È stato tratto in arresto nel pomeriggio di ieri un uomo di 71 anni, già sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa. L’uomo, nonostante il provvedimento emesso nei suoi confronti, si è recato nei pressi del luogo di lavoro della vittima, violando le disposizioni imposte dall’autorità giudiziaria.
Fondamentale si è rivelato, ancora una volta, il sistema di controllo elettronico di cui è dotata la vittima, che ha immediatamente fatto scattare l’allarme alla Sala operativa della Questura di Latina. In pochi istanti, le volanti della Polizia di Stato si sono portate sul posto, trovando l’uomo fermo davanti all’ingresso dell’attività commerciale dove la donna lavora. La vittima, visibilmente scossa, si era nel frattempo chiusa all’interno per impedirne l’accesso.
Secondo quanto riferito dalla Polizia, non si tratterebbe del primo episodio: nei giorni scorsi, infatti, l’allarme del dispositivo era già scattato, ma all’arrivo degli agenti l’uomo non era stato rintracciato, e la donna aveva dichiarato di non aver subito minacce dirette.
Stavolta, però, il presunto persecutore è stato colto in flagranza di reato e arrestato per violazione del divieto di avvicinamento. È stato quindi posto agli arresti domiciliari, in attesa del giudizio con rito direttissimo.