La Regione Lazio ha avviato il Piano per la difesa integrata della costa, un programma da 90 milioni di euro per proteggere i 361 km di litorale laziali – 240 dei quali sabbiosi – dall’erosione e dai cambiamenti climatici. L’obiettivo è salvaguardare spiagge, ecosistemi e beni storici con interventi coordinati e duraturi, superando la logica delle opere isolate. Il Piano, elaborato con il supporto scientifico dell’Università Roma Tre, introduce il criterio delle Unità Fisiografiche (UF): tratti di costa omogenei delimitati da elementi naturali, che permettono una programmazione organica degli interventi. Sono state individuate sei UF su cui si baseranno le azioni 2025-2028. I finanziamenti provengono da diverse fonti: 46,2 milioni di euro di nuovi fondi FESR 2021-2027, destinati soprattutto a Ostia, Fiumicino e Anzio, con ripascimenti e rifioriture di scogliere; 18,7 milioni di euro già spesi o in fase di esecuzione, tra cui interventi a Santa Marinella, Ladispoli, Roma, Pomezia e Fondi; 22 milioni di euro di fondi regionali sbloccati dopo anni di fermo, utilizzati da Comuni come Montalto di Castro, Tarquinia, Latina, Sabaudia, Terracina e Gaeta.




Tra le opere previste rientrano barriere rigide e sommerse, ripascimenti protetti e rinforzo delle dune, affiancati da misure di manutenzione e monitoraggio. È in corso anche l’individuazione di tre cave marine (Terracina, Anzio e Montalto di Castro) da cui ricavare circa un milione di metri cubi di sabbia. Inoltre, verranno regolamentate le attività di dragaggio dei porti, oggi svolte in modo frammentario, per restituire i sedimenti alle spiagge vicine. Il Piano prevede un monitoraggio triennale della linea di costa tramite satelliti, droni e rilievi tecnici, oltre a studi specifici per le isole Pontine, particolarmente vulnerabili. È stato anche stanziato un fondo da 1 milione di euro per piccoli interventi urgenti richiesti dai Comuni durante l’inverno.
I dati sullo stato del litorale mostrano criticità diffuse: il 29,7% della costa è in erosione (35,9% nella provincia di Roma), con un arretramento maggiore nei Comuni di Roma (-30,9 ettari di spiaggia), Fiumicino e Ardea. Solo Cerveteri e Sabaudia registrano incrementi di superficie sabbiosa. Il progetto punta a creare un “Patto per le coste laziali”, coinvolgendo istituzioni, enti, imprese e cittadini in un percorso condiviso di tutela ambientale e valorizzazione paesaggistica. È prevista anche la produzione di documentari scientifici per sensibilizzare la popolazione e le nuove generazioni sul valore e la fragilità del litorale.