Tu, in miniatura: la moda virale delle action figure personalizzate impazza sui social

Gente comune, creator, giornalisti, designer, scrittori...tutti trasformati in una piccola versione da collezione di sé stessi

Sta spopolando ovunque: TikTok, Instagram, persino LinkedIn. Gente comune, creator, giornalisti, designer, scrittori…tutti trasformati in una piccola versione da collezione di sé stessi. Il fenomeno delle action figure personalizzate è diventato virale, ed è il perfetto incrocio tra nostalgia, ironia e tecnologia. Un trend che fa leva sull’estetica da giocattolo anni ’80 e ’90 – blister di plastica, fondo cartonato, accessori intercambiabili – ma con una twist contemporanea: sei tu il protagonista, con tanto di nome, outfit distintivo e bio sul retro.

Di cosa si tratta

Per chi ha ancora qualche dubbio: le action figure sono le classiche “bambole snodabili” da collezione, che hanno reso celebri personaggi di cartoni animati, film e serie TV. Big Jim, He-Man, Spock, Michael Jordan, Goku: tutti passati per quel formato iconico, con gambe dritte, braccia mobili e armi/accessori inclusi.

Oggi, grazie all’intelligenza artificiale e alla creatività di chi sa scrivere un buon prompt, si può creare una versione digitale di sé stessi come se si fosse un eroe da scaffale. Ed è subito meme, ironia, identità.

Il boom è partito da alcune piattaforme creative (e da qualche artista digitale visionario), ma è esploso grazie all’unione di ChatGPT + AI visiva. Chiunque può descrivere sé stesso in modo preciso, scegliere look, mood, accessori e far generare un’immagine ultra-realistica del proprio alter ego in versione action figure.

Il tutto, ovviamente, condito da didascalie ironiche del tipo:
“Contiene sarcasmo e caffè espresso. Età consigliata: 18+”
“Edizione limitata: giornalista partenopeo. Disponibile solo a Napoli Est”

Come creare la propria Action Figure

Vuoi farla anche tu? Bastano pochi passaggi:

Scegli una tua foto (tipo tessera o primo piano ben illuminato)
Meglio se in stile neutro, così l’AI può lavorare bene sui tratti del volto.

Descrivi te stesso come fossi un personaggio
Tipo: “giornalista d’inchiesta con microfono e giacca blu”, “architetto minimalista con taccuino e occhiali tondi”, ecc.

Scegli da 3 a 5 accessori iconici
Possono essere oggetti reali che usi ogni giorno, o simbolici: una moka, un pass stampa, un libro, una pizza, una felpa col logo della tua città.

Decidi lo stile del packaging
Vintage anni ‘80? Urban minimal? Colori della tua squadra del cuore? Sfondo grafico a tema città?

Inserisci un nome e una tagline
Tipo: “Carla – Social Media Ninja” oppure “Antonio, l’ultimo dei copywriter romantici”.

Genera tutto con un’app AI (o fatti aiutare da un prompt creator come ChatGPT)
Et voilà: il tuo alter ego da collezione è pronto a invadere i feed.

PERCHE’ PIACE?

C’è dentro tutto: l’ironia sul personal branding, il bisogno di identità visiva, la voglia di scherzare con la propria immagine. È autoritratto e meme insieme, giocattolo e provocazionevanità e autoironia.
E in un’epoca in cui siamo tutti personaggi, influencer o no, mettersi in scatola diventa solo l’ultimo passo naturale. – Fonte Agenzia Dire www.dire.it –

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