Quando il silenzio cala nel tendone e la trepidazione sale insieme allo sguardo degli spettatori perché il trapezista sta per tentare il “quadrupo salto mortale” numero 1635, solo in quel momento si può capire a pieno la grandezza dell’International Circus Festival of Italy. Non è solo la magia, le risate, il buon umore e lo zucchero filato. È sapere cos’è un ventriloquo e stupirsi dell’immenso lavoro che c’è dietro, è pensare alla fatica che avrà fatto quel clown in pista per riuscire a fare una delle cose più difficili al mondo: strapparti una risata.
Oggi il nostro quotidiano ha avuto l’occasione di far parte della Giuria della Critica per assegnare il relativo premio in occasione della 25esima edizione del Festival. Un compito che non è stato semplice proprio per l’altissimo livello che anche quest’anno la manifestazione è riuscita a garantire. Dagli equilibristi che tengono tutti con il fiato sospeso perché potrebbero cadere da un momento all’altro, ai giocolieri che fanno volare i loro attrezzi in alto e che con la stessa maestria li riprendono, fino agli acrobati sul filo e non o a quelli i cui numeri spesso vengono associati al termine “mortale”.
Ogni artista scende in pista con la determinazione di dimostrare il proprio valore e le proprie abilità, anche a costo di versare qualche lacrima quando non riesce a pieno nel proprio esercizio, di fronte una giuria composta dalle autorità dell’ambito circense. Perché quello che molti ignorano è l’enorme patrimonio culturale che quei momenti di gioia in quel tendone nascondono. Una cultura che fa incontrare nazionalità diverse (diciotto in questa edizione) e che mette in contatto le diverse realtà provenienti da tutto il mondo. Domani sarà la serata conclusiva per la 25esima edizione dell’International Festival Circus of Italy, ossia quella di Gala durante la quale sarà decretato il podio con l’assegnazione dei diversi riconoscimenti. Sarà un momento di grande gioia e fermento. Insomma, uno spettacolo da non perdere.