Usa – Una donna di 37 anni, originaria della Scozia e trasferitasi a Los Angeles per inseguire il sogno di diventare avvocato, è stata brutalmente uccisa dal marito. La tragedia si è consumata all’interno dell’abitazione di famiglia, dove la vittima è stata trovata con gravi lesioni traumatiche al collo.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori e riportato dai media nazionali ed esteri, la lite sarebbe scoppiata a seguito di un commento del marito sul peso post-gravidanza della moglie. La discussione sarebbe degenerata quando la donna avrebbe annunciato l’intenzione di lasciare la casa portando con sé la figlia. A quel punto l’uomo l’avrebbe aggredita, fino a ucciderla.
Il 25enne, arrestato poco dopo, è accusato di omicidio, mutilazione e vilipendio di resti umani. La cauzione è stata fissata a circa 4 milioni di dollari. Secondo le indagini, il figlio sarebbe stato lasciato dai nonni, mentre i resti della donna sarebbero stati smembrati e trascinata in dei sacchi per la spazzatura.
La donna, trasferitasi a Los Angeles da alcuni anni, aveva avviato un proprio studio legale dedicato al diritto dell’immigrazione, costruendosi una nuova vita professionale e familiare. La comunità locale, sconvolta dall’accaduto, l’ha ricordata come una professionista appassionata e determinata.