Migliaia le persone che hanno partecipato alla Sagra della Polenta di Sermoneta che si è svolta domenica 21 gennaio scorso. L’evento, grazie all’Associazione che da decenni la organizza, rappresenta, anno dopo anno, uno degli appuntamenti più importanti per il turismo e l’enogastronomia del territorio e della regione Lazio. La Sagra ha però messo in evidenza la mancanza di un piano di mobilità da parte dell’Amministrazione Comunale. A testimoniarlo le lamentele di decine di cittadini residenti e visitatori che trovatisi imbottigliati nel traffico sono stati costretti a vagare per ore per trovare un parcheggio o a fare ore di fila per prendere la navetta, impossibilitati a rientrare a casa.
“Il ‘Piano’ varato dalla attuale Amministrazione da un paio di anni di fatto non ha portato, come inutilmente e purtroppo segnalato, alcuna agevolazione ai residenti che sono le vittime di questa situazione:
-non tutela i residenti nel Centro Storico, chi vi ha una casa o una attività, non tutela i residenti nel territorio comunale e nemmeno i tantissimi visitatori;
-non ha creato nuovi posti auto o aree di sosta che sono le stesse di 20 anni fa anche non mantenute. Non ha creato una ‘mobilità alternativa’ che permettesse al Centro Storico di vivere e di non essere assediato, dato nuovi servizi adeguati al ruolo turistico e culturale che oramai da decenni il Centro Storico ricopre”.
Così in una nota il Circolo PD “Nestore Pietrosanti” Sermoneta.
“Il Centro Storico vive una condizione di lacerante contraddizione: si sta spopolando e al tempo stesso è assalito dai visitatori. La realtà è che manca una strategia, una visione, per salvaguardarne il presente e prospettare un futuro. Tanto è che:
-anche per il 24-26 il DUP (Documento Unico di Programmazione) alla voce “Centro Storico” riporta le stesse frasi di 5 anni orsono (a testimoniarlo gli Atti Amministrativi);
-anche per questo anno non è prevista la ultimazione del recupero di Palazzo Scatafassi, né qualsiasi altro progetto di Recupero Urbano, riabitativo;
-non è previsto alcun intervento “strutturale” sulla Mobilità”.
E’ oramai chiaro che le auto nel Centro Storico devono essere limitate a quelle dei residenti o a chi vi ha attività economiche sociali e culturali, affetti e abitazione, deve svolgere pratiche in comune. Per i visitatori (anche per rispettare l’ambiente e loro stessi) occorre creare una “mobilità alternativa”: come è avvenuto a Todi, Orvieto, Spoleto, Albano Laziale, Palestrina e tanti altri Centri Storici anche minori.
Le auto si devono fermare ai piedi della collina e i visitatori salire al Centro Storico: o con il trasporto urbano oppure con la realizzazione di un impianto come ascensori o scale mobili da realizzare sfruttando il recupero, ad esempio, della cava dismessa di via della Abbazia (Tomba dei Giudei).
Solo critiche? NO. Sono anni che l’opposizione, le Associazioni, presentano Mozioni e interrogazioni, Proposte per fare in modo che il Consiglio Comunale ne discuta e si arrivi ad un Piano della mobilità e della vivibilità del centro storico adeguati. Proposte sempre rifiutate. D’altronde, su questo tema, la Amm.ne Comunale ha presentato progetti per i fondi del PNRR, Regionali o del Giubileo 2025? Non se ne ha notizia. Su questi temi, come su altri, strategici e di Pubblico Interesse siamo sempre disponibili a dialogare”.