“Quanto accaduto oggi in Consiglio Comunale mi stupisce e mi amareggia profondamente soprattutto per la mancanza di senso di responsabilità nei confronti della città”. Parole del sindaco di Terracina, Roberta Tintari, dopo che questa mattina, durante il consiglio comunale, i consiglieri del gruppo di Fratelli d’Italia e di una parte del Gruppo di Uniti e Liberi hanno abbandonato l’aula.
Il casus belli è stato costituito dalla richiesta di Fratelli d’Italia di anticipare la discussione del punto 5 all’ordine del giorno, quello riguardante la destagionalizzazione, e il rinvio della mozione sulla monetizzazione di aree destinate a standard urbanistici.
La cosa ha causato forti tensioni all’interno della maggioranza, causando il rinvio del consiglio e portando ad una crisi che, forse, sarà definitiva.
LA POSIZIONE DEL SINDACO
“L’argomento è stato improvvisamente posto in Aula senza alcun preavviso – dice ancora la Tintari – nonostante le due riunioni di maggioranza tenutesi lunedì e mercoledì e la possibilità, anche stamattina, di convocare una Conferenza dei Capigruppo prima del Consiglio, visto che era improvvisamente sorta questa esigenza. Il Regolamento del Consiglio Comunale – prosegue il sindaco – è molto chiaro e prevede l’unanimità di tutti i consiglieri presenti per l’approvazione di tali richieste. Per il rinvio della mozione sulla monetizzazione era stata registrata la disponibilità di tutti ed era cosa fatta, mentre per anticipare la discussione del punto della destagionalizzazione non c’era l’unanimità. A questo punto i consiglieri in questione hanno abbandonato l’Aula. Sottolineo che, ovviamente, l’ordine del giorno era stato concordato e condiviso con tutta la maggioranza. Non si risponde a queste normali dinamiche consiliari con l’abbandono dell’Aula per fare venire meno il numero legale. Non so nemmeno se sia mai accaduto per un motivo di questo genere. Un gesto di irresponsabilità e di mancanza di rispetto per la città dal quale prendo le distanze. È stato ignorato l’interesse primario dei cittadini, nel caso specifico degli operatori balneari che attendevano con urgenza l’adeguamento della strumentazione urbanistica comunale per poter fruire della destagionalizzazione. Ora è tutto rimandato al 4 luglio, sperando nel felice esito e che si sia ancora in tempo. Stavamo lavorando con grande impegno su questi temi che impattano su molti cittadini e sull’economia, un lavoro lungo e intenso portato avanti anche con gli enti di governo superiori, anche attraverso richieste di chiarimenti e pareri proprio per non incorrere in errori e produrre atti coerenti con le norme. Dispiace moltissimo che gli sforzi di assessori e Presidenti di commissione vengano vanificati in questo modo”.
LA RICHIESTA DI CHIARIMENTI
Il sindaco chiarisce che “ciò che è necessario capire da parte di tutti è che c’è sempre spazio per discutere, per affrontare argomenti così importanti per la nostra città dopo essersi documentati. La città merita chiarezza e senso di responsabilità. È in questa direzione che intendo proseguire il mio impegno, amministrando la città con tutti coloro che desiderano chiarezza e trasparenza. Il ruolo del Consiglio Comunale – sottolinea Tintari -, e oggi ne abbiamo avuto una chiarissima testimonianza, è fondamentale per la città, ne determina la vita sociale ed economica. Di fronte anche a decisioni impopolari, ma utili a mettere ordine ed evitare problemi in futuro, il sindaco e la giunta si sono assunte le proprie responsabilità. Non ho intenzione di convocare un’altra riunione perché ne abbiamo già fatte due uscendone con una scelta condivisa, perché il Consiglio Comunale è il luogo deputato per la discussione e oggi c’è stata l’occasione per farlo. La mia amarezza – conclude il sindaco – è ulteriormente acuita dall’evoluzione di una mattinata cominciata con uno straordinario esempio di partecipazione e assunzione di responsabilità da parte dei giovanissimi alunni della 3 A secondaria dell’Istituto San Giuseppe i quali hanno voluto presentare, proprio nell’Aula consiliare, un bellissimo progetto di riqualificazione urbana di Piazza Mazzini da loro realizzato e meritorio anche del plauso dell’ANCE, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili. A questi ragazzi desidero rinnovare ancora una volta le mie congratulazioni e, al contempo, porgere le mie scuse, in quanto Primo Cittadino, dell’esempio non edificante, è il caso di dirlo, di una parte di quello stesso Consiglio Comunale che almeno loro oggi hanno onorato”.