In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne Associazione Valore Donna, ormai da anni impegnata sul territorio pontino nel contrasto alla violenza di genere, ha lanciato la campagna “Mettiamoci una pietra”. L’iniziativa, già esposta all’On. Martina Semenzato, presidente della Commissione Bicamerale sul femminicidio, è stata presentata nei giorni scorsi in commissione Servizi Sociali del Comune di Latina. Una volta accolta, ricevuto il patrocinio dell’Ente di piazza del Popolo, oltre che del Comune di Priverno e della Provincia di Latina, nelle scorse ore le volontarie dell’Associazione, tutte vestite rigorosamente di rosso, hanno consegnato ai commercianti del centro del capoluogo alcuni sassi dello stesso colore, ognuno riportante il nome e l’età di una vittima di femminicidio, da esporre nelle proprie vetrine come simbolo per dire basta alla violenza, in nome di una necessaria crescita culturale in opposizione a qualsiasi forma di sopruso e discriminazione contro le donne.
«Voglio ringraziare tutti i commercianti del centro che hanno aderito a questa iniziativa e che hanno dimostrato la propria sensibilità rispetto a questo tema. La violenza di genere, infatti, rappresenta ancora un’emergenza ampia, diffusa, strutturale, pervasiva, che si ripete quotidianamente con stalking, minacce, aggressioni e femminicidi – le parole della presidente di Associazione Valore Donna Valentina Pappacena -. Un fenomeno odioso e ampiamente diffuso al di là delle differenze sociali, a cui spesso le donne non sanno o non riescono a reagire. Ecco perché loro tutela deve diventare una priorità assoluta: non solo il 25 novembre, dato che ogni giorno una donna viene minacciata, maltrattata o, peggio ancora, uccisa. Per questo risulta necessario l’impegno di tutti, per diffondere la cultura del rispetto attraverso due concetti fondamentali: l’educazione, insegnando agli uomini il rispetto delle donne e a quest’ultime ad essere libere e indipendenti; e la prevenzione, a partire dalle scuole, anche elementari, trasmettendo alle future generazioni l’importanza del dialogo e della comprensione. Quando si arriva al femminicidio, infatti, è ormai troppo tardi, e questa campagna è pensata proprio per prevenire atteggiamenti prevaricatori che la cronaca, purtroppo, troppo spesso continua a documentare».