Reperimento di manodopera e ricambio generazionale, la categoria “Edili e Affini” di Impresa lancia l’allarme

Nei giorni scorsi la riunione presso la sede dell'associata Latina Beton con oltre 40 imprenditori della provincia pontina e romana

Si è svolta con successo la riunione della categoria merceologica “Edili ed Affini” di IMPRESA, svoltasi presso la sede dell’azienda associata Latina Beton Srl e alla quale hanno partecipato oltre 40 imprenditori del settore, della provincia di Latina e Roma. L’incontro è stato un momento importante di conoscenza reciproca e di confronto per fornire un’analisi congiunturale del settore edile del territorio, che nel triennio 2021-2023 ha rappresentato uno dei principali volani di crescita per l’economia della Regione Lazio e del Paese, raggiungendo livelli superiori a quelli pre-pandemici.

Il settore edile, infatti, ha conosciuto una ripresa senza precedenti, tornando a essere un elemento trainante dopo anni di stagnazione. In soli tre anni, i livelli produttivi settoriali a livello nazionale sono aumentati di oltre 94 miliardi, colmando il divario produttivo causato da una crisi durata più di un decennio.  Una performance resa necessaria da due importanti drivers di sviluppo: gli incentivi fiscali per la riqualificazione del patrimonio immobiliare e il PNRR.

Tuttavia, non sono mancate le preoccupazioni da parte degli imprenditori presenti al tavolo di confronto.  Una delle principali criticità lamentate è rappresentata dalla difficoltà di reperimento di nuova manodopera e soprattutto dalla mancanza di ricambio generazionale, con un’età media dei lavoratori nel settore che supera i 45 anni: la più alta registrata tra tutte le categorie merceologiche. Si registra, quindi, più di ogni altro settore, la necessità di riuscire ad attrarre i giovani. 

Le difficoltà nel reperimento di manodopera derivano da una serie di componenti negativi che hanno reso la filiera poco attrattiva per i giovani, ad esempio: l’idea che “lavorare in cantiere sia faticoso”.

Le parole di Emiliano Rossato, Presidente di Rossato Spa e Vicepresidente di IMPRESA: “questi pregiudizi potrebbero essere smontati attraverso una diversa comunicazione dell’impresa edile, di tutto il settore in generale e in particolare delle figure professionali specifiche che scarseggiano, mettendo in luce i tanti spazi di crescita e innovazione (materiali, tecnologie, domotica, controllo, esoscheletri) che richiede a donne e uomini una formazione costante per sfruttare le evoluzioni del settore. È fondamentale ripartire dalle scuole primarie per abbattere sin da subito questi pregiudizi all’interno delle famiglie. Bisogna diffondere una nuova cultura del lavoro, facendo appassionare i giovani alle mansioni professionali richieste dal mercato che potrebbero garantire certezza d’impiego, remunerazioni interessanti e possibilità di crescita.”

Sul tema del miss-match del mercato del lavoro, si è registrato anche l’intervento di Alessandro Rinaldi, socio della Costruzioni Rinaldi Srl e consigliere di IMPRESA, il quale ha evidenziato “la necessità di investire nella formazione dei lavoratori per colmare la crescente carenza di manodopera qualificata, come muratori, piastrellisti, idraulici, elettricisti. Il sistema edile – secondo Rinaldi – deve trovare il modo per rinnovarsi e tornare ad essere un settore che attira i giovani e i nuovi talenti come negli anni passati. In caso contrario non solo scarseggerà la manodopera ma finiremo per perdere anche il Know-how costruito a favore di manodopera proveniente da paesi esteri: per questo è necessario più che mai costituire un polo formativo professionale del settore edile, che rappresenti una risorsa strategica per l’aggiornamento continuo delle competenze e l’inserimento qualificato dei giovani nel mondo del lavoro.”

Infine, Rinaldi ha anche sottolineato l’importanza della coesione tra imprenditori per creare una rete solida e affrontare le sfide comuni del settore che, attraverso un percorso condiviso, punti al consolidamento della categoria, alla valorizzazione delle imprese del territorio e alla costruzione di un dialogo costante con le istituzioni.

Al termine dell’incontro Federica Libanori come rappresentante della Latina Beton srl e della Latina Beton Servizi racconta l’attività che da oltre 30 anni è al servizio dell’edilizia civile e industriale, attraverso un percorso iniziato con la produzione di calcestruzzi a cui oggi si affianca la selezione e la vendita di una gamma di prodotti e servizi ampia e diversificata, gestita attraverso il magazzino edile della Latina Beton Servizi.

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