“Condivido le preoccupazioni dell’amico consigliere comunale di FdI Renzo Scalco in merito all’annuncio dell’ad di Sogin Gian Luca Artizzu, che nel corso di un convegno organizzato a Milano sul tema del ritorno all’uso dell’energia nucleare in Italia, avrebbe manifestato la volontà di mettere di mettere a disposizione i siti delle vecchie centrali che stanno smantellando, tra cui quello di Borgo Sabotino. I nostri territori hanno già subito nel corso degli anni una servitù insostenibile sul fronte del nucleare. Non è ammissibile che a distanza di anni si chiedano nuovamente ulteriori sacrifici a comunità penalizzate dalla presenza di impianti relativi al vecchio nucleare. Peraltro, ci risulta che le scorie radioattive devono essere ancora smaltite. Bisognerebbe anche capire quali saranno i tempi per completare gli interventi dei decommissioning dei siti di Borgo Sabotino e del Garigliano. Il mio non è un ‘No ideologico’ al nucleare, sia chiaro. Infatti, sono personalmente favorevole al nucleare ‘sicuro’ di quarta generazione. Ma è innanzitutto una questione di metodo. Da consigliere regionale eletto su quest’area (e a suon di voti) mi sento il dovere di rappresentare le istanze e le preoccupazioni di molti concittadini di un territorio che ha già pagato dazio per troppo tempo. Considero infatti imprescindibile che vengano ascoltati i residenti, la popolazione e l’intera comunità locale su un tema di grande impatto ambientale e sociale. Io dico ‘no’ a decisioni calate dall’alto sulla testa della gente”.
Lo dichiara in una nota Enrico Tiero, presidente della commissione Sviluppo economico e Attività produttive del Consiglio regionale del Lazio.