Teleriabilitazione e disturbi del neurosviluppo, le nuove frontiere della cura e le indicazioni dell’Iss

Il Rapporto “Teleriabilitazione nei disturbi del neurosviluppo in età evolutiva: evidenze e pratica clinica”

La teleriabilitazione è uno strumento promettente per la terapia dei disturbi in età evolutiva, e può migliorare non solo l’efficacia clinica, ma anche le competenze genitoriali, favorendo l’accesso ai trattamenti superando barriere geografiche, ma devono essere condotti ulteriori studi per verificare l’efficacia di questi interventi. È la conclusione delle revisioni sistematiche coordinate dall’Iss, i cui risultati sono stati appena pubblicati nel rapporto ISTISAN “Teleriabilitazione nei disturbi del neurosviluppo in età evolutiva: evidenze e pratica clinica”.

Il documento, redatto da ricercatori e professionisti provenienti da centri pubblici e privati accreditati, presenta le evidenze scientifiche più aggiornate nel campo della teleriabilitazione e fornisce indicazioni operative per i clinici allo scopo di facilitare l’appropriata implementazione degli interventi di teleriabilitazione nella pratica assistenziale.

Nello specifico, vengono affrontate le sfide e le opportunità della teleriabilitazione per bambini, bambine e adolescenti con diagnosi di disabilità intellettiva, disturbi della comunicazione, disturbo dello spettro autistico, deficit da attenzione/iperattività, disturbi specifici di apprendimento, disturbi neuroevolutivi del movimento e dei tics e ipoacusie e sordità. L’uso delle tecnologie teleriabilitative, sottolineano gli autori, può rappresentare una soluzione innovativa anche per potenziare le competenze genitoriali, con un potenziale impatto positivo sulla qualità di vita delle famiglie. La teleriabilitazione può rappresentare inoltre un valido strumento per colmare il gap di accesso al trattamento, particolarmente in contesti in cui le barriere geografiche rendono difficile per le famiglie raggiungere i servizi o in situazioni di restrizioni, come durante emergenze sanitarie o pandemiche.

“La teleriabilitazione è oggi uno strumento promettente per migliorare l’accesso ai servizi, sostenere le famiglie e garantire continuità agli interventi – dice Maria Luisa Scattoni, dirigente di ricerca dell’ISS e coordinatrice dei lavori di elaborazione del rapporto insieme a Donatella Tomaiuoli, Direttrice del Centro Ricerca e Cura e docente presso Sapienza Università di Roma e Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Tuttavia, è fondamentale la formazione degli operatori per condurre un’attenta valutazione dei fattori che ne influenzano l’implementazione, tra cui le caratteristiche individuali del bambino e la scelta degli strumenti digitali più appropriati”. – Fonte ISS.

- Pubblicità -
Redazione
Redazione
Giornale digitale fondato nel 2022 con l'intento di offrire al territorio "Una voce oltre la notizia". Nasce dall'esigenza di un gruppo di giornalisti ed esperti di comunicazione di creare un canale di informazione attendibile, laico e indipendente che dia voce ai cittadini, alle imprese, ai lavoratori, agli studenti!

CORRELATI
ALTRI ARTICOLI

Nutrizione del paziente oncologico, un progetto sperimentale al Sant’Andrea

Da novembre un webinar accessibile a pazienti ospedalieri e cittadini interessati, ogni terzo mercoledì del mese

“La Strada della Salute”, ad Itri una giornata dedicata alla prevenzione: domani screening gratuiti

Un’iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con ASL, Croce Rossa Italiana e il patrocinio della Regione Lazio

Lipedema, la malattia invalidante che colpisce soprattutto le donne

Spesso confuso con obesità o ritenzione, il lipedema è una patologia cronica che causa dolore e gonfiore agli arti inferiori

Giornata mondiale contro la polmonite: riconoscere i sintomi può salvare la vita

Non è una semplice influenza: l’infiammazione dei polmoni può diventare grave, soprattutto per bambini, anziani e persone fragili

Idrosadenite suppurativa, la nuova frontiera della cura con gli anticorpi monoclonali: parola agli esperti

Colpisce circa 60 mila persone nella nostra regione, tra cui molti giovani, portando con sé un pesante carico psicologico

Influenza, secondo gli esperti quest’anno sarà più aggressiva: vaccinarsi si o no?

In Europa si stanno registrando i primi casi di sindromi influenzali. E, visti i precedenti in Giappone e Australia, saranno piuttosto aggressive
- Pubblicità -

Condividi sui social

- Pubblicità -

Più letti

- Pubblicità -
- Pubblicità -