Le Province di Latina e Frosinone hanno indirizzato una lettera congiunta alla Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, e, per conoscenza, al Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, per richiamare l’attenzione del Governo sull’esclusione del basso Lazio dalla nuova Zona Economica Speciale (ZES) unica per il Mezzogiorno. Nel documento – firmato dai Presidenti Gerardo Stefanelli e Luca Di Stefano – si sottolinea che la ZES unica, attiva dal 1° gennaio 2024, comprende Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna, ma non include le province di Frosinone e Latina, pur essendo contigue alle regioni meridionali.
Grave squilibrio
La lettera evidenzia che l’estromissione delle due Province crea un grave squilibrio competitivo: le imprese beneficeranno di agevolazioni fiscali e amministrative previste dalla ZES unica, mentre i distretti industriali del Lazio meridionale resterebbero senza strumenti analoghi. A questa preoccupazione si aggiunge il fatto che, nel corso della discussione in Commissione Bilancio del Senato, gli emendamenti per estendere i benefici della ZES a Frosinone e Latina sono stati ritirati o bocciati; ciò potrebbe tradursi in una perdita di oltre 2,5 miliardi di euro l’anno in crediti d’imposta e agevolazioni.
Le richieste
Nella lettera, i Presidenti chiedono al Governo di avviare con urgenza un percorso legislativo che consenta:
• l’inserimento delle province di Frosinone e Latina nel perimetro della ZES unica del Mezzogiorno, in modo da garantire condizioni competitive analoghe a quelle previste per le altre regioni coinvolte;
• oppure, in subordine, l’adozione di misure compensative: estensione dei benefici fiscali e amministrativi alle zone contigue, incremento degli aiuti di Stato e implementazione di una ZLS rafforzata.
“Siamo convinti che un’azione tempestiva del Governo, in sinergia con la Regione Lazio – hanno concluso nella loro missiva – possa trasformare questa criticità in un’opportunità di sviluppo. Le Province restano a disposizione per collaborare, eventualmente, anche all’attivazione di un tavolo tecnico che metta a sistema le esigenze delle imprese e della comunità locale”.