Arrestato dalla Polizia di Stato ad Anzio un 33enne gravemente indiziato del furto presso un bar di uno stabilimento balneare, riconosciuto dal proprietario come autore di un secondo furto, subito dallo stesso, pochi giorni prima.
Gli agenti del commissariato Anzio/Nettuno sono intervenuti presso uno stabilimento balneare in via Genova in quanto era stato segnalato un probabile furto in atto all’interno del bar. Gli agenti, giunti sul posto, hanno visto un cittadino straniero, che aveva divelto la protezione in ferro della finestra e stava cercando di entrare. Nel tentativo di fuggire, l’uomo, un cittadino algerino di 33 anni, ha spintonato i poliziotti che cercavano di bloccarlo e ha tentato di colpirli con uno scalpello in ferro. Una volta atterrato e disarmato ha cercato di prendere un coccio di bottiglia in vetro senza riuscirci.
Prima di essere fermato, l’uomo è riuscito a sottrarre e impossessarsi di numerose derrate alimentari confezionate, prelevate dagli scaffali del bar per un valore di 250 euro. Il proprietario del bar ha riconosciuto il 33enne quale autore di un furto aggravato avvenuto di notte pochi giorni addietro sempre in danno del suo bar, in quell’occasione l’uomo aveva asportato denaro dal registratore di cassa e un telefono cellulare. In riferimento a quest’ultimo fatto si è provveduto a deferire l’uomo all’ Autorità giudiziaria in stato di libertà.
Dalle indagini espletate è emerso chiaramente che lo stesso ha cercato in un primo momento di entrare presso il bar dello stabilimento vicino ma è stato messo in fuga dall’allarme perimetrale presente e ha deciso di consumare furto presso il bar del vicino stabilimento che, risulta tutt’oggi ricettivo al pubblico e funzionante per la stagione estiva ancora in essere.
L’uomo, che annovera numerosi precedenti e pregiudizi di Polizia tra cui il 2 febbraio arresto in flagranza per rapina impropria eseguito dalla Polizia di Stato di Latina, il 5 settembre arresto in flagranza per furto aggravato eseguito dalla Stazione Carabinieri di Anzio e il 14 settembre arresto in flagranza per furto aggravato eseguito dagli agenti del commissariato Anzio/Nettuno, risulta avere a carico un obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria sospeso per esecuzione espulsione già concessa dall’Autorità giudiziaria, un secondo obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria in carico alla stazione Carabinieri di Anzio del 5 settembre. Convalidato l’arresto dell’uomo.
Ad ogni modo l’indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile. Resta sorprendente come una persona con questi precedenti e con questa propensione a delinquere, portata davanti ad un giudice, venga rimessa in libertà o ai domiciliari, di fatto con una ‘patente’ per continuare a rubare e compiere reati.