Tripodi (Lega): “Avanti con il nuovo ospedale di Latina, velocizzare la costruzione”

"Ora che siamo al Governo dobbiamo ripensare la Asl di Latina, negli ultimi anni trascurata da scelte miopi se non scellerate"

“Ora che siamo al Governo dobbiamo ripensare la Asl di Latina, negli ultimi anni trascurata da scelte miopi se non scellerate. Penso alle Case della Salute, un progetto che nelle intenzioni sembrava il libro dei sogni, ma di fatto è stato fallimentare, sia in termini di costi che di benefici. Eravamo all’opposizione e lo abbiamo detto in tutti i modi”. Parole di Orlando Angelo Tripodi (Lega), vicepresidente della commissione Sanità in Consiglio regionale del Lazio. “Oggi condivido con questa Giunta regionale la riorganizzazione profonda della sanità, partendo dalla ricostruzione della medicina del territorio nelle province del Lazio e dell’Ares 118.

A Latina dobbiamo velocizzare il processo di realizzazione del nuovo ospedale, questa sarà la nostra grande sfida, perché avremo una struttura ospedaliera Dea di secondo livello. Per riorganizzare la sanità servono nuove assunzioni, solo così sarà possibile garantire i servizi e  rilanciare la sanità territoriale e il servizio d’ emergenza sanitaria.  Nella nostra provincia – spiega Tripodi – occorre potenziare i Pat (Punti di Assistenza Territoriale), strutture di natura ambulatoriale in grado di assicurare un punto di assistenza territoriale ad accesso diretto alla popolazione, per l’assistenza primaria.

Occorre tagliare i tempi delle liste d’attesa e porre fine al pellegrinaggio sanitario verso Roma o altre regioni. Penso che andrebbero rivisti gli appalti per la fornitura dei servizi, fatti sempre al ribasso con ricadute serie sulla qualità dei servizi resi. Avremmo bisogno di acquistare macchinari di ultima generazione per la diagnostica. Ma sono consapevole del fatto che, per fare tutto questo, oltre al tempo e le risorse economiche, occorre ripartire dalle assunzioni, penso quindi – conclude Tripodi – alla stabilizzazione dei precari, sinora andata avanti tra ostacoli e battute di arresto. La sanità riparte rivedendo i contratti di lavoro, garantendo dignità al personale sanitario e mettendo al centro le professionalità. Ci vorrà tempo, e noi ne abbiamo, perché governiamo da pochi mesi.

Dopo dieci anni di governo Zingaretti abbiamo sicuramente capito cosa non vogliamo e, per contro, abbiamo le idee chiare su quelle che sono le necessità di questo territorio. La vita e il benessere delle persone sono al centro della nostra azione politica”.

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