Giancarlo Massimi, approvata la mozione di biasimo nei confronti del Consigliere

"Non una questione politica, ma richiamo a rispettare leggi e storia perché chi occupa un ruolo pubblico deve essere consapevole"

Non una questione politica, ma richiamo a rispettare leggi e storia perché chi occupa un ruolo pubblico deve essere consapevole del peso delle proprie azioni. In un’epoca in cui la memoria storica è fondamentale, la responsabilità è il primo comandamento per chi ambisce a rappresentare la collettività.

Questo il motivo della mozione approvata ieri sera dal Consiglio Comunale di Sabaudia nei confronti del Consigliere di minoranza del Partito Democratico, Giancarlo Massimi, che aveva pubblicizzato una serie di post sul suo profilo Facebook che richiamano il Movimento extraparlamentare Lotta Continua.

Tra i contenuti pubblicati spicca il post del 30 settembre 2022, in cui Massimi posta la pagina del giornale di Lotta Continua datata 1970 dal titolo: “Loro ci alzano il costo della vita. Noi gli alziamo il costo delle lotte”, richiamando le piazze di Torino e Milano, luoghi emblematici di scontri che in quegli anni spesso sfociarono in violenza.

Chi conosce la storia, infatti, sa bene che Lotta Continua non è stata estranea a episodi tragici, come l’omicidio del Commissario Luigi Calabresi, avvenuto a Milano nel 1972. E non è tutto. Walter Alasia, un militante del movimento, fu protagonista di atti di violenza che segnarono un’epoca.

Ma c’è dell’altro che ha spinto l’Amministrazione Mosca a biasimare il consigliere Giancarlo Massimi, prendendo le distanze e presentando mozione. Il consigliere Pd ha alimentato ulteriormente polemiche con l’augurio per un “anno rivoluzionario”, suscitando la reazione di cittadini e esponenti politici locali. La mozione non ha mirato a limitare la libertà di pensiero e non è stata neppure una questione politica, come alcuni sostenitori di Massimi hanno inteso far credere, ma è stata finalizzata a stigmatizzare comportamenti che, oltre a non essere conformi alle regole del pubblico impiego, danneggiano l’immagine dell’Amministrazione stessa.

La mozione, quindi, richiama alla responsabilità per chi occupa ruoli pubblici.

Dal canto suo la Minoranza ha inteso sottolineare che la mozione dei gruppi di maggioranza è volta solo ed esclusivamente a limitare la libertà di espressione del Consigliere di opposizione, solo per distogliere l’attenzione da altre tematiche che, secondo i Consiglieri di minoranza, dovrebbero essere prioritarie per l’Amministrazione.

Un confronto comunque costruttivo, come peraltro è stato valutato al termine dell’Assise da gran parte dei numerosi cittadini presenti in aula consiliare.

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