La riconferma di Massimo D’Ambrosio alla guida cittadina di Noi Moderati ha fatto da cornice a una giornata che, per il partito di Maurizio Lupi, ha assunto un valore politico più largo del previsto. Il congresso territoriale, ospitato all’hotel L’Approdo, si è trasformato infatti in un appuntamento strategico per misurare lo stato di salute del centrodestra pontino, attraversato nelle ultime settimane da tensioni e cambi di assetto soprattutto in alcuni centri, come quello di Terracina.
L’arrivo in città del leader nazionale Maurizio Lupi, inizialmente atteso nel pomeriggio e poi posticipato per impegni televisivi, era stato annunciato come il momento simbolico dell’incontro. Ma la presenza dei vertici regionali, dal coordinatore Marco Di Stefano al consigliere Nazzareno Neri, aveva già segnato la volontà del partito di dare continuità al processo di radicamento avviato negli ultimi mesi. Sul tavolo, durante i lavori, sono stati affrontati temi che vanno oltre il perimetro cittadino. La crisi amministrativa esplosa a Terracina e i sommovimenti politici che stanno attraversando altre realtà della provincia, a partire da Latina, hanno spinto i dirigenti di Noi Moderati a proporre il partito come punto di raccolta per chi si sente distante dai tradizionali schieramenti di centrodestra. Un progetto che, nelle intenzioni, dovrebbe prendere forma anche negli altri comuni pontini con una serie di incontri e congressi già programmati per le prossime settimane.
Il congresso di giovedì si è così chiuso non solo con la riconferma di D’Ambrosio, ma con la sensazione diffusa che, nel riassetto della politica pontina, il partito sia deciso a ritagliarsi una posizione di primo piano a partire da Terracina.