Banche e sviluppo dei territori, esperti a confronto: Acampora all’evento voluto dalla Cisl

Al tavolo dei lavori anche la Vice Presidente della Regione Angelilli e Maurizio Longhi, Presidente Federlus e Presidente BCC Roma

“La biodiversità bancaria è linfa per i territori” è il tema del dibattito tenutosi nella mattinata di oggi, martedì 1° ottobre, a Frosinone, nella sala consiliare del Palazzo comunale. Un confronto, organizzato dalla First Cisl e dal Segretario Generale Cisl Lazio, Enrico Coppotelli, con il patrocinio dell’amministrazione comunale, al quale ha preso parte il Presidente della Camera di Commercio Frosinone Latina, Giovanni Acampora, che ha posto l’attenzione sulle iniziative dell’Ente per facilitare l’accesso al credito delle imprese dell’area vasta Frosinone Latina.

Hanno presenziato, in apertura dei lavori, il Sindaco del capoluogo, Riccardo MastrangeliRoberta Angelilli, Vicepresidente della Regione Lazio; Ronald Galella, Segretario Generale First Cisl Frosinone. La relazione introduttiva è stata affidata a Caterina Scavuzzo, Segretaria Generale First Cisl del Lazio. Alla tavola rotonda, con il Presidente Acampora, erano presenti: Corrado Savoriti, Presidente Unindustria Frosinone; Maurizio Longhi, Presidente Federlus Presidente BCC Roma e Vincenzo Formisano, Vicepresidente Assopopolari Presidente della Banca Popolare del Cassinate. Le conclusioni sono state affidate al Segretario Generale Cisl Lazio, Enrico Coppotelli.

“La diversità è sempre un valore, lo stiamo ricordando qui oggi. – Ha esordito Acampora – E in questo scenario il ruolo degli istituti di credito è fondamentale, in quanto possono contribuire allo sviluppo delle imprese mettendo a disposizione importanti risorse. Su questo punto, le banche locali hanno un’esperienza molto forte sui territori, frutto di stretti rapporti di vicinanza e di conoscenza degli asset economici e delle esigenze delle imprese. È evidente che nell’attuale contesto socio economico, l’accesso al credito sia più complesso, soprattutto per le PMI; ed è proprio nelle fasi economiche più complesse che la relazione tra banche e imprese rappresenta un fattore chiave. Per quanto riguarda le azioni del nostro Ente, devo sottolineare che la riforma (D.Lgs. n.219/2016) ha fortemente limitato l’attività delle Camere di Commercio sul credito, che in passato avevano più margine per operare. A maggior ragione non ci siamo arresi e abbiamo voluto istituire un tavolo territoriale sul credito, perché abbiamo ritenuto opportuno avere un osservatorio privilegiato per un confronto con i rappresentanti del mondo del credito, volto ad indirizzare le strategie e le politiche della Camera di Commercio. Sempre nei limiti consentiti dalla normativa, la Camera di Commercio, con il supporto dell’Azienda Speciale Informare, intende portare avanti iniziative che possano generare sinergie con gli Istituti di credito a vantaggio delle nostre imprese. Per queste iniziative, Informare ha messo in bilancio 200.000 euro e un’ipotesi, in questo momento ancora embrionale, è quella di lavorare ad un bando ad hoc. L’ente camerale sta investendo ingenti risorse in favore dell’area vasta Frosinone Latina: lo scorso luglio, abbiamo varato una manovra di continuità che ha previsto un pacchetto di interventi di 8 milioni di euro per il tessuto economico delle province. La metà di queste risorse è stata destinata a diretto beneficio delle imprese e dei territori tramite bandi e attraverso la promozione di iniziative per favorire l’economia locale”.

Poi Acampora ha esortato tutti a lavorare in sinergia per tutelare la cosiddetta biodiversità delle imprese e del sistema bancario: “Si è parlato di desertificazione bancaria ma io voglio fare un paragone con la desertificazione dei centri storici in termini di attività. Basta guardare a quello che sta avvenendo per le piccole imprese del commercio fagocitate dagli acquisti on-line e dalla grande distribuzione. Gli esercizi di vicinato sono un presidio di legalità e di sicurezza per la comunità, soprattutto nei centri storici dei comuni più piccoli. In questo, anche le banche di prossimità svolgono un ruolo sociale di presidio di un territorio, insieme con le Istituzioni, considerato che sostenere la continuità della presenza, soprattutto delle piccole imprese familiari, evita lo spopolamento e l’impoverimento economico dei piccoli centri. Dobbiamo operare unendo le forze, come si sta facendo qui oggi, perché il valore della diversità va tutelato e apprezzato e su questo tutti insieme dobbiamo fare sistema, ognuno per le proprie competenze”.

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