero quegli ‘scheletri’ di palazzoni che si fiancheggiano quando si percorre la via Pontina entrando a Latina provenendo dalla Roma.

Il progetto prevede una demolizione e ricostruzione entro il marzo 2026 (a tre anni e mezzo circa da oggi), e rientra nell’ambito degli interventi nei quartieri Q4-Q5 del programma Qualità dell’abitare e del progetto A gonfie vele.

Tempi che non sono trattabili, perché rientrano negli obblighi legati al ricevimento dei fondi Pnrr di cui beneficia l’intervento. Prevista una riqualificazione energetica, soprattutto dei palazzoni Ater. Non solo. Verranno realizzati campi gioco ed un ponte pedonale che ‘sorvolerà’ la via Pontina. Per quanto riguarda l’immobile ex Icos, invece, verrà demolito per realizzare spazi sociali e dedicati anche ad ospitare presidi di Asl e forze dell’ordine.

E’ stato il presidente di Ater Latina, Marco Fioravante, ha ribadire quali saranno i tempi di realizzazione dell’opera. Il presidente ha spiegato ai colleghi del Messaggero Latina come “nei giorni scorsi ho lavorato con il Comune di Latina attraverso gli uffici per definire i passaggi necessari a dare corso al progetto di recupero dell’ex Icos, un intervento inserito nei fondi del Pnrr, con un investimento di 15 milioni di euro. Un intervento che deve essere realizzato entro il marzo del 2026. Il Commissario ha proceduto ad adottare la delibera che permette al progetto di passare alla fase successiva, colgo l’occasione per ringraziare lui e gli uffici del Comune per un intervento strategico per Latina”.

“Il finanziamento – continua Fioravante – rientra nei fondi del Pnrr, risorse importanti che costituiscono una occasione unica e irripetibile per un intervento di recupero di un pezzo importante della città, ed è parte del più ampio intervento, pari a 27,3 milioni di euro e per i quali il Governo e Regione Lazio avevano già sollecitato l’urgenza dei provvedimenti”.

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