Incendi e dissesto idrogeologico: parte il progetto del fuoco prescritto

L’intervento del consigliere regionale del Pd, Salvatore La Penna, sull’avvio della sperimentazione nel comprensorio dei Monti Aurunci

“Esprimo grande soddisfazione per l’avvio del percorso di sperimentazione della tecnica del fuoco prescritto nel comprensorio dei Monti Aurunci”. Con queste parole il consigliere regionale Salvatore La Penna è voluto intervenire in merito all’interessante sperimentazione in atto presso l’ente.

“Da diversi mesi abbiamo messo in campo un lavoro sinergico di confronto e di proposta con il territorio, gli amministratori, le associazioni, il Parco dei Monti Aurunci, la XII Commissione del Consiglio Regionale di cui sono Vicepresidente e l’Agenzia Regionale di Protezione Civile, che ha prodotto questo importante risultato. Negli ultimi giorni, infatti, l’Ente Parco dei Monti Aurunci, con una nota inviata ai sindaci dei Comuni del comprensorio, ai Presidenti delle province di Latina e Frosinone, alle Comunità Montane e alla Direzione Regionale della Protezione Civile, ha chiesto la disponibilità a istituire un tavolo di confronto per analizzare e valutare l’adozione del fuoco prescritto quale misura di prevenzione degli incendi boschivi”.

Il fuoco prescritto

E ancora: “Sia il “Piano antincendio boschivo 2022- 2025” che il Piano Operativo della Regione Lazio 2020-2022 prevedono la possibilità di ricorrere al “fuoco prescritto” come strumento di prevenzione, gestione territoriale e tutela dell’habitat. Nel Piano operativo 2020-2022 il “fuoco prescritto” viene definito come “tecnica di applicazione esperta e autorizzata del fuoco su superfici prestabilite per conseguire specifici obiettivi gestionali e di prevenzione degli incendi boschivi”. Anche la disciplina legislativa regionale, prescrive che “è consentito l’uso del fuoco prescritto ai fini degli interventi di prevenzione e formazione del personale antincendio”.

Ringrazio il Direttore del Parco degli Aurunci Giorgio De Marchis e il Presidente Marco Delle Cese per aver mosso questo primo decisivo passo; un ringraziamento anche alle associazioni del territorio, agli esperti del mondo agro-pastorale e agli operatori della montagna che hanno svolto un ruolo decisivo di elaborazione e sollecitazione insieme agli amministratori comunali e ai rappresentanti locali del PD.

Il mix fra mutamenti climatici, dissesto idrogeologico, fenomeni meteorologici avversi straordinari ha determinato negli ultimi tempi effetti devastanti nel comprensorio degli Aurunci. L’adozione della tecnica del fuoco prescritto è un piccolo ma significativo passo in avanti nella direzione di politiche trasversali di prevenzione e di salvaguardia del territorio”.

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