Quello del femminicidio non è un tema del tutto estraneo per la comunità di Cisterna di Latina. Era infatti il 2018 quando Luigi Capasso ha ucciso le due figlie Alessia e Martina, dopo aver sparato e ferito ad Antonietta Gargiulo, sua moglie e madre delle piccole. Una ferita che a distanza di sei anni si è riaperta con la morte di Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato. Due femminicidi simili tra loro, perché come nel caso di Capasso, anche il 27enne Christian Sodano presta servizio presso le forze dell’ordine.
Al cordoglio per la scomparsa delle due donne si è unita, tramite social, anche la voce della mamma di Alessia e Martina: “Domani è San Valentino, festeggeremo l’amore. Quale amore? Quello che uccide? Quello che usa le pistole? Quale amore? È appena iniziato l’anno e ho timore di aprire i social, di vedere i tg. Ferite che si riaprono, da sentire venir meno la vita. Proprio come questa sera. Oggi a Cisterna di Latina ancora morte, ancora terrore. Sempre la stessa rabbia, lo stesso dolore. Nessuno è immune, nessuno al sicuro. Non è amore. Non è vita. Non è un’emergenza sociale lontana da noi. Ma il dolore di stasera troppo, troppo vicino. Non ci sono parole.
Sono vicina stasera a tutti voi. Col cuore a Cisterna. Stretti in un abbraccio senza tempo e senza spazio. Uniti da un amore che non ha confini, che grida giustizia e grida il cambiamento. Troppa omertà, ancora tanto da fare. Io continuo la mia battaglia. A Renèe, a Nicoletta, a tutte le donne e le giovani vite spezzate. Stop ai femminicidi”.