Il Tribunale del Riesame di Latina ha accolto l’atto di riesame presentato dalle difese degli indagati, disponendo la restituzione del ristorante Sublimare, ubicato sul Lungomare di Terracina, all’avente diritto.
Il locale era stato oggetto di un sequestro preventivo a fine luglio, nell’ambito della più vasta ordinanza in seno all’indagine denominata “Free Beach”, emessa dal G.I.P. di Latina Dott.ssa Giorgia Castriota.
Secondo l’accusa, rappresentata dai Pubblici Ministeri Lasperanza, Giammaria, Bontempo e Sgarrella, presso il ristorante non sarebbero stati effettuati i dovuti controlli e verifiche circa la sussistenza della legittimità e validità del titolo concessorio e sulla permanenza dei requisiti richiesti per il suo rilascio. Inoltre, sarebbe stato illecitamente sospeso il procedimento di decadenza, ad ingiusto vantaggio del ristoratore.
Sempre secondo l’accusa, il dirigente comunale competente avrebbe omesso, di comune accordo con il concessionario, di accertare una palese gestione abusiva della concessione da parte di un soggetto terzo non autorizzato. Oggetto della contestazione che ha portato al decreto di sequestro preventivo: abuso d’ufficio ed occupazione abusiva di suolo demaniale marittimo.
Di diverso avviso, invece, il Tribunale del Riesame di Latina che, accogliendo il ricorso presentato dalla difesa – rappresentata dagli Avvocati Vincenzo Macari, Matteo Macari e Giovanni Maiello – ha annullato il provvedimento impugnato e disposto la restituzione di quanto in sequestro. Nessun illegittimo subingresso nella concessione ma, molto più semplicemente, un normale rapporto di lavoro.
Certo, l’aver dovuto saltare tutto il mese di agosto, per un locale di un posto turistico di mare come Terracina, sarà un danno difficilmente quantificabile. Non è da escludere, quindi, a questo punto, che la parte danneggiata richiesta il risarcimento del danno subito.