“Fai la differenza”, dalla giunta regionale 60 milioni per la gestione dei rifiuti

La Regione si pone un obiettivo ambizioso: raggiungere un tasso medio di raccolta differenziata del 72,3% entro il 2031

Si è tenuto ieri, presso la Sala Tevere della Regione Lazio, un incontro promosso dall’Assessorato al Ciclo dei Rifiuti con i 76 Comuni e i due Enti Locali (Unione di Comuni e Comunità Montane) che hanno partecipato al bando di Lazio Innova, per il quale sono stati stanziati in totale 18,7 milioni di euro per il potenziamento della raccolta differenziata. Hanno partecipato all’incontro il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, l’assessore al Ciclo dei Rifiuti, Fabrizio Ghera e il direttore della Direzione regionale Ambiente, Transizione Energetica e Ciclo dei Rifiuti, Wanda D’Ercole. Obiettivo della riunione è fare il punto sulla gestione dei rifiuti nel Lazio e illustrare gli investimenti avviati dalla Giunta Regionale per colmare il divario e accelerare la transizione verso un’economia circolare, attraverso l’implementazione dell’intera filiera della gestione dei rifiuti. Sono 60 i milioni di euro che la Regione Lazio, nell’ambito del PR FESR LAZIO 2021 – 2027 ha investito per promuovere l’economia circolare e l’efficienza delle risorse; migliorare e innovare la raccolta differenziata dei rifiuti urbani; ammodernare e creare nuove linee di trattamento e riciclo dei materiali raccolti; finanziare interventi per ammodernare e potenziare la rete di raccolta differenziata e gli impianti di riciclo.

Gli investimenti sono contenuti in tre atti: D.G.R. n.1149/2024 ha stanziato inizialmente € 9.337.217,50 da destinare ai Comuni per progetti legati al potenziamento della raccolta differenziata. A seguito del grande successo dell’Avviso Pubblico, per finanziare tutti i progetti presentati e risultati idonei (76 Comuni più 2 Enti Locali), la Giunta Regionale ha raddoppiato la dotazione iniziale impegnando ulteriori risorse Fesr, per un totale di € 18.740.097,25; D.G.R. n.227/2025 – fondi stanziati € 19.188.254,57. Questa delibera ha preso in esame progetti approvati tramite due bandi regionali ancora in corso: Bando per Centri di Raccolta e Isole Ecologiche (€4.472.338,57 destinati a 13 progetti) e il Bando per il Compostaggio e Autocompostaggio (€14.715.916,00 destinati a 21 progetti) per ridurre la frazione organica dei rifiuti. Molti di questi progetti, sebbene approvati, non erano ancora stati completati. La Giunta Regionale ha deciso di spostare il finanziamento di questi progetti dal bilancio regionale ai fondi europei FESR 2021-2027, che condividono gli stessi obiettivi, garantendo la realizzazione dei progetti entro tempi certi, liberando così risorse del bilancio regionale; D.G.R. n. 793/2025 – fondi stanziati € 21.321.648,18. Si tratta di risorse destinate per: ammodernare gli impianti pubblici esistenti con tecnologie più efficienti e sostenibili; Riconversione: Trasformare impianti per trattare nuove tipologie di rifiuti; Potenziamento: Ampliare la capacità di impianti esistenti o creare nuove linee di trattamento per aumentare le quantità di materiale riciclato; Innovazione: Introdurre servizi informatizzati e di meccanizzazione per ottimizzare i processi. Le tre delibere non sono atti isolati, ma tasselli di un’unica strategia coordinata che utilizza i € 60 milioni del PR FESR per trasformare il ciclo dei rifiuti nel Lazio.

Negli ultimi anni, il Lazio ha mostrato un trend positivo nella gestione della raccolta differenziata, raggiungendo una percentuale media del 55,42% nel 2023. L’analisi del dato aggregato rivela una realtà disomogenea, una sorta di “doppia velocità” regionale. La performance complessiva è infatti pesantemente influenzata dal risultato di Roma Capitale, che si attesta su un 46,6%. Al contrario, le altre province e i comuni dell’hinterland romano mostrano risultati decisamente più virtuosi, superando in molti casi la soglia del 65% e dimostrando che modelli di gestione efficaci sono già una realtà consolidata in ampie porzioni del territorio. Nel corso del 2023, il Lazio ha generato quasi 2,9 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, con una produzione pro capite di circa 500 kg per abitante. È un dato significativo, sebbene si registri una lodevole tendenza alla riduzione rispetto al 2019. Roma Capitale si conferma come il principale produttore di rifiuti, la cui gestione è resa ancora più complessa dagli imponenti flussi turistici che gravano sulla Capitale.  Esistono solidi punti di forza che costituiscono le fondamenta su cui costruire un sistema più efficiente. La raccolta differenziata è ormai una realtà estesa a tutti i Comuni, con sistemi attivi per la maggior parte delle frazioni di materiali con il raggiungimento del target del 65%. Inoltre, è presente una buona rete di centri di raccolta e riciclo a servizio dei cittadini. Laddove applicato, specialmente nei comuni di medie e piccole dimensioni, il sistema di raccolta “porta a porta” ha dato prova di grande efficacia, portando moltissime municipalità a raggiungere e superare risultati d’eccellenza. Il Lazio dispone di una buona rete di impianti di recupero per le frazioni secche (ed in particolare degli imballaggi) e di una copertura adeguata di impianti di Trattamento Meccanico Biologico (TMB/TM) per gestire in prossimità il flusso di rifiuti indifferenziati. Sulla base dei punti analizzati, la Regione si pone un obiettivo ambizioso ma necessario: raggiungere un tasso medio di raccolta differenziata del 72,3% entro il 2031 partendo da un valore medio regionale nel 2023 del 55,4%. Questo traguardo implica un cambio di passo radicale, che dovrà necessariamente passare dal superamento del deficit impiantistico e da un’azione mirata a colmare il divario di performance di Roma Capitale. Un’azione chiave sarà intervenire in maniera specifica sui comuni con i risultati più bassi, per allineare l’intera regione verso standard di eccellenza.

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