Rissa in campo al triplice fischio tra le juniores di Doganella e La Setina

Dopo la concessione di un rigore che ha fissato il risultato sul 2-2 decine di persone hanno varcato i cancelli divisori

Una rissa vergognosa ha funestato il sabato sportivo della provincia di Latina. Teatro di un episodio che sicuramente avrà conseguenze sotto il profilo della giustizia sportiva e forse anche di quella ordinaria, lo stadio “Galamini” a Doganella, dove i padroni di casa ospitavano i pari età de La Setina per la prima giornata del campionato Juniores provinciale. Una gara corretta e particolarmente avvincente quella tra le due giovani compagini pontine, accreditate per fare un campionato di vertice, conclusasi però con una furibonda rissa scattata al triplice fischio del direttore di gara, che qualche minuto prima aveva concesso un calcio di rigore agli ospiti che avevano impattato la gara sul punteggio di 2-2. Al triplice fischio, però, qualcosa è andato storto e i cancelli che dividono il terreno di gioco dalla tribuna si sono aperti, facendo riversare in campo decine di spettatori che, stando alle ricostruzioni fornite, hanno iniziato una vera e propria caccia all’uomo, terminata con alcuni feriti tra giocatori e dirigenti. Ecco le due note che hanno rilasciato le società coinvolte, nell’attesa che dal referto del direttore di gara possa emergere una più accurata ricostruzione della vicenda e, come conseguenza, le sanzioni che si preannunciano pesantissime.

La nota della ASD La Setina

Con il presente comunicato tutta la società Asd La Setina vuole chiarire quanto accaduto nella giornata di ieri sul campo di Doganella, al termine della partita Doganella Calcio-La Setina, valida per la prima giornata del campionato U19 provinciale. Al termine di una gara bella e combattuta i nostri pervenivano al pareggio all’ultimo secondo utile su calcio di rigore. Durante l’esultanza di gruppo si verificava un’aggressione di una violenza inaudita assolutamente ingiustificata in cui i nostri ragazzi, presi alla sprovvista mentre si abbracciavano a seguito del gol, venivano malmenati da mezza squadra avversaria. Quando il peggio sembrava passato, dei ragazzi appartenenti al tifo locale del Doganella sfondavano (con particolare facilità e senza alcun controllo) il cancello che divide il terreno di gioco e gli spalti invadendo il campo e inscenando una vera e propria caccia all’uomo. La cattiveria e la crudeltà delle aggressioni sono difficilmente spiegabili a parole e solo il tempestivo intervento della nostra dirigenza riusciva a raggruppare tutta la squadra in una parte del campo evitando altri feriti. Non solo, uno dei dirigenti adulti della squadra locale, in tutto ciò, non solo non ha commesso alcun tipo di azione per calmare le violenze dei propri giocatori, anzi, ne ha esaltato le gesta e ha partecipato attivamente alla caccia all’uomo, rappresentando un modello diseducativo e di violenza. Si rendeva necessario richiedere l’intervento della polizia chiamato dal nostro presidente poichè i nostri ragazzi e lo staff tecnico venivano ancora confinati in una zona del campo per oltre 1 ORA e mezza senza riuscire a guadagnare la via degli spogliatoi. Va anche specificato che un nostro dirigente veniva aggredito da quattro ragazzi, lontano dalla rissa solo perché indossante la maglia con la scritta La Setina, riportando varie ecchimosi sul volto. Riteniamo impossibile che una partita di calcio vada a finire in questo modo. Il gioco del calcio è ben lontano da tutto ciò che è accaduto quest’oggi, a quanto pare giochiamo a due sport diversi anche se iscritti alla medesima competizione. Parla chiaro il referto dell’arbitro e i segni delle aggressioni che i nostri si sono riportati a casa. Fa specie che nel 2023 ancora c’è barbarie in questo bellissimo sport, sembra di tornare ai tempi della Rivoluzione Industriale quando in Inghilterra si giocava il folk football. Noi crediamo e portiamo avanti valori ben specifici che ci stanno dando tante soddisfazioni e siamo estremamente soddisfatti del comportamento dei nostri ragazzi, quindi pretendiamo rispetto e che giustizia sia fatta. Non era facile oggi non cadere in provocazioni inutili prima e dopo la partita. I nostri ragazzi hanno portato alto i valori di lealtà sportiva e rispetto dell’avversario e cultura della sconfitta perché anche sotto di un gol abbiamo sempre e solo cercato di giocare al calcio. Siamo fieri di loro. Peccato perché quando hanno giocato gli avversari hanno dimostrato di essere una grande squadra. Avremmo fatto i complimenti a tutti al triplice fischio se ce lo avessero permesso, invece il Doganella calcio ha voluto scrivere una brutta pagina di calcio, se ancora così possiamo definirlo, dopo aver vissuto questa atrocità.

La nota del Doganella Calcio

A nome di tutta la societa A.S.D. DOGANELLA CALCIO, ci sentiamo in dovere di spendere due parole riguardo i fatti accaduti ieri nella prima giornata di campionato juniores. Ci dispiace immensamente che ieri in quello che è un campo di gioco, di incontro tra le società dove dovrebbe vigere il buon senso , il sano agonismo sportivo, il divertimento, invece si è voltato in un atto immane di violenza e non sportività né fuori né dentro il campo di gioco… Tutta la dirigenza me presidente compreso è rammaricata, perché da 20 anni che sono alla conduzione di questo club , non ho mai visto nulla di simile… Abbiamo preso provvedimenti molto seri nel confronti degli elementi della nostra squadra che hanno maggiormente violato le regole e le norme comportamentali della Figc. Non intendiamo difendere nessuno ne chi é stato violento dei nostri, né dell’altra squadra e nemmeno dei dirigenti sostenitori avversari che hanno forzato e rotto il lucchetto del cancello per entrare in campo…Noi siamo per altri valori quelli sani che da sempre ci hanno contraddistinto.. Ci teniamo a precisare che tutta la nostra dirigenza sin da subito si è prodigata per cercare di calmare la mischia sia chiamando subito le forze dell’ordine, sia da soli in attesa del loro arrivo per far finire il tutto; i sostenitori presenti, inoltre, non fanno minimamente parte della nostra società sono persone esterne, i nostri veri sostenitori erano in disparte nel pressi del bar societario e i nostri genitori hanno cercato insieme a quelli che lo volevano davvero di calmare tutto. Al ragazzo che purtroppo è dovuto ricorrere alle cure mediche va nostro più grande augurio e vicinanza. Dopo quanto successo ci sentiamo sconfitti, perché ieri non ha vinto lo sport ne dalla nostra ne dall’altra parte e tutto ciò merita solo e soltanto silenzio da tutti e verrà discusso nelle sedi opportune.

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Simone Di Giulio
Simone Di Giulio
Simone Di Giulio inizia a scrivere nel 2003 e nel 2006 entra nell’albo dei Pubblicisti dell’Ordine dei Giornalisti. Vanta diverse esperienze come redattore e corrispondente in alcuni quotidiani della provincia di Latina, come “Il Territorio” e “Il Tempo”. È stato direttore della rivista “Utopia Magazine”, del quotidiano online “Mondoreale” e caporedattore de “I Lepini”. Ha collaborato con alcune riviste e con enti pubblici ed ha partecipato come docente a corsi sulla comunicazione.

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